Nella sua stagione “perfetta” – così è stata descritta dalla maggior parte degli addetti ai lavori – Oscar Piastri è incappato per la prima volta in un errore banale, come ha ripetuto lui stesso nelle interviste post sessione, che lo ha costretto al ritiro e a uno zero pesante che ha fatto avvicinare Lando Norris in classifica.
Il classe 2001 ha quindi dimostrato la sua umanità nel commettere un errore che, durante un lungo campionato composto da 24 gare, può accadere. Lo sbaglio di Baku, infatti, non deve macchiare una stagione finora strepitosa.
Come ha ampiamente dimostrato da tre anni a questa parte, l’aussie ha preso con filosofia l’errore commesso e non vede l’ora di scendere in pista per ribadire il suo dominio sul compagno di squadra.

Grazie alle caratteristiche del tracciato di Singapore, ideale per la McLaren, Piastri è chiamato al riscatto e al collezionare il maggior numero punti possibile per la squadra. La Mclaren sarà campione del mondo se ottiene almeno 13 punti – basterebbe un podio – e se la Mercedes non compirà un’impresa titanica conquistando 31 punti in più.
Oscar Piastri: “Dagli errori cerco di imparare per non ripeterli più”
“Non ho intenzione di ripetere l’errore commesso a Baku“, tuona il leader del Mondiale. Dopotutto, 25 punti non sono assolutamente un ostacolo insormontabile. Bastano poche gare per perdere tutto il vantaggio costruito con fatica in queste 17 gare.

“Gli errori fanno però parte del percorso. Sono umano e quindi possono accadere. Ovviamente, non voglio che si ripetano. Cercare di andare avanti da essi e imparare è la cosa più importante secondo me. Non importa se è una falsa partenza, un mancato punto di corda o un bloccaggio. È come impari dagli errori e vai avanti che conta. Penso di esserci riuscito in questa settimana di pausa”, conclude Piastri.
Crediti foto: McLaren
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