GP Spagna 2025, strategia gara – McLaren, con Oscar Piastri e Lando Norris, ha monopolizzato le prime posizioni nelle qualifiche dell’evento. Una prima fila storica: non accadeva dal 1998 che le monoposto di Woking si piazzassero in prima fila sul circuito catalano. Tuttavia, a differenza di quanto avvenuto in altri appuntamenti, sul tracciato del Montmeló la gara vera si gioca la domenica. Qui, infatti, il sabato non detta legge.
Se da un lato le statistiche sorridono alla pole position – ben 24 vittorie su 34 – dall’altro le recenti edizioni hanno dimostrato che il Gran Premio di Spagna è terreno fertile per battaglie strategiche. Il degrado delle gomme è tra i più severi dell’intero calendario, l’undercut può essere letale e l’efficienza nella gestione delle mescole rappresenta il vero ago della bilancia. Più che la posizione di partenza, sarà la disciplina tattica a decidere chi alzerà il trofeo del vincitore.
La lezione del 2024: strategie multiple e mescole in bilico
Lo scorso anno ha confermato quanto complesso sia interpretare correttamente questo tracciato. Nonostante l’alto degrado, la mescola dura (C1) si è dimostrata poco efficace: scarsa aderenza nelle curve veloci, degrado simile alla C2 ma senza i benefici sul passo. Max Verstappen vinse la corsa con una strategia soft–medium–soft, fermandosi ai giri 17 e 44. Stessa sequenza anche per Lewis Hamilton, che lo precedette di un giro in ciascuna fermata.
Lando Norris, secondo al traguardo, adottò un approccio leggermente diverso: allungò il primo stint per costruire un vantaggio di mescola nei confronti del leader iniziale George Russell, riuscendo a sorpassarlo al 35° giro dopo essersi fermato al 23°. Russell, invece, optò per un finale su gomma dura, una scelta condivisa anche da Sainz, Gasly e Ocon.
Charles Leclerc e Oscar Piastri seguirono un piano più simile a quello di Norris, mentre Sergio Perez, con tre soste (soft–soft–medium–soft), fu l’unico nella top ten ad aggiungere un pit stop, chiudendo ottavo dopo essere partito undicesimo.
GP Spagna 2025: cosa suggeriscono i dati del venerdì
Ricordiamo quali sono le gomme portate dalla Pirelli per l’occasione: C1 Hard, C2 Medium, C3 Soft. La gamma più dura del ventaglio 2025 per affrontare le sfide di una pista molto severa con le coperture.
Le simulazioni dei long run effettuate nel corso delle prove libere indicano una situazione simile a quella vista nel 2024: le mescole morbide e medie restano le più efficaci in gara. La C1 continua a mostrare limiti in termini di grip e stabilità, come ha sottolineato Mario Isola di Pirelli: “La dura tende a surriscaldarsi in modo simile alla media, ma garantisce un’aderenza decisamente inferiore”.
Il piano ideale rimane dunque il classico soft–medium–soft, con finestre di sosta consigliate tra i giri 13-19 per la prima e 42-48 per la seconda. Tuttavia, non si escludono adattamenti. Qualora il degrado della soft dovesse superare le attese, la sequenza soft–medium–hard potrebbe tornare utile, anche se penalizzata in termini di prestazioni pure. Le finestre per questo scenario si collocherebbero tra il 10° e il 16° giro e tra il 32° e il 38°.
Gp Spagna 2025, strategia: un vantaggio per Leclerc?
Tra i piloti nella top ten, Charles Leclerc si distingue per la disponibilità di due set di medie. Stesso discorso per i due piloti Haas più indietro in griglia. Il ferrarista, settimo in qualifica, potrebbe sfruttare questa configurazione per anticipare la seconda sosta ed effettuare un undercut aggressivo, con una finestra utile tra il 36° e il 42° giro.
In fondo allo schieramento, le possibilità di differenziare la strategia sono ridotte ma non nulle. Una gara a una sola sosta è quasi da escludere: l’asfalto abrasivo, le alte temperature e la serie continua di curve ad alta energia rendono il doppio pit stop la scelta quasi obbligata. Una tripla sosta, invece, sembra troppo penalizzante in termini di tempo complessivo.
Resta una strategia alternativa: partire con gomma media, passare alla dura e chiudere con un breve stint su soft. Questo approccio – con soste previste tra i giri 16-22 e 47-53 – potrebbe essere sfruttato da chi cerca un colpo a sorpresa. Un’opzione su cui Yuki Tsunoda, ultimo in griglia, potrebbe puntare per risalire posizioni. Carlos Sainz, invece, potrebbe cercare il supporto del tifo di casa per inventarsi qualcosa fuori dagli schemi.
Gp Spagna 2025, meteo: caldo e vento protagonisti
Le previsioni per la gara indicano condizioni asciutte, con temperature dell’asfalto che potrebbero toccare i 48°C. Un dato che aumenterà notevolmente l’usura degli pneumatici. Il vento, con raffiche da sud fino a 40 km/h, potrebbe diventare un fattore destabilizzante in particolare nelle curve ad alta velocità, costringendo i piloti a gestire il bilanciamento con grande attenzione per non mettere sotto stress l’asse posteriore.
La cornice sarà quella delle grandi occasioni: il pubblico spagnolo, caldo e numeroso, riempirà le tribune sperando in un risultato da ricordare. In pista, però, sarà la testa a fare la differenza.
Crediti foto: F1, Scuderia Ferrari HP
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