Gp Ungheria 2025 – Nel paddock ungherese Lewis Hamilton si presenta con la consapevolezza di un veterano e la fragilità di chi sta affrontando una delle fasi più impegnative della sua carriera. Reduce da una stagione che fin qui non gli ha restituito nemmeno un podio – cosa mai accaduta prima in carriera a questo punto del campionato – il sette volte iridato non nasconde le sue emozioni.
“Certo che mi dà fastidio”, ammette con tono diretto l’ex Mercedes. “Ci penso ogni giorno”. Nonostante la sua sterminata esperienza e gli otto successi già conquistati sul tracciato dell’Hungaroring (che quest’anno si presenta con uno stuzzicante maquillage), Hamilton non si illude che il passato possa garantirgli qualcosa: “Ovviamente mi piacerebbe ottenere un buon risultato e, in definitiva, affrontare le qualifiche in modo migliore. A Spa ho trovato un setup migliore e in questi giorni ho lavorato molto al simulatore, quindi penso che arriveremo al weekend in una condizione più solida. Ma il passato non conta: anche a Montreal ho un ottimo record, eppure non è andata bene”.

Il pilota Ferrari affronta il 2025 come un anno di transizione non solo tecnica, ma soprattutto emotiva e umana, alla luce del suo passaggio in Ferrari che non sta dando i frutti sperati. L’adattamento a un nuovo contesto all’interno di un team che sta cambiando profondamente ha richiesto molto più che talento e dedizione.
“Questa è sicuramente stata la stagione più intensa, direi, dal punto di vista lavorativo: integrarmi in una nuova cultura, in un nuovo team. È stata una vera battaglia. Ho assolutamente bisogno di staccare e ricaricarmi, ridere, lasciarmi andare. Sono sicuro che a un certo punto ci saranno anche delle lacrime, e penso che sia una cosa molto sana”. Parole che svelano la dimensione personale di un campione che, pur abituato a lottare contro il cronometro e i rivali in pista, non nasconde le difficoltà interiori che derivano dal cambiamento e dalle pressioni.
Hamilton, a proposito di empatia, ha anche espresso il proprio sostegno a Kimi Antonelli, il giovane talento italiano su cui Mercedes sta puntando per il presente e il futuro: “Gli faccio sempre sapere che ci sono. Credo sia importante far capire alle persone che non sono sole. Cerco di non essere invadente, di non intralciare, ma semplicemente gli dico che può contare su di me in caso di bisogno”.

Un passaggio di testimone silenzioso ma significativo, che racconta di un Hamilton meno focalizzato su se stesso e più vicino alle dinamiche umane del paddock. E in tutto questo, non manca una nota di entusiasmo per il futuro della Ferrari, a cui manda un chiaro messaggio di approvazione commentando il rinnovo di Vasseur: “Fred me lo ha detto ieri e ne sono stato incredibilmente felice. Sapevo che era la decisione giusta. Fred è la persona giusta per guidare questa squadra, come ho detto fin dall’inizio”.
Parole che vanno lette come l’inizio di un nuovo capitolo. Lewis punta al 2026, non ne fa più mistero, ma prima c’è da onorare fino in fondo questa battaglia. In Ungheria, Hamilton vuole tornare a far parlare la pista. E magari mettere fine a quel digiuno di podi che, per uno come lui, brucia ogni giorno un po’ di più.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP, F1.com
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