Gp Spagna 2025 – In Ferrari si respira un’aria interlocutoria dopo la prima giornata di prove. Sul push lap, con Charles Leclerc, è emerso un ritmo potenzialmente competitivo, ma il cronometro non ha premiato appieno la sua prestazione a causa di un’improvvisa perdita di aderenza in curva 7, che gli è costata circa tre decimi e mezzo come si può vedere dal nostro grafico telemetrico qui sotto in cui si paragona il giro del monegasco con quello del britannico che, alla fine, conclude con un distacco importante. Ciò per dare contezza di quanto sia stato il tempo perso dal “16”.
Ferrari: Leclerc veloce sul push lap, Hamilton in difficoltà
Al netto di quell’episodio, il giro di Leclerc si è rivelato in linea – se non superiore – rispetto a quelli di rivali diretti come George Russell e Max Verstappen, con un tempo teorico di poco superiore a quello registrato da Oscar Piastri che è riuscito a mettere insieme tutti i migliori settori del tracciato catalano. Una cosa piuttosto anomala ad indicare che il margine, per tutti, è ancora abbastanza ampio.
Nonostante il passo promettente, alcune criticità persistono, soprattutto in due punti chiave del tracciato: l’uscita dalla sequenza di curva 1-2 e l’ingresso nell’ultima curva, dove Leclerc è stato costretto ad alleggerire il gas fino al 37% e ha perso circa 10 km/h rispetto ai migliori, lasciando sul piatto mezzo decimo prezioso.
Sul fronte Lewis Hamilton la situazione è peggiore. Il britannico ha faticato per l’intera giornata, lamentando via radio un’auto definita “inguaribilmente instabile”. Il suo giro veloce è stato compromesso da un comportamento anomalo della vettura, culminato in un episodio emblematico: unico tra i piloti a frenare in prossimità dell’ultima curva, ha pagato ben 17 km/h di differenza rispetto al compagno di squadra Russell in quel tratto. Un dettaglio che fotografa in modo impietoso la difficoltà del sette volte iridato nel trovare un minimo di fiducia al volante di una SF-25 che non riconosce ancora come un mezzo di chi fidarsi.

Ferrari: sul passo gara è Leclerc a soffrire
La situazione si ribalta nella simulazione passo gara, dove Leclerc ha incontrato le maggiori difficoltà. I suoi long run sono stati caratterizzati da tempi irregolari e una tenuta della vettura instabile, con variazioni di aderenza che hanno reso il comportamento della monoposto imprevedibile. Charles è vittima di un’impostazione d’assetto poco efficace? Lo capiremo forse durante FP3 che potete seguire tramite il nostro servizio live timing.
Più consistente il ritmo di Hamilton sul race pace, che si è dimostrato mediamente due decimi più rapido di Leclerc, pur senza dare segnali di un vero risveglio prestazionale. Resta evidente che il britannico fatichi a trovare una base tecnica solida su cui costruire il weekend, mentre Leclerc sembra penalizzato più da scelte puntuali di setup che da limiti strutturali della vettura.
L’evoluzione degli assetti nell’ultima ora di lavoro ore sarà dunque cruciale per entrambi i piloti, in un fine settimana in cui la sensibilità della pista al degrado gomme e alla finestra di utilizzo renderà ogni dettaglio decisivo.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP
Grafici: Formulacritica
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