Mentre la Formula 1 si avvicina a una delle sue più grandi rivoluzioni regolamentari, quella del 2026, la Haas si prepara ad affrontare il futuro con un rinnovato spirito. A confermarlo è Ayao Komatsu, attuale team principal della scuderia statunitense, che ha rivelato segnali inequivocabili di un crescente coinvolgimento diretto da parte del fondatore Gene Haas.
Haas: F1: un proprietario più presente e coinvolto
Secondo Komatsu, il proprietario del team si è mostrato in questi ultimi mesi più coinvolto che mai, con un approccio molto più operativo rispetto al passato. “Gene è estremamente attento a ciò che accade all’interno della squadra”, ha dichiarato Komatsu. “Partecipa, si informa, vuole capire ogni dettaglio. Questo è esattamente ciò che desideri da chi è alla guida di un progetto come il nostro”.

La rinnovata attenzione arriva in un momento delicato per la squadra, che sta vivendo la sua decima stagione in Formula 1. Dopo anni di alti e bassi, e con il team attualmente nono nella classifica costruttori, il clima all’interno del box ha assunto toni più fiduciosi. La battaglia con Williams, Sauber, Alpine e Aston Martin nella parte bassa della griglia è accesa, ma a differenza del passato, ora la Haas sembra intenzionata a restare e a lottare.
Offerte respinte: Haas F1 non vuole vendere
Nonostante i risultati altalenanti e il periodo complicato attraversato negli anni scorsi, Gene Haas ha respinto numerose offerte di acquisizione. “So per certo che negli ultimi diciotto mesi ci sono state diverse proposte concrete per comprare la squadra”, ha spiegato Komatsu, “ma lui non ha mai preso in considerazione l’idea di cedere. Non è interessato. Anzi, si infastidisce quando qualcuno insiste su questo argomento”.
La determinazione del fondatore è anche frutto del prestigio che oggi circonda la Formula 1, sempre più globale e mediatica. Quindi remunerativa. “Essere uno dei pochi proprietari di una scuderia in F1 è diventato un privilegio raro. Gene lo sa bene e vuole godersi fino in fondo questa opportunità”, ha aggiunto Komatsu.
Il piacere di tornare in pista
Un segnale tangibile del rinnovato entusiasmo di Gene Haas è arrivato lo scorso fine settimana, quando il settantaduenne americano ha preso parte al Goodwood Festival of Speed, mettendosi al volante della VF-23. L’evento è stato preceduto da una sessione di prova sul circuito di Stowe, organizzata appositamente per lui qualche settimana prima.
“Durante il weekend del Gran Premio di Miami avevo notato che si stava divertendo davvero”, ha raccontato il manager nipponico. “Era curioso, faceva molte domande tecniche – come sempre – ma in più sembrava godersi l’atmosfera, lo spettacolo, l’energia. Da lì è nata l’idea di proporgli un’esperienza a Goodwood. Per lui è stato un momento speciale, un modo per vivere la Formula 1 in maniera più diretta e personale”.

Un nuovo capitolo per la scuderia americana?
L’atteggiamento attuale di Gene Haas segna una discontinuità rispetto alle perplessità espresse in passato da parte di osservatori e addetti ai lavori, che spesso si sono interrogati sull’effettiva volontà del proprietario di continuare nel Circus. Ora, però, il quadro sembra nettamente diverso.
“È pienamente coinvolto, e – cosa fondamentale – si sta divertendo”, ha ribadito Komatsu. “Abbiamo la fortuna di poter contare su un proprietario che non solo crede nel progetto, ma vuole portarlo avanti in prima persona. Questo per noi è uno stimolo fortissimo”.
Con i nuovi regolamenti alle porte e un mercato sempre più competitivo, la Haas si trova di fronte a una sfida enorme. Ma con un Gene Haas così motivato e presente, la squadra di Kannapolis potrebbe affrontare questa transizione con uno spirito nuovo, pronto a trasformare le difficoltà in opportunità.
Crediti foto: Haas F1
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