GP Ungheria 2024: trazione e controllo termico delle gomme i punti chiave

L'Hungaroring, tracciato rear limited, non è particolarmente severo con le gomme. Ma sarà decisivo il controllo delle temperature e la capacità di gestire la trazione

La Formula 1 tornerà in pista con il Gp d’Ungheria 2024 (QUI il programma completo) che apre un back-to-back che si chiuderà col GP del Belgio che manda tutti in vacanza per la pausa estiva di quattro settimane. 

Pirelli, per il weekend di Budapest, ha deliberato le scelte delle mescole. Come l’anno scorso saranno utilizzati i tre compound più morbidi della gamma da asciutto: la C3 come hard, C4 come media e la C5 come soft per affrontare le 14 strette curve dell’Hungaroring.

I piloti riceveranno due set di pneumatici a banda bianca, tre set a banda gialla e otto set “rossi”. Ovviamente, anche se il meteo dovrebbe volgere al bello per l’intero fine settimana, ci saranno anche gli pneumatici intermedi verde e il full wet blu, se necessario.

Gp Ungheria 2024

Gp Ungheria: Hungaroring non particolarmente severo con le gomme. Ma attenzione al controllo termico

Per quanto riguarda le forze esercitate sugli pneumatici, l’Hungaroring non è particolarmente severo. Il tracciato di Budapest è un classico rear limited. Quindi la trazione è uno dei fattori più importanti da tenere in considerazione, soprattutto sull’asse posteriore.

Il degrado può essere elevato, soprattutto quando fa molto caldo e le previsioni per questo fine settimana vanno in questa direzione. L’anno scorso l’Ungheria ha registrato la temperatura dell’asfalto più alta della stagione con 53°C.

Il surriscaldamento è quindi un fattore da tenere sotto controllo, non solo in gara ma anche in qualifica: con la mescola più morbida un pilota deve riuscire ad arrivare alle ultime due curve a 180° con abbastanza grip residuo, cosa non da poco, visto che i brevi rettilinei presenti non danno molto tempo alle gomme di respirare.

Vista aerea dell’Hungaroring, pista che ospita il Gp d’Ungheria 2024

L’Hungaroring è una pista permanente, ma non viene utilizzata molto. Ragion per cui i livelli di aderenza aumentano notevolmente man mano che l’asfalto viene gommato. Questo sarà ancora più probabile quest’anno, dato che non c’è stata attività in pista per un periodo più lungo del solito perché l’impianto ha subito lavori di ammodernamento la cui prima fase è stata completata solo a maggio. Il graining potrebbe quindi farsi sentire, specie nelle prime due sessioni.

Le medie e le dure sono state le scelte più gettonate per la partenza, anche se l’anno passato alcuni piloti hanno optato per le morbide con l’intenzione di sfruttare il grip extra al via. Di questo gruppo faceva parte anche Carlos Sainz, che è passato dall’undicesimo al sesto posto al primo giro. Anche quest’anno è probabile che C3 e  C4 saranno favorite in gara. La C5, ovviamente, sarà la gomma da qualifica.


Crediti foto: Pirelli Motorsport

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