Il sabato del GP degli USA 2024 riconsegna una Ferrari dalle due facce. Da un lato, c’è quella sorridente e soddisfatta, che si riferisce a una vettura che, seppur non in grado di lottare per la pole position (non potendo sfruttare al meglio le gomme soft), ha mostrato un grandissimo passo con gli stint più lunghi e con l’utilizzo di coperture medie e hard. Nella Sprint Race, con il compound C3, sia Leclerc che, soprattutto, Sainz si sono esaltati. Ottimi riscontri erano arrivati anche con le C2 a banda bianca durante le simulazioni di FP1.
Ma le note positive si contrappongono a piccole tensioni emerse durante e dopo la gara veloce, in cui Sainz, con una guida lecita e da vero “racer”, non ha risparmiato nessuno, sfoderando una prestazione incredibile che ha visto Leclerc tra le vittime, sorpassato e beffato in un paio di occasioni. Charles non l’ha presa bene; forse si aspettava un atteggiamento più remissivo e collaborativo da parte del compagno, ma bisogna comprendere lo spagnolo, che corre da tempo da “licenziato in casa” – non per colpa sua – per tutta la stagione.
Non si può pretendere che sia pienamente votato alla causa e quando ha un grande feeling con la SF-24, come sta succedendo al COTA, è normale che ne approfitti, senza fare troppi calcoli, ma mantenendo comunque un atteggiamento duro ma corretto. Carlos è infatti rimasto all’interno delle regole di ingaggio e non ha commesso alcun illecito, nonostante le polemiche.
Questa sensazione agrodolce ha caratterizzato il sabato del team Ferrari, che esce con la consapevolezza di poter lottare per la vittoria partendo da una posizione favorevole. Austin, infatti, non è una pista dove la track position è cruciale, specialmente se la macchina funziona bene – e la SF-24 sta andando alla grande – quindi le speranze di vittoria restano intatte. Anche perché, davanti, i duellanti Norris e Verstappen potrebbero commettere qualche errore nel loro confronto personale.

GP USA 2024, Ferrari: parlano Leclerc, Sainz e Vasseur
“Non siamo intervenuti sulla macchina, anche perché ci sarebbero stati più svantaggi che altro”, ha osservato Charles Leclerc ai microfoni di Sky. “Abbiamo cercato di ottimizzare quello che avevamo. Nel primo settore, nella zona dello Snake, facciamo fatica, mentre andiamo meglio nel secondo e terzo settore. In ottica gara, sono abbastanza soddisfatto del passo, quindi vedremo cosa fare dopo la partenza. Proveremo a far valere il nostro ritmo“.
In effetti, modificare l’assetto della monoposto sarebbe stata una scelta rischiosa, visto che i riscontri sono stati positivi e il setup sembra più idoneo per la lunga distanza che per il giro singolo. Questo lascia ben sperare. Leclerc sembra aver smorzato le tensioni sorte dopo la Sprint Race, dimostrando di aver superato la rabbia provocata dall’essere stato sorpreso da un Sainz aggressivo.
Lo spagnolo si è detto felice per il terzo posto, ritenendo che fosse in linea con gli obiettivi prefissati. Tenere dietro le due Mercedes e una McLaren su una pista che avrebbe dovuto essere sfavorevole per la Ferrari è un ottimo risultato. Ma il meglio potrebbe ancora venire.
“L’obiettivo era fare meglio delle qualifiche della Sprint, in cui avevamo terminato in quinta posizione. Lo step è stato compiuto. Ammetto di essere un po’ deluso perché nell’ultimo tentativo avevo un vantaggio di tre decimi rispetto al mio giro precedente, ma poi le bandiere gialle mi hanno costretto ad alzare il piede“, ha detto Sainz. “Abbiamo il passo per lottare contro i più veloci, credo sarà una gara divertente. In altre circostanze abbiamo faticato a trovare la giusta finestra d’utilizzo delle gomme, ma qui le cose sono andate piuttosto bene. Non resta che vedere come si svilupperà la gara“.

Fiducia: lo stesso concetto è stato espresso da Vasseur al termine della sessione. “Non è una pista facile per la messa a punto, considerate le caratteristiche dell’asfalto, ma siamo fiduciosi in vista del GP“, ha dichiarato il francese.
“Abbiamo confermato quello che ci aspettavamo: siamo molto veloci con le mescole medie e hard, mentre con le soft facciamo più fatica. Partire comunque in seconda fila va bene e ci lascia delle possibilità per lottare per la vittoria“.
Ferrari, Sainz vs Leclerc: Vasseur spegne le polemiche
Vasseur ha anche minimizzato la polemica riguardo alla battaglia interna tra Sainz e Leclerc: “Non abbiamo dato indicazioni specifiche a entrambi, e la loro condotta è stata in linea con quanto accade in una gara. Speriamo di partire bene e di far valere il nostro ritmo“.
Tuttavia, è probabile che nelle discussioni private del team siano state date indicazioni più chiare e severe, poiché con una SF-24 così performante sarebbe un peccato perdersi in una battaglia intestina che potrebbe rivelarsi controproducente.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP