Se si pensava che il piccolo “incidente” avvenuto nel giro iniziale di Singapore tra Lando Norris e Oscar Piastri sarebbe passato in sordina all’interno di McLaren, in realtà, sembra proprio che i vertici del team non abbiano gradito quanto accaduto. Seppur gli inglesi abbiano lasciato l’Asia da campioni del Costruttori – il decimo titolo della storia – pare che a Woking ci siano state varie discussioni sul comportamento da tenere in pista.
Le papaya rules colpiscono ancora, e quello che ha raccontato Norris alla vigilia del Gp d’Austin ha dell’assurdo. Se ben ricordate, a Singapore Norris si era reso protagonista di un sorpasso al limite nei confronti del compagno di squadra, con quest’ultimo che durante la gara chiedeva a gran voce la restituzione del sorpasso.
Nel media day del Gp statunitense, l’inglese ha quasi fatto un’ammissione di colpe, spiegando che ci saranno delle ripercussioni per lui. Purtroppo, il pilota della McLaren non ha spiegato bene che tipo di provvedimenti la squadra intenderà prendere, ma è chiaro a questo punto che il team papaya preferisca avere due piloti che non si diano troppa battaglia in pista in modo da tenere calmo l’ambiente della squadra.
Se da un lato Norris quasi si stava pentendo di ciò che aveva giustamente fatto nell’ultima gara, dall’altro Piastri si è detto soddisfatto delle discussioni interne che vi sono state subito dopo la gara.

Lando Norris parla di ripercussioni dopo l’episodio di Singapore
“Il tutto è stato rivisto e ci sono e ci saranno ripercussioni per me fino alla fine della stagione. Non è che me ne sia uscito con niente, ma è stato anche un incidente che, diciamolo chiaramente, è stato piccolo. Tuttavia, si poteva evitare”, ha ammesso Norris.
“È qualcosa che non vorrei mai che accadesse… L’ho ribadito dopo la gara, non posso permettermi di avere contatti e pensare che poi non succeda nulla. Rischio di compromettere il mio intero campionato tanto quanto metto a rischio chiunque stia affrontando in pista”.

“Ovviamente ci saranno delle ripercussioni per me, ma per il resto il modo in cui corriamo e ci confrontiamo in pista resta lo stesso di sempre”, conclude il pilota della McLaren.
L’altra faccia della medaglia: Oscar Piastri soddisfatto del briefing McLaren
L’australiano rimane dell’idea che la mossa “azzardata” del suo compagno di squadra non fa parte del modo in cui McLaren vuole correre, e ha chiuso la questione dichiarando che Lando si è preso le sue responsabilità.

“Penso che le discussioni di Singapore siano state molto produttive. La conclusione è che quello che è successo lì non fa parte del modo in cui vogliamo correre come team. Inoltre, Lando recentemente si è assunto le responsabilità per quanto accaduto. Questo è il passato ormai e le regole non cambieranno”, ha affermato il classe 2001.
Crediti foto: McLaren
Guarda qui la nostra intervista a Matteo Orsi: clicca qui





