Gp Spagna 2024, strategie – Quella di ieri è stata una giornata ricca di pathos sportivo. La McLaren, al termine di un turno di qualifiche tiratissimo, ha avuto la meglio della Red Bull RB20 che da queste parti arrivava coi favori del pronostico. Lando Norris si è issato in cima alla lista dei tempi col crono di 1.11.383. Appena 20 millesimi in meno della vettura di Max Verstappen.
La Mercedes conferma la fase di ripresa e si prende tutta la seconda fila davanti a una Ferrari che delude le attese monopolizzando la terza fila della griglia di partenza. Dopo i primi due il gruppo è molto compatto visto che i distacchi cronometrici sono davvero esigui.
Sulla carta, ciò che premia a Montmelò è una tattica a due soste. Prima però di lanciarci in previsioni strategiche più dettagliate osserviamo quali sono i treni di gomme a disposizione dei piloti aiutandoci con l’infografica rilasciata dalla Formula 1 sui propri canali ufficiali. Si ricordi, ancora, che Pirelli ha portato la gamma pià dura del ventaglio 2024: C1, C2 e C3.
Gp Spagna 2024: pit stop doppio strategia premiante
Riavvolgiamo il nastro alle prove libere. Queste hanno detto con relativa sicurezza che la mescola dura non è particolarmente veloce. Quindi i team potrebbero provare a tenersene alla larga.
La seconda evidenza emersa è che la mescola morbida C3 è un po’ più veloce di quella media, forse mezzo secondo in assetto da gara. Questo dovrebbe indurre le squadre a un’uniformità nella scelta strategica: due soste che dividono la gara in tre stint da farsi due con soft e uno con media. O al più con hard. Forse la Williams, come mostra il grafico in alto, potrebbe provare il doppio stint con le medie visto che ha due treni nuovi.
È oggettivo il vantaggio di chi ha conservato un treno di Pirelli a banda rossa: il poleman Lando Norris, Max Verstappen, e le Ferrari di Leclerc e Sainz. Con una gara ad alto degrado previsto, ciò offre un vantaggio significativo rispetto all’avere solo morbide usate. Condizione in cui versa la Mercedes e sulla quale spera Vasseur per rimontare e puntare al podio.
La strategia più probabile che vedremo oggi è l’approccio soft>medium>soft. L’analisi della Pirelli suggerisce che le soste ottimali sono tra i giri 15-21 e poi tra i giri 41-47. Al Montmelò è raro vedere una partenza con gomme morbide, ma stavolta è probabile che il potenziale prestazionale della C3 consenta ai leader di aprire un gap per evitare di piombare nel traffico del centro gruppo nel momento in cui si rientra ai box.
“Può sembrare un po’ strano partire con la mescola morbida perché con il serbatoio pieno ovviamente si aumenta il livello di degrado, ma il vantaggio sul ritmo crediamo stia spingendo i team a scegliere la C3 all’inizio della gara“, ha affermato Mario Isola, Direttore Pirelli Motorsport.
GP Spagna 2024: undercut potente
Come spesso succede nei tracciati ad alto degrado – e il Circuit de Catalunya è tra i più severi in tal senso – l’undercut diventa molto potente. Oscar Piastri, che partirà dalla P9, se rimanesse bloccato dietro le Alpine, potrebbe optare per la sosta anticipata visto che ha di certo pià ritmo rispetto alle vetture francesi. Potenzialmente l’australiano potrebbe anche preferire la gomma dura per lo stint centrale. L’approccio soft>hard>soft prevede soste ottimali tra i giri 13-19 e poi tra il 42-48.
È probabile che l’undercut inneschi una sorta di effetto cascata che corre verso la testa del gruppo. A seconda della velocità con cui si fermano dietro, i primi classificati potrebbero essere costretti a “pittare” in anticipo per difendersi preventivamente dagli attacchi di chi segue. Un bel rebus tattico sul quale si giocherà la partita spagnola.
Chi scatta da dietro, solitamente, tende a puntare sulla gomma dura per andare lungo. Ma questa scommessa non paga al Montmelò. Quella che potrebbe entrare in gioco è invece la strategia a tre soste che, pur vedendosi raramente, è un’opzione concreta per chi parte nel gruppone. Anche perché da queste parti la sosta non è poi così penalizzante in termini cronometrici.
“È certamente possibile perché la differenza tra una gara a due soste e una a tre soste è di pochi secondi. Se riesci a prendere l’aria libera evitando il traffico allora è un’opzione“, ha spiegato Isola.

Gp Spagna 2024: la pista fredda potrebbe rimettere in discussione le previsioni
Quanto presentato vale in caso di pista asciutta. Altrimenti, come accade in caso di pioggia, saranno le intuizioni del momento a decretare la linea vincente. La precisazione si rende necessaria poiché c’è il rischio di rovesci anche se le probabilità iniziano a diminuire intorno all’orario dell’avvio della gara.
In ogni caso la pioggia prevista per il mattino laverà via gran parte della gomma e si è abbassata il livello di aderenza. Cosa che farà aumentare l’usura delle gomme. “Se piove al mattino e abbiamo una pista verde, questo accelera sicuramente l’usura delle gomme, perché le auto scivoleranno molto di più, soprattutto l’anteriore sinistra“, ha ammonito Isola. Una maggiore usura significa, in genere, un maggiore degrado. Questo renderebbe più attraente la gomma dura.
Ma il calo termico, contestualmente, impone l’uso delle soft. Siamo quindi dinanzi a un vero e prorpio enigma strategico che mette in gioco anche chi come la Ferrari sembra tagliata fuori dalla lotta per la vittoria.
Crediti foto: F1, Pirelli Motorsport