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GP USA 2024 – Strategia gara: doppia sosta per prevenire il degrado

Degrado termico dei compound, asfalto nuovo e undercut potente i temi strategici del Gran Premio degli Stati Uniti 2024

Diego Catalano by Diego Catalano
21 Ottobre 2024
in F1, News
Tempo di lettura: 4 minuti
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Gp USa 2024 Strategia

Prova di Pit stop per la Ferrari, Gp USA 2024

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GP USA 2024, strategia di gara – Un turno di qualifica tirato quello che si è concluso allo scoccare della domenica italiana sul Circuit of the Americas di Austin. Anche grazie a un pizzico di fortuna determinato dalla bandiera gialla causata da George Russell, Lando Norris ha agguantato la pole position, tenendo alle sue spalle Max Verstappen, che si stava lanciando in un giro spettacolare che probabilmente gli avrebbe permesso di partire davanti a tutti. Alle loro spalle troviamo le Ferrari, con Carlos Sainz, più in forma che mai, che ancora una volta è riuscito a battere Leclerc, il quale non ha preso bene l’intraprendenza del collega spagnolo.

Deludono le Mercedes, che nelle qualifiche sprint avevano mostrato un ottimo potenziale: la W15 n°63 scatterà dalla sesta posizione, mentre Hamilton sarà relegato nelle retrovie, non essendo riuscito a superare il taglio del Q1. Il sette volte campione del mondo potrebbe però essere un punto di riferimento per testare tattiche diverse, votate all’attacco. Oscar Piastri, che partirà in quinta posizione, non dovrebbe tentare strategie ardite, provando invece a recuperare in pista, anche se le due Ferrari hanno mostrato un grande passo.

Ci sono comunque tutti gli elementi per assistere a una gara interessante, che non dovrebbe essere caratterizzata dai soliti trenini DRS, tipici di circuiti più refrattari alle manovre di sorpasso. Al netto di fattori imponderabili, come l’eventuale ingresso della vettura di sicurezza, la strategia più utilizzata dovrebbe essere quella a due soste.

Vale la pena evidenziare che Pirelli, per l’occasione, ha portato la gamma mediana del ventaglio 2024: C2 hard, C3 media e C4 soft. Prima di lanciarsi in previsioni dettagliate, sarà interessante osservare quali treni di gomme sono ancora a disposizione dei piloti, grazie all’infografica in basso.

GP USA 2024 strategia

GP USA 2024 – Strategia: doppio pit tattica premiante

Uno dei problemi nella definizione delle giuste strategie è la riasfaltatura che ha subito il tracciato statunitense. Nuovi parametri sono quindi emersi, ma la presenza della sprint race ha permesso di accumulare dati su cui i team e Pirelli hanno potuto lavorare per creare degli schemi predittivi validi. Questi indicano che si dovrebbe optare per una strategia a due soste.

La gomma scelta per il primo stint dovrebbe essere la media che ieri, nei 19 giri della sprint race, si è comportata bene, contenendo il degrado. Tuttavia, come dimostrato da Russell, se viene troppo stressata nelle prime fasi, rischia di avere un cliff prestazionale precoce. Sarà quindi fondamentale gestirla bene nelle prime fasi di gara, quando il carico di carburante è ancora elevato.

Si preferisce questo compound rispetto alla hard per sfruttare l’extra grip in partenza e perché, generalmente, è più semplice portarla in temperatura rispetto alla C2. Lo schema dovrebbe essere il seguente: primo stint con gomma media, con una sosta prevista tra il giro 14 e il giro 22, poi passaggio alla hard prima di un ulteriore stop tra il giro 34 e il giro 41. Da quel momento, l’ultimo stint sarà con gomma media.

GP USA 2024 strategia

Al COTA i sorpassi sono agevoli, come ha dimostrato la sprint race. Inoltre, l’undercut è molto potente, quindi è probabile che alcuni piloti sfrutteranno questa situazione per guadagnare posizioni. Una strategia simile a quella sopra descritta prevede sempre la doppia sosta, ma con i primi due segmenti di gara su gomma media e l’ultimo su hard. Questa opzione favorisce l’undercut, poiché la gomma media tende a durare meno rispetto alla hard.

Nella top ten, eccezion fatta per Fernando Alonso, tutti dispongono di due treni di Pirelli a banda gialla nuovi, cosa che potrebbe offrire una certa variabilità strategica dopo la prima sosta.

C’è una remota possibilità di adottare una strategia che preveda la partenza con gomme soft per poi passare alle hard e terminare con un altro compound. Si tratterebbe, però, di una tattica rischiosa, poichè la mescola C4 non è adatta a una vettura appesantita dai serbatoi pieni.

“Sappiamo che la mescola morbida non è ideale per la gara, anche se potrebbe essere utilizzata in seguito per tentare il giro più veloce. Ci aspettiamo che le vetture partano con la mescola media, perché scattare con le gomme dure rischia di far perdere posizioni in pista. La sequenza media > dura > media è la più veloce sulla carta, ma se è necessario fare qualcosa di diverso, allora media > media > dura è l’opzione preferibile“, ha spiegato Mario Isola, direttore di Pirelli Motorsport.

Questa strategia avrebbe senso solo per massimizzare un undercut, ma sarebbe una mossa disperata. Chissà se possa essere utilizzata per Lewis Hamilton, dato che partirà molto indietro, e considerando che gli ingegneri Mercedes, quando si tratta di rischiare con strategie estreme, raramente si tirano indietro.

Uno dei fattori che rendono improbabile la partenza con le soft è il caldo. Le temperature dovrebbero essere simili a quelle viste nel resto del weekend e, dato che la gara si svolgerà nel cuore del pomeriggio texano, potrebbero essere molto elevate, anche a causa di un asfalto nuovo che tende ad assorbire maggiormente i raggi solari per via della colorazione più scura.

Temperature elevate significano un potenziale degrado termico maggiore; cosa che richiederà una gestione attenta degli pneumatici. Sarà più facile portarli in temperatura, ma risulterà complesso non uscire dalla stretta finestra termica che varia da monoposto a monoposto. Su questo aspetto si giocherà la gara e, alla luce di quanto visto ieri, Red Bull e Ferrari sembrano avere un leggero vantaggio rispetto a una McLaren che, nei giri finali, è crollata in termini di prestazioni.


Crediti foto: Scuderia Ferrari HP, Pirelli Motorsport

Tags: F1GP USA 2024NewsPirelliStrategia
Diego Catalano

Diego Catalano

Partenopeo Classe 1977 con formazione nell’ambito delle Relazioni Internazionali. La passione per il motorsport nasce sin dalla prima adolescenza. Proprio questa forte pulsione mi ha portato, negli anni, a volermi cimentare con la narrazione di ciò che circonda la Formula Uno. Ho fatto parte, come fondatore, di diversi progetti editoriali a tema: MotorQube, Fatti di Motori, Undici Metri; esperienze chiusesi ma che mi hanno permesso di approdare in FormulaUnoAnalisiTecnica. Realtà nella quale, per cinque anni, ho ricoperto il ruolo di caporedattore e coordinatore. Nel gennaio del 2024 ho deciso di rimettermi in gioco creando Formulacritica.it, un contenitore plasmato sulle mie necessità espressive che ho voluto impostare su un modo di raccontare il motorsport diverso, votato all’analisi concettuale del fenomeno. In parallelo curo un altro figlio editoriale: PuntoNapoli. A tempo perso pesto sui tamburi e sui piatti di una batteria e provo a dare del tu a un paio di bassi elettrici. Con risultati rivedibili. La musica e il prog-rock sono un’altra ragione di vita. Ne parlo su No Limits Radio nello spazio denominato "Blog To The Edge" del quale esistono proiezioni sui principali social network e su YouTube.

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