Gran Premio d’Ungheria 2006: la gara delle sorprese

Nella settimana del Gran Premio d’Ungheria (QUI il programma completo dell’edizione 2024), vi raccontiamo della sorprendente edizione del 2006.


GP Ungheria 2006 – Contesto storico

Nel campionato mondiale di Formula 1 del 2006, il campione del mondo della Renault, Fernando Alonso, domina la prima parte del mondiale con ben 6 vittorie e 3 secondi posti. La campagna sportiva sembra ormai indirizzata verso lo spagnolo, ma l’eptacampione, il tedesco della Ferrari, Michael Schumacher, con un colpo di reni, agguanta 3 vittorie consecutive a Indianapolis, Magny-Cours e nel Gran Premio di casa, a Hockenheim, portandosi a 11 punti dal rivale a sei gran premi dal termine. Il mondiale è tornato in discussione.

Il campione del mondo del 1997, Jacques Villeneuve della BMW Sauber, dopo un incidente occorsogli ad Hockenheim, viene sostituito dal collaudatore Robert Kubica, il primo pilota polacco in Formula 1. Villeneuve si ritirerà poi dalla categoria.

Gran Premio d’Ungheria 2006: i primi colpi di scena

Durante il venerdì delle prove libere il primo dei due colpi di scena. Fernando Alonso compie un “fallo di reazione” nei confronti del pilota olandese Robert Doornbos, reo di averlo rallentato, stringendolo verso il muretto dei box. Inoltre, Alonso effettua un sorpasso in regime di bandiere gialle e viene penalizzato di 2 secondi in ogni sessione delle qualifiche del sabato.

Sembra essere una ghiotta occasione per Schumacher per vedere il rivale per il titolo penalizzato, ma anche il sette volte campione del mondo commette un errore madornale. Al sabato, durante l’ultima sessione delle prove libere, il secondo colpo di scena: il motore della Honda dell’inglese Jenson Button si ammutolisce e viene esposta la bandiera rossa. Nel giro di rientro, Schumacher sorpassa prima Alonso e poi Kubica, subendo la stessa penalità del rivale spagnolo e perdendo così un enorme vantaggio in vista del Gran Premio.

Alle qualifiche, i due contendenti al mondiale riescono a passare il primo taglio delle Q1, ma non il secondo. Alonso partirà dalla 15ª posizione e Schumacher dalla 12ª. La pole position viene conquistata dal finlandese della McLaren, Kimi Raikkonen, la 10ª in carriera e la 2ª consecutiva, con alle spalle l’altra Ferrari del brasiliano Felipe Massa, la Honda di Rubens Barrichello e l’altra McLaren di Pedro de la Rosa. Button conquista la quarta piazza, ma a causa della sostituzione del motore Honda, viene retrocesso al 14º posto in griglia, permettendo così a Schumacher di guadagnare una posizione alla partenza della gara.

Gp Ungheria
Michael Schumacher precede Fernando Alonso durante il GP d’Ungheria 2006

GP Ungheria 2006 – Una gara piena di sorprese

Per la prima volta dal 1986, il Gran Premio d’Ungheria inizia sotto la pioggia, mischiando ulteriormente le carte in gioco. Alla partenza, Schumacher balza dall’11ª posizione fino alla 6ª, mentre Alonso, grazie a una strategia conservativa, imita l’avversario nella lotta al titolo. Lo spagnolo raggiunge il tedesco e dopo un duro duello, lo sorpassa in curva 5, portandosi in 3ª posizione.

Le scuderie gommate Bridgestone non sembrano essere in forma, tantoché anche l’altra Renault (con pneumatici Michelin) dell’italiano Giancarlo Fisichella, battaglia con la Ferrari di Schumacher. In questa lotta, il ferrarista danneggia l’ala anteriore, obbligandolo a una sosta ai box. Al 25º giro, Raikkonen urta la Toro Rosso dell’italiano Vitantonio Liuzzi, costringendo entrambi al ritiro e all’entrata della Safety Car. Alonso decide di fermarsi ai box, mentre Schumacher e Jenson Button proseguono. Quest’ultimo, partito in 14ª posizione, si ritrova incredibilmente 2º a battagliare per la vittoria con Alonso e Schumacher alle sue spalle.

Al giro 51, il colpo di scena che poteva riaprire il mondiale: dopo la seconda sosta ai box, il pneumatico destro posteriore della Renault di Alonso non è fissato correttamente. Lo spagnolo perde il controllo della sua monoposto e urta le barriere, ritirandosi. Button si ritrova così primo, con Schumacher alle prese con le sue gomme Bridgestone che non riescono a rimanere in pista, subendo i sorpassi della McLaren di de la Rosa e della BMW-Sauber del connazionale Nick Heidfeld. Proprio col suo conterraneo, Schumacher ha un contatto che gli danneggia la sospensione e, a soli 2 giri dal termine, è costretto al ritiro, richiudendo così il mondiale che si era appena riaperto.

Così Jenson Button corre verso la sua prima vittoria in carriera, con alle spalle Pedro de la Rosa e Nick Heidfeld.

Jenson Button vince il Gp d’Ungheria 2006

GP Ungheria 2006 – Il dopo gara

La BMW-Sauber del polacco Robert Kubica, che era finito 7º all’esordio in F1, diventando così il primo pilota polacco ad andare a punti, viene squalificata poiché la sua monoposto non arriva al peso stabilito dal regolamento, risultando circa 2 kg in meno del consentito. Ciò permette a Schumacher di guadagnare una posizione, l’8ª, che gli vale 1 punto, riducendo il distacco dal capolista Alonso a 10 punti.

GP Ungheria 2006 – Statistiche da brividi

Una vittoria britannica mancava dal Gran Premio d’Austria del 2003, quella dello scozzese David Coulthard della McLaren. Un inglese non vinceva un dal Gran Premio d’Europa del 1999, vinto da Johnny Herbert con la Stewart.

La scuderia Honda, motorizzata omonima, non vinceva un dal Gran Premio d’Italia del 1967 con John Surtees alla guida. Il motore Honda non vinceva un dal GP d’Australia del 1992, quando l’austriaco Gerhard Berger tagliò per primo il traguardo con la sua McLaren. Fu la prima vittoria di una scuderia non europea dal Gran Premio del Canada del 1977, vinto da Jody Scheckter con la scuderia canadese Wolf.

Per Pedro de la Rosa, fu il primo ed unico podio in carriera. Nick Heidfeld, arrivato 3º, ottenne il primo podio della BMW-Sauber. Per rivedere una monoposto motorizzata Honda sul gradino più alto del podio, bisognerà aspettare fino al Gran Premio d’Austria del 2019, con la Red Bull del pilota olandese Max Verstappen.


Crediti foto: F1

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