Gp Olanda 2024: Mercedes non s’illude

Toto Wolff, n°1 della Mercedes, in vista del Gp d’Olanda, ha spiegato che la W15 non è la vettura da battere sebbene abbia compiuto progressi importanti

Tre vittorie nelle ultime quattro gare, una doppietta mancata a causa della squalifica di George Russell, la cui vettura è risultata sottopeso a Spa-Francorchamps. Con questo bottino verrebbe naturale immaginare la Mercedes W15 come la vettura da battere nelle prossime dieci gare che chiuderanno il campionato del mondo di Formula 1 2024.

Ma così non è. I numeri sono utili per spiegare i fenomeni, ma possono anche essere fuorvianti se osservati superficialmente. La Mercedes ha beneficiato di situazioni particolari che l’hanno portata a primeggiare in questo scorcio di mondiale, ma di certo non è stata costantemente la vettura migliore del lotto.

Questo scettro appartiene probabilmente alla McLaren che, in una linea di continuità che spera di interrompere, non ha saputo capitalizzare il grande potenziale espresso dalla MCL38. Il team di Woking si approccia al GP d’Olanda (QUI il programma completo) con la ferma volontà di invertire questa tendenza; la Mercedes, invece, arriva a Zandvoort cercando di confermare i progressi compiuti fino a questo momento, ma senza illudersi di essere il team da battere.

Mercedes W15
L’ala evoluta della W15 introdotta al Gp di Monaco – Illustrazione: Chiara Avanzo

GP d’Olanda 2024, Mercedes: la concretezza di Toto Wolff

Prima della pausa estiva, abbiamo acquisito slancio grazie a una vettura migliorata e a risultati positivi. Cercheremo di continuare questo progresso nelle ultime dieci gare della stagione. Sappiamo però di avere del terreno da recuperare, non siamo ancora in grado di competere per la vittoria in ogni Gran Premio“, ha spiegato un concreto Toto Wolff ai media della scuderia anglo-tedesca.

Non sarà quindi la macchina più performante delle dieci presenti in griglia di partenza, ma certamente la W15 è una delle monoposto che ha compiuto i maggiori progressi dal debutto in Bahrain. Lo abbiamo spiegato in un focus tecnico dedicato (leggi qui): l’ala introdotta a Montecarlo ha dato senso e bilanciamento al progetto e da lì i tecnici di Brackley sono partiti con un piano di sviluppo mirato che è culminato nel nuovo pacchetto introdotto a Spa, che però non ha superato l’esame delle prove libere.

Abbiamo compiuto dei buoni passi avanti per migliorare i punti deboli della W15 e continueremo a lavorare sodo per ottenere ancora di più. Se ci riusciremo, colmeremo il divario con chi ci precede in entrambi i campionati“, ha ribadito Wolff.

In quest’ottica sarà immediatamente necessario capire se il fondo testato nelle due ore del venerdì belga sarà promosso o bocciato tra i saliscendi olandesi. Questa è la questione chiave per la Mercedes, poiché dal buon esito dipenderanno i destini di questo 2024, in cui l’obiettivo è quello di cercare di avvicinarsi in classifica i team che sono avanti e, soprattutto, di mettere in carniere qualche altra vittoria.

Toto Wolff, team principal e socio Mercedes-AMG Petronas F1 Team

Zandvoort è una pista impegnativa. Con le sue curve a gomito, le sezioni ad alta velocità e il tracciato stretto, ha un’atmosfera da tracciato vecchia scuola. I tifosi olandesi creano sempre una grande atmosfera. È un buon posto per tornare al lavoro; siamo entusiasti delle sfide che ci attendono per il resto della stagione“.

Con queste parole di circostanza, Wolff ha chiuso il suo intervento, la cui parte da sottolineare è quella relativa al pragmatismo espresso quando ha parlato del suo team come di un soggetto che non è il riferimento della Formula 1 attuale.

Non si è trattato di pretattica, ma di una lucida fotografia di un dirigente che negli ultimi anni ci ha abituato a non fare il passo più lungo della gamba e a esprimere i concetti per quelli che sono, evitando di illudere i propri tifosi.


Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team

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