Il Gran Premio di Napoli, svoltosi dal 1948 al 1961, rappresentò un evento di riferimento per gli appassionati di automobilismo. Non solo per il prestigio, ma anche per la splendida cornice delle strade panoramiche del quartiere Posillipo, a Napoli.
La prima edizione si tenne il 19 settembre 1948, su un tracciato cittadino che percorreva le tortuose strade di Posillipo. Il circuito, lungo 4,1 chilometri, offriva un panorama mozzafiato, che rendeva l’evento ancora più affascinante. Inizialmente riservato alle vetture di Formula 2, dal 1954 il Gran Premio si aprì anche alle vetture sport e alle monoposto di Formula 1 non ufficiali, attirando piloti di calibro mondiale.
Nel tempo, il Gran Premio cambiò nome e circuito. La gara si chiamava inizialmente “Coppa Principessa del Piemonte” in onore di Maria Josè, moglie di Umberto di Savoia. Il percorso attraversava quattro regioni, partendo e arrivando a Napoli, passando per Potenza, Bari e Campobasso. Successivamente, il tracciato fu limitato alle strade di Posillipo.
Il nome divenne poi “Coppa Gran Duchessa del Belgio“, con Luigi Angelini come primo vincitore. Nel 1948 il nome definitivo fu Gran Premio di Napoli.
Il Gran Premio di Napoli veniva spesso paragonato a una piccola Montecarlo. La partenza avveniva dal Parco Virgiliano. Il percorso proseguiva su Via Tito Lucrezio Caro, Marechiaro e Via Boccaccio, per un totale di 4 km. Le vetture sfrecciavano tra i palazzi e le ville di Posillipo, con vista sul mare. A Napoli, nel 1957, la Ferrari Dino 156 F2 fece il suo debutto in pista.

Il Gran Premio ospitò numerosi piloti di grande calibro. Nel 1951, Franco Cortese segnò il giro più veloce con un tempo di 2’21.1″, stabilendo un record. Nel 1961, Giancarlo Baghetti vinse al volante di una Ferrari 156, ottenendo uno dei suoi primi successi in Formula 1. Questi successi consolidarono il Gran Premio come uno degli eventi più prestigiosi, rafforzando anche il legame tra la città di Napoli e il mondo delle corse automobilistiche.
Tra i vincitori figurano Tazio Nuvolari, che nel 1934 trionfò con la Maserati 6C 34, Nino Farina, campione del mondo con la Ferrari, e Alberto Ascari, che nel 1955 conquistò l’ultima vittoria nel Gran Premio di Napoli prima di morire tragicamente all’Autodromo di Monza. L’ultimo vincitore fu il belga Willy Mairesse, con la Ferrari Dino 156 F2.
Nonostante la sua scomparsa, il Gran Premio di Napoli ha lasciato un’impronta indelebile negli appassionati e nella storia delle corse. Nel 2021, in occasione del 60° anniversario dell’ultima edizione, si sono svolti eventi commemorativi che hanno richiamato l’attenzione sul valore storico di questa gara.
Il fascino del Gran Premio di Napoli continua a vivere attraverso eventi e mostre. Le nuove generazioni possono scoprire l’importanza di questa competizione che ha portato il meglio della Formula 1 e della Formula 2 sulle strade di Napoli per oltre dieci anni.
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