L’inizio di stagione di Lewis Hamilton con la Ferrari non è stato all’altezza delle attese. Zero podi conquistati (chiaramente escludendo le gare sprint in cui è arrivato un terzo e un primo posto), prestazioni lontane da quelle del compagno di squadra Charles Leclerc e un adattamento più complicato del previsto al mondo di Maranello. Ma secondo René Arnoux, il vero nodo non è solo tecnico o ambientale: il tempo che passa rappresenta un avversario inesorabile anche per un sette volte campione del mondo.
Parlando alla Gazzetta dello Sport, l’ex pilota francese ha analizzato senza giri di parole la situazione del britannico, sottolineando come l’età sia un elemento che oggi condiziona in modo significativo la sua competitività: “Hamilton ce la mette tutta, ma il problema è l’età. A 40 anni è molto difficile reggere lo sforzo fisico richiesto da queste monoposto. Per stare davanti, oggi, avrebbe bisogno di un’auto nettamente superiore. E non è questo il caso”.

Se da un lato Hamilton è chiamato a gestire il peso di un cambio di squadra epocale in un momento delicato della carriera, dall’altro Arnoux non manca di sottolineare il valore di Leclerc, capace – a suo giudizio – di spremere il massimo anche da una vettura tutt’altro che perfetta: “Charles riesce sempre a tirare fuori qualcosa anche quando la macchina non lo permette. A Monte Carlo è stato impressionante: ha provato in tutti i modi a far sbagliare Norris. Non c’è riuscito, ma ha dato tutto”.
Il quadro complessivo della SF-25, però, resta critico. Le difficoltà croniche nell’individuare il giusto assetto sono, secondo Arnoux, sintomo di un progetto ancora incompleto: “Manca sempre qualcosa. Trovare il setup giusto è complicato e, se non ci riesci subito, il fine settimana è praticamente compromesso. I risultati lo dimostrano”.
Infine, un commento tagliente sulla filosofia con cui il team sembra affrontare il presente: “Mi auguro di sbagliarmi e di vedere la Ferrari vincere, ma quando sento il team principal soddisfatto di un quarto o quinto posto, rimango perplesso. Spero stiano già concentrando gli sforzi sul progetto 2026, altrimenti sarà molto dura”.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP
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