GP Singapore 2024 – Strategia gara: sosta singola, Safety car permettendo

Nelle 14 edizioni del GP di Singapore la Safety Car è sempre stata deliberata. Evento che potrebbe modificare piani tattici che, sulla carta, puntano alla fermata singola

GP Singapore 2024, strategia gara – Turno di qualifiche avvincente quello disputato ieri pomeriggio a Marina Bay. Al termine, è uscito vincitore Lando Norris, che ha gestito la pressione derivata dalla bandiera rossa causata dall’incidente di Carlos Sainz. Tuttavia, l’inglese dovrà dimostrare oggi la sua tenuta mentale in partenza, visto che al suo fianco avrà una “belva inferocita” come Max Verstappen, che ha ripreso il cammino interrotto nelle ultime gare, soprattutto sul giro secco.

Alle spalle del tre volte iridato, c’è un’altra figura importante della Formula 1: Lewis Hamilton, che è apparso in difficoltà in tutti e tre i turni di prove libere, salvo poi sfoderare una prestazione decisiva nel momento che contava. L’inglese precede il suo connazionale George Russell, con una Mercedes che completa la seconda fila, lasciando alle spalle un Oscar Piastri un po’ opaco.

In questa carrellata di nomi, mancano le Ferrari, protagoniste di un sabato molto negativo rispetto alle aspettative. Solo una quinta fila per Charles Leclerc e Carlos Sainz, che sono chiamati a una rimonta importante su una pista notoriamente ostile ai sorpassi.

Ci sono comunque tutti gli elementi per assistere a una gara interessante, e si spera non noiosa, grazie anche alla quarta zona DRS, che dovrebbe contribuire a evitare i “trenini” di vetture.

Da buon circuito cittadino, Marina Bay offre un alto tasso di imprevedibilità, rappresentato dalla possibile presenza della Safety Car. Nelle edizioni precedenti, la vettura guidata da Bernd Mayländer è entrata in pista praticamente sempre. Questo è un fattore da considerare, poichè può sconvolgere i piani tattici studiati dai team. L’elemento che invece mancherà sarà il meteo cangiante.

È vero che a Singapore possono verificarsi scrosci improvvisi, ma per questa occasione non sono messi in conto. La pioggia è caduta durante la notte, rendendo nuovamente “green” l’asfalto. Questo potrebbe rappresentare un problema per chi, come la Ferrari, non è riuscita a mettere nella giusta finestra operativa le gomme Pirelli.

Al netto di fattori imponderabili, come appunto l’eventuale ingresso della vettura di sicurezza, la strategia più utilizzata dovrebbe essere quella a una sosta. Vale la pena evidenziare che Pirelli, per l’occasione, ha portato la gamma più morbida del ventaglio 2024: C3 hard, C4 media e C5 soft. Prima di lanciarci in previsioni dettagliate, osserviamo quali treni di gomme sono ancora a disposizione dei piloti, grazie all’infografica in basso.

Gp Singapore 2024 strategia

Gp Singapore 2024 – Strategia: pit stop singolo tattica premiante

Sulla carta, la strategia più efficace è quella a sosta singola. Bisogna fare una premessa: quest’anno le gomme sono state particolarmente difficili da interpretare per i team, e spesso ciò che era stato definito in base alle analisi scaturite dai test in pista è stato smentito durante la gara.

A Marina Bay, come detto in apertura, è caduta nuovamente della pioggia durante la notte, cosa che ha resettato la pista, lavando via la gommatura accumulata durante le qualifiche del sabato.

Questo elemento potrebbe generare qualche difficoltà interpretativa, ma in linea di massima in Pirelli sono convinti che la tattica più premiante sia quella a singolo stop, con una fermata prevista tra il giro 21 e il 27, partendo con gomma media, che dovrebbe essere la scelta della maggioranza dei piloti. Il secondo stint si dovrebbe svolgere con gomma hard, testata da tutti i protagonisti nei primi due turni di libere, proprio per evitare di arrivare alla domenica senza dati su cui basarsi.

Alternativa a questa strategia è quella che prevede la partenza con gomma soft. In questo caso, il primo pit stop è previsto tra il giro 13 e il 19, poiché questo compound tende a degradarsi presto. Con questa tattica si punta a superare le vetture nei primi giri, cercando di uscire dai trenini DRS.

Tuttavia, nel lungo periodo, un’impostazione del genere potrebbe non essere vantaggiosa, poiché c’è il rischio di ritrovarsi nel traffico, dietro vetture più lente, a causa di treni di gomme non più performanti.

C’è una terza strategia che potrebbe essere provata dai piloti che partono dalle retrovie: scattare con le hard, allungando molto il primo stint – addirittura fino al giro 42 – per poi concludere la gara con le medie. Questa tattica, che potremmo definire “attendista”, punta su eventuali Safety Car o altri fattori che possano stravolgere il normale andamento delle cose.

Un esempio potrebbe essere Sergio Perez, il quale potrebbe impostare il suo gran premio su questa strategia. Il messicano ha poco da perdere e deve affidarsi più al fattore casuale che alle prestazioni della sua RB20, che certamente non può compensare le difficoltà offerte dal tracciato di Marina Bay.

In generale, l’obiettivo è fermarsi una sola volta, poiché tra ingresso, sosta e uscita dai box si perdono circa 27-28 secondi. Inoltre, a Marina Bay, la velocità in pit lane è limitata a 60 km/h: duplicare il tempo del pit stop sarebbe fatale. Di conseguenza, i piloti cercheranno di gestire i compound piuttosto che sostituirli, evitando un pit stop troppo penalizzante.

Va anche detto che, rispetto al 2023, c’è una zona DRS in più, il che potrebbe causare qualche piccola variazione nella dinamica della gara. Tuttavia, non ci si aspetta che questa modifica possa influenzare significativamente l’andamento di un Gran Premio che rimane storicamente avverso ai sorpassi.

In chiusura, è interessante notare un dato statistico: nelle 14 edizioni precedenti del Gran Premio di Singapore, è sempre intervenuta la Safety Car. È quindi probabile che anche oggi, dalle 14:00 italiane, vedremo la vettura di sicurezza in pista, con il compito di tenere il gruppo compatto. Sarà quindi importante mantenere le gomme nella giusta finestra operativa in una fase in cui le velocità calano drasticamente.

Le qualifiche hanno evidenziato che l’aspetto principale sarà l’amministrazione termica dei compound, e il momento della Safety Car potrebbe essere particolarmente stressante per le gomme, incidendo perfino sull’esito finale della gara. Non ci resta che attendere e vedere se le valutazioni fatte qui troveranno riscontro, o se ci troveremo di fronte a un altro Gran Premio in cui piloti, team e analisti avranno capito ben poco.


Crediti foto: Pirelli Motorsport, F1, Scuderia Ferrari HP

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