50 anni dopo l’ultima volta, la F1 vedrà di nuovo schierati in griglia di partenza due team americani: la Haas e la Cadillac. Era dal 1976 che in Formula 1 non si vedevano ben due scuderie americane. Nel campionato mondiale di F1 del 1976, erano ben tre i team a stelle e strisce: la Parnelli, la Penske Racing (entrambe passate in F1 dal 1974 al 1976) e la Shadow Racing, la più longeva di quell’epoca, avendo gareggiato in Formula 1 dal 1973 fino al 1980.
Ma cosa ci si aspetta dalla Haas e dalla debuttante Cadillac, nella massima categoria del motorsport?
Haas e Cadillac: chi sono?
La Haas F1 Team, fondata nel 2014 da Gene Haas, noto imprenditore americano del settore manifatturiero, famoso per le sue macchine CNC, ha fatto il suo debutto in Formula 1 nel 2016 come primo team americano dal fallimento di un’altra scuderia a stelle e strisce: la US F1 nel 2010. È un team “cliente” di Ferrari, che le fornisce motori e componenti, con base principale a Kannapolis, nella Carolina del Nord ed una sede nel Regno Unito a Banbury. Nel 2025, dopo un 2024 solido, con una 7° posizione in classifica nel campionato costruttori, ha rinnovato la line-up con Esteban Ocon e il giovane Oliver Bearman, sotto la guida del team principal, il manager giapponese Ayao Komatsu. La Haas ha puntato su costi contenuti, partnership con Dallara e Ferrari, e ha capitalizzato il suo status di “unico team USA” per attrarre sponsor americani: 19 partner nel 2024, 10 dei quali USA.

Cadillac F1 Team, è il progetto di General Motors (GM), nato dalle ceneri del tentativo fallito di Andretti Global, rifiutato dalla F1 nel 2024. Approvato dalla FIA e dalla Formula One Group nello scorso mese di marzo, debutterà nel 2026 come 11° team, inizialmente come cliente Ferrari per le power unit, come la Haas, per diventare poi un full works team con motore GM dal 2028-2029.
Le sue basi sono negli Stati Uniti con la sede principale a Fishers, Indiana ed altre nella Carolina del Nord e del Michigan. Uno stabilimento europeo è stato aperto a Silverstone, in Inghilterra. I piloti annunciati sono gli esperti Sergio Pérez e Valtteri Bottas, con Colton Herta come test driver. L’obiettivo è sfruttare il blasone di Cadillac, icona americana del lusso, per conquistare fan e sponsor.

Che tipo di rivalità ci aspetta?
La Haas compete in F1, dal 2016, la Cadillac invece ha fatto il suo “debutto” al Gran Premio d’Italia, a Monza, con una vera e propria simulazione di un GP. La loro rivalità si giocherà su molti fronti, soprattutto sportivi ed economici:
- supremazia “all-american“: La Haas ha goduto per anni del monopolio come team USA, attirando sponsor e fan grazie al boom della F1 negli States, grazie a Liberty Media, Netflix, gare come Miami, Austin e Las Vegas e al film omonimo. Cadillac, con il supporto del gigante GM, minaccia di rubarle la scena: è percepito come più “autentico” e iconico mentre la Haas è vista da alcuni come “europea di facciata“, con operazioni specialmente in Inghilterra e un nome poco noto fuori dal settore industriale. Utilizzando il linguaggio elettorale come il termine “swing states” nel fandom USA, Cadillac potrebbe spostare l’interesse verso di sé, dividendo l’interesse.
- Competizione per risorse e sponsor: entrambe puntano su partnership americane. La Haas ha 7 nuovi sponsor americani tra il 2023 ed il 2024, ma Cadillac promette “innovative partnership” e investimenti massicci con creazione di posti di lavoro e nuove strutture negli USA. Con la Formula 1 sempre più popolare negli States, la torta si divide, con la Haas che rischia di perdere visibilità.
- Aspetti tecnici e strategici: entrambe inizieranno il 2026 con motori Ferrari, ma Cadillac evolverà in un team factory con motore proprio. C’è chi suggerisce alleanze: Ralf Schumacher ha proposto che la Haas diventi un “junior team” di Cadillac, sul modello Red Bull-Racing Bulls, per condividere risorse e giovani talenti senza che Gene Haas venda il team. Questo eviterebbe una rivalità distruttiva, ma Komatsu ha già fissato “regole di ingaggio” per la sua line-up interna, mostrando cautela verso competizioni aggressive.

La sfida del 2026: USA vs USA
Nel 2026, la Cadillac si aspetta di partire dal fondo griglia, a differenza dell’esordio a punti della Haas nel 2016, a causa dei nuovi regolamenti: motori semplificati, aerodinamica attiva, budget cap e restrizioni su spese iniziali. Ma con l’esperienza di Sergio Pérez e Valtteri Bottas, la Cadillac potrebbe scalare velocemente la classifica. La Haas con lo spirito combattivo di Esteban Ocon ed il talento emergente proveniente dalla Ferrari Driver Academy, Oliver Bearman, punterà a stabilizzarsi nel centro-classifica.
Con l’arrivo di Cadillac, Haas potrebbe essere costretta innovare di più, dopo aver rinunciato a piani per chassis propri. Gene Haas, a 72 anni, è stabile finanziariamente, ma la pressione per vendere o allearsi cresce. La rivalità nascente fra la Haas e la Cadillac è eccitante e potrebbe rendere la Formula 1 più “USA vs USA” e “boostare” la massima categoria del motorsport negli Stati Uniti.
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Crediti Foto: Haas, Cadillac, Las Vegas GP.