Sulla carta, il Gran Premio del Qatar doveva essere la tappa più difficile dell’ultimo triple header del 2024 per Maranello. Sul nascere del weekend di Losail, i segnali sembrano confermare queste preoccupazioni. La Ferrari SF-24 non è staccatissima, visto che nella Sprint Qualifying occupa la quarta e quinta posizione, ma era lecito attendersi qualcosa di più.
Charles Leclerc, che ha confermato il fondo sperimentale testato a Las Vegas, è solo quinto, dopo aver dato la sensazione, in FP1, di essere più avanti e soprattutto di poter battere il compagno di squadra Carlos Sainz che, invece, con la vecchia specifica di pavimento, si è messo davanti, pareggiando lo score nelle partenze delle qualifiche Sprint.
Quel che forse pochi si attendevano era una Mercedes ancora in palla dopo la vittoria americana. Quel George Russell in seconda posizione che si frappone tra le due McLaren e che potrebbe giocare a sfavore del Cavallino Rampante durante la gara Sprint, che scatterà alle quindici italiane.
La griglia di partenza dell’evento da 100 km vede quindi la Rossa in ritardo rispetto ai rivali inglesi di Woking, che puntano ad allargare la forbice in punti per riportare a casa un titolo che manca dal lontanissimo 1998, quando le vetture erano dipinte di grigio ed erano guidate da Mika Hakkinen – al suo primo titolo iridato – e David Coulthard. Viene da sé capire come i britannici siano ansiosi di chiudere la pratica.
Ferrari SF-24: cosa non ha funzionato?
Durante le qualifiche Sprint, le temperature, complice il calar della notte, non hanno aiutato la Ferrari SF-24. La rivale MCL38 ha acceso meglio le coperture, visto che già nel primo settore era prontissima. Dove la Ferrari ha incontrato delle difficoltà è stato all’avantreno: le gomme anteriori non sono entrate subito nella corretta finestra di utilizzo, generando un fastidioso sottosterzo che è stato amplificato dal retrotreno, che invece si comportava meglio.
Uno sbilanciamento tra assi che, nei fatti, ha determinato prestazioni più opache rispetto a quelle che si erano apprezzate al mattino. In Ferrari, al termine delle operazioni del venerdì, c’era un po’ di delusione nei volti dei protagonisti, poiché le premesse del mattino erano ben più rosee.
I cinque gradi in meno di temperatura riscontrati tra FP1 e le qualifiche hanno quindi condizionato le operazioni. Tuttavia, la Sprint Race si dovrebbe disputare con temperature più elevate e soprattutto senza usare le gomme soft (C3 per l’occasione, ndr), che la Ferrari SF-24 non ha attivato nella maniera migliore.
Ci si aggrappa quindi ai compound più duri, che dovrebbero essere usati durante la gara Sprint, essendo però ben consapevoli che nelle qualifiche serali, nuovamente in presenza delle soft, si potrebbe soffrire, in vista di una gara che si spera possa essere più consistente.
D’altro canto, l’annata della Ferrari è andata avanti su questo refrain: qualifiche non sempre di livello altissimo, ma gare più solide grazie a una SF-24 che riesce a esaltarsi sui lunghi tragitti. La base della vettura sembra essere solida, e il nuovo fondo, al di là del fatto che Leclerc è alle spalle di Sainz, ha dato buone indicazioni. Ragion per cui si continuerà a puntare su di esso.

GP Qatar 2024: parlano i protagonisti della Ferrari
“È stata una Sprint Qualifying piuttosto insolita,” ha esordito Carlos Sainz. “Per quanto riguarda il bilanciamento, abbiamo lavorato nella direzione giusta e la macchina è migliorata rispetto alle prove libere. Tuttavia, in SQ3 ho avuto parecchio sottosterzo, che ovviamente non ha aiutato a mettere insieme un giro migliore. Ad ogni modo, partire dalla seconda fila può comunque permetterci di ottenere un buon risultato. Speriamo di poter attaccare una delle McLaren davanti, segnare punti e raccogliere dati che ci aiuteranno a prepararci bene per domenica”.
Charles Leclerc si sofferma sulla differenza tra FP1 e la qualifica Sprint: “La nostra prestazione nelle prove libere era stata migliore del previsto, quindi speravamo di ottenere delle posizioni più vantaggiose sulla griglia di partenza, dato che questo weekend è così importante per noi. Purtroppo non ci siamo riusciti, e la quarta e la quinta piazza sono state il massimo che siamo riusciti a portare a casa. Vediamo cosa ci riserverà domani. Per ora non siamo nelle posizioni di vertice, ma nella Sprint le cose potrebbero andare diversamente”.

Fred Vasseur è proiettato alla gara domenicale: “La macchina è stata decisamente migliore durante le prove libere di questo pomeriggio, mentre in SQ3 abbiamo sofferto troppo sottosterzo, il che ci ha reso la vita molto difficile. Guardando al lato positivo, possiamo dire che i punti importanti vengono assegnati solo domenica, quindi dobbiamo lavorare per reagire e prepararci al meglio per le qualifiche di domani sera, assicurandoci di avere una macchina competitiva per domenica”.
“Le vetture sono in regime di parc fermé fino al termine della Sprint Race, ma successivamente potremo apportare le opportune modifiche in vista della sessione di qualifica del Gran Premio. Per quanto riguarda il passo, è piuttosto difficile avere un quadro chiaro, poiché nessuno ha effettuato uno stint veramente lungo durante le prove, e non possiamo essere sicuri del livello di graining che ci troveremo ad affrontare. La Sprint Race è in programma un po’ prima nel pomeriggio, quindi la temperatura della pista sarà più alta e questo fenomeno dovrebbe essere più limitato”.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP, McLaren F1