Ci risiamo. La Haas sembra confermare ancora una volta un trend storico che la perseguita sin dal suo esordio in Formula 1 nel 2016. In questi nove anni, la scuderia statunitense non è mai riuscita a trovare una costanza nei risultati, alternando stagioni sorprendenti a campionati deludenti. La prima gara della stagione 2025, disputata a Melbourne, non ha certo offerto segnali incoraggianti né agli ingegneri del team né ai piloti, entrambi apparsi delusi e sorpresi dalla mancanza di competitività della vettura.
Ciò che preoccupa maggiormente è che, nonostante il caos che ha caratterizzato il Gran Premio d’Australia, i due piloti della Haas sono rimasti anonimi per tutta la gara. Malgrado i numerosi ritiri che avrebbero potuto favorirli, Esteban Ocon e Oliver Bearman hanno tagliato il traguardo rispettivamente in tredicesima e quattordicesima posizione, senza mai dare l’impressione di poter lottare per la zona punti.

Le dichiarazioni di Bearman, in particolare, dovrebbero far suonare un campanello d’allarme all’interno del team. Il giovane pilota britannico, classe 2005, ha infatti evidenziato tutta la sua delusione per le prestazioni della monoposto, sottolineando come rispetto alla passata stagione la Haas abbia fatto un passo indietro significativo. Lo scorso anno, infatti, la scuderia era riuscita a giocarsi l’accesso alla top ten in diverse occasioni, mentre oggi sembra relegata a un ruolo di comprimaria senza alcuna reale possibilità di battagliare con i diretti rivali.
Le sue parole non lasciano spazio a dubbi: “Penso che sia stata una sorpresa per tutti noi il fatto che non siamo in lotta per i punti, quindi è sicuramente una sorpresa sgradita, e siamo un po’ delusi da questo.” Una dichiarazione che testimonia il malcontento che serpeggia nel team e che potrebbe rappresentare solo l’inizio di una stagione ben più difficile del previsto.
La corsa al sesto posto costruttori parte in salita per Haas
A rendere ancora più amaro il quadro per la Haas è il confronto con gli altri team di centro gruppo. Piloti come Nico Hülkenberg, Alexander Albon e Lance Stroll sono riusciti a raccogliere punti preziosi in Australia, lasciando la Haas in una posizione scomoda già dopo la prima gara del campionato. Se la squadra non riuscirà a trovare al più presto delle soluzioni per migliorare le performance della vettura, il rischio è quello di rimanere intrappolati in una stagione anonima, lontana dalle ambizioni di crescita dichiarate negli ultimi anni.

L’orizzonte del 2026, inoltre, porta con sé un’ulteriore minaccia. Con l’ingresso in Formula 1 di un colosso statunitense come General Motors, la posizione della Haas potrebbe essere messa seriamente a repentaglio. Gene Haas e Ayao Komatsu dovranno prendere decisioni cruciali per il futuro della sua scuderia, perché continuare su questa strada potrebbe significare un lento ma inesorabile declino. Se il team vuole evitare un destino deludente, è necessario un cambio di rotta immediato.
Crediti foto: MoneyGram Haas F1 Team