Il circuito dell’Algarve di Portimao, che ha ospitato il GP del Portogallo nel 2020 e 2021, in piena emergenza COVID-19, rientrerà in calendario molto presto nell’ottica del sistema delle rotazioni fra Gran Premi europei, di cui la prima vittima è stato il Gran Premio del Belgio di Spa-Francorchamps.
Il progetto del ritorno del Gran Premio del Portogallo fu messo in cantiere dal Primo Ministro portoghese LuÌs Montenegro che aveva annunciato l’intenzione di presentare un’offerta a Liberty Media per rientrare in un calendario bloccato dal numero di 24 Gran Premi.
Nelle ultime ore c’è stata un’accelerata nelle trattative tantoché oggi, il Ministro dell’Economia Manuel Castro Almeida, ha dato l’ufficialità del GP del Portogallo nel calendario di F1, almeno per il biennio 2027 e 2028. Per il momento non sappiamo se sarà una posizione stabile nel calendario o negli anni dopo il 2028 entrerà effettivamente nel sistema delle rotazioni. Poc’anzi è giunta anche la ratifica della Formula Uno: il Gp del Portogallo è nuovamente realtà.

Breve storia del GP del Portogallo in Formula 1
Il GP del Portogallo ha una lunga storia con la F1, prima negli anni ’50 e ‘60, con numerose gare non valevoli per il Campionato Mondiale, e poi con 3 Gran Premi ufficiali tra il 1958 ed il 1960. La F1 moderna poi tornerà in Portogallo, a partire dal 1984 fino al 1996 sul circuito dell’Estoril. Tracciato storicamente amato tra i fan e appassionati, noto per esser stato il luogo della prima vittoria nella categoria di Ayrton Senna nel 1985.
Dopo il 1996, il Gran Premio del Portogallo sparì dai radar della F1, fino all’emergenza della pandemia di COVID-19 nel 2020. Con un calendario organizzato alla bene e meglio, Liberty Media inserì il Portogallo, con il circuito dell’Algarve, amatissimo da piloti, noto per i suoi sali e scendi, e per esser stato utilizzato spesso, in passato, dai team per i test. Nelle uniche due edizioni tenutesi tra il 2020 e 2021, il pilota a trionfare fu Lewis Hamilton con la sua Mercedes.
Con il probabile il ritorno del Portogallo in F1, l’Europa ha ancora una chance per non soccombere ad un mondo in espansione che potrebbe ben presto accerchiarla e farla diventare una “nice to have” per la categoria.
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