Con la giornata odierna (media day) inizia la diciottesima prova del mondiale di Formula 1. L’intero Circus, sarà presente sul circuito cittadino di Marina Bay, per disputare l’edizione numero 16 del Gran Premio di Singapore. Osservati speciali saranno le due McLaren, alle quali si aggiunge Max Verstappen, che non intende mollare la lotta mondiale.
Ma non saranno i soli. Mercedes è chiamata a confermare la prestazione di Baku, mentre Ferrari, con Charles Leclerc e Lewis Hamilton, dovrà dare una svolta positiva a questa parte finale di campionato. Riuscirà a conquistare una vittoria o registrerà un record negativo?
La Scuderia di Maranello, tra luci e curve strette, ha sempre offerto prestazioni positive. Detiene il record di maggior numero di vittorie e pole position conquistate da queste parti, a cui va aggiunto il numero di giri condotti in testa, pari a 256.
Passando al lato piloti, Charles Leclerc ha ottenuto due pole position, precisamente nel 2019 e 2022, ma non è mai salito sul gradino più alto del podio. Discorso diverso, invece, per Lewis Hamilton, che a Singapore ha vinto ben 4 volte, numero che eguaglia nelle pole position ottenute.
Quest’anno, la situazione Ferrari è nota a tutti e non sappiamo se il sogno dell’inglese sia ancora la vittoria. “Sarebbe bello, ma non cambierebbe molto per me” ha dichiarato ai media nella gara scorsa. Conosciamo però, quelli che sono gli obiettivi stabiliti per il prossimo weekend, uniti a quelli espressi da Fred Vasseur e alle sensazioni di Charles.
GP Singapore, Ferrari: il sabato resta la giornata decisiva
Il circuito cittadino di Singapore è tra i più impegnativi del calendario, sia per la tecnica richiesta che per lo sforzo fisico imposto ai piloti. Sono 19 i cambi di direzione e quattro le zone DRS, con quella più significativa tra curva 13 e 14.
Il caldo estremo porta i piloti a perdere fino a 3 kg di liquidi durante la gara, per non parlare delle prove a cui sono sottoposti freni e power unit. Per questa edizione, Pirelli ha scelto le mescole C3, C4 e C5. La strategia più lineare prevede una sosta, con passaggio da gomma media a hard, ma sarà fondamentale qualificarsi bene, dato che a Singapore sorpassare resta complicato.
Ed infatti, anche il Team Principal della Ferrari, pone il focus alla giornata del sabato. Tra le sue dichiarazioni, che abbiamo riportato qui, sono chiare le azioni per centrare un weekend di gara ottimale.
“Com’è tipico dei circuiti cittadini” dice il manager francese, “le qualifiche giocheranno ancora una volta un ruolo decisivo e dovremo sfruttare al massimo ogni sessione per puntare alle migliori posizioni di partenza possibili”.
Riuscire a mettere tutto insieme resta la strada da seguire: “L’obiettivo per il weekend sarà ancora una volta quello di massimizzare il potenziale, visto che nelle ultime gare abbiamo visto come piccoli dettagli possano fare una grande differenza nei punti che si portano a casa”.

Qualifica e meteo: la ricetta per il weekend Ferrari a Singapore
Tra le difficoltà riscontrate da Ferrari a Baku, rientrano sicuramente le basse temperature. Non tanto al venerdì, ma in qualifica ed in gara, hanno messo a dura prova la SF-25. A Singapore, invece, lo scenario dovrebbe essere completamente differente.
Come sottolinea Leclerc, “Le condizioni saranno più calde”, rimarcando la sofferenza della monoposto con il freddo. Il monegasco evidenzia anche le differenze con il team di Brackley: “Mercedes in quelle situazioni va davvero forte”.
La speranza, quindi, è che la situazione sia completamente opposta e che possa essere Ferrari la squadra ad imporsi tra le posizioni di vertice. Lewis Hamilton, invece, condivide le parole pronunciate da Vasseur.
“Non è una delle gare più emozionanti, quindi la qualifica sarà fondamentale” racconta. E se le speranze risiedono nelle alte temperature, Lewis va contro corrente: “Spero che piova o qualcosa del genere, così da renderla almeno un po’ più interessante”.
Sul bagnato, in effetti, Hamilton ha sempre trovato un certo feeling con la vettura, mettendo in risalto anche una lucidità strategica. Inoltre, senza sbilanciarsi troppo, ha ammesso: “Ci saranno gare in cui, se riusciremo a qualificarci molto meglio, saremo anche in una posizione migliore per lottare in gara”.
Infine, consapevole che non può ottenere di più dalla monoposto, dice: ”Darei qualsiasi cosa per un aggiornamento, ma ovviamente non lo abbiamo perché l’attenzione è rivolta alla monoposto del prossimo anno. Quindi dobbiamo soltanto ottimizzare al meglio ciò che abbiamo e puntare sull’esecuzione”.
Ferrari dovrà – ancora una volta – dimostrare di saper trasformare la velocità in risultato. Potremmo dire che le prime risposte arriveranno dalle FP1 e FP2, ma sarebbe un qualcosa dal carattere illusorio. Non è da escludere un exploit positivo al venerdì per poi perdersi nei due giorni seguenti, specie quando il caldo è protagonista.
Crediti foto: Scuderia Ferrari
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