Gp Olanda 2024 – La F1 riapre: cosa aspettarsi dai team di vertice?

Red Bull, McLaren, Ferrari e Mercedes: quali prospettive per i top team nelle ultime dieci gare del mondiale di F1?

Il campionato del mondo di Formula 1 2024 riapre i battenti dopo le settimane di sosta obbligatoria imposte dalla Federazione Internazionale dell’Automobile. Dieci gare (in basso i dettagli) per decretare il campione del mondo piloti e quello costruttori.

23-24-25 Agosto Olanda
30-31 Agosto – 1 Settembre Italia
13-14-15 Settembre Azerbaijan
20-21-22 Settembre Singapore
18-19-20 Ottobre USA (Sprint Race)
25-26-27 Ottobre Messico
1-2-3 Novembre Brasile (Sprint Race)
21-22-23 Novembre Las Vegas
29-30 Novembre – 1 Dicembre Qatar (Sprint Race)
6-7-8 Dicembre Abu Dhabi

F1 – Gp Olanda, Red Bull: difendersi e ripartire

La Red Bull non sta attraversando un periodo facile. Dopo un inizio di stagione promettente, la RB20 ha conosciuto una parabola discendente, che abbiamo cercato di analizzare in questo focus tecnico: leggi qui. L’auto austriaca è rimasta lontana dal gradino più alto del podio per ben quattro gare consecutive, un evento senza precedenti nella Formula 1 di nuova generazione.

Abbiamo discusso dei problemi e di come affrontarli, ma spetta a Christian Horner e al suo staff trovare le soluzioni. Osservando le classifiche, emerge che Max Verstappen ha ancora un discreto margine di vantaggio su Lando Norris. Il fatto che si correrà a Zandvoort, circuito di casa del tre volte campione del mondo, potrebbe rappresentare un set point decisivo per chiudere il campionato.

Ovviamente, in Formula 1 il fattore campo non è determinante come in altri sport, quindi la Red Bull dovrà sudare parecchio per battere la concorrenza sui saliscendi olandesi. Il team, a differenza ad esempio di McLaren e Mercedes, ha investito di più in sviluppi per il 2024 e, nelle ultime gare, avrà certamente meno risorse da utilizzare, sia per il capitale già investito, sia per il meccanismo dell’Aerodynamic Testing Reegulation (ATR) che limita l’azione degli ingegneri.

Ecco perché riteniamo che il team di Milton Keynes debba giocare in difesa, cercando di gestire il margine che ha, tenendo a bada una concorrenza che, nelle prime 14 gare, ha dimostrato di non avere ancora tutti gli strumenti per lottare concretamente per il campionato. È ovvio che il ruolo di Sergio Perez diventerà cruciale; miracolosamente salvato da Horner e Marko, il messicano dovrà alzare il livello delle sue prestazioni, poiché nella classifica costruttori la concorrenza è molto vicina.

Red Bull, come accaduto nel 2021, potrebbe arrivare a un punto in cui sarà costretta a difendere solo il titolo piloti, considerato il più importante dei due. In generale, la McLaren sembra possedere una coppia di conducenti meglio assortita, dato che Lando Norris e Oscar Piastri hanno mostrato un livello prestazionale molto simile.

Red Bull
Coppia di Red Bull RB20 alla fine delle qualifiche del Gp del Belgio 2024

F1 – Gp Olanda, McLaren: sviluppare per aggredire

Probabilmente non lo ammetteranno mai, ma osservando la crescita della MCL38, la McLaren sembra essere la favorita per aggiudicarsi il campionato del mondo costruttori. Diversa la situazione nella corsa al titolo piloti, poiché Oscar Piastri è troppo lontano e Lando Norris ha dilapidato un capitale di punti troppo grande, che difficilmente potrà recuperare. Tuttavia, non bisogna ancora mettere la parola fine alla corsa iridata.

La partita con la Red Bull si giocherà sul fronte degli sviluppi. Come detto in precedenza, McLaren ha più risorse a disposizione, avendo portato in stagione un solo grande pacchetto di aggiornamenti, quello visto nel Gran Premio di Miami. Successivamente, ci sono stati una serie di interventi di affinamento, come l’ala anteriore introdotta in Austria, che ha avuto un’importanza cruciale nel definire un bilanciamento più corretto della monoposto.

In linea di massima, quindi, la scuderia di Woking può permettersi di lavorare ulteriormente su una vettura che ha dimostrato di possedere maggiori margini di sviluppo rispetto alla concorrente anglo-austriaca. Andrea Stella, poco prima della pausa estiva, ha confermato che al ritorno sono previsti altri interventi mirati, che si svilupperanno nell’arco delle restanti dieci gare e che avranno il compito di mettere ulteriore pressione a una Red Bull che non si sta dimostrando impeccabile, non solo tecnicamente ma anche strategicamente. E questa è davvero una novità.

Chiaramente, in McLaren permangono dei problemi. Il principale è rappresentato da un Lando Norris incapace di gestire bene le fasi iniziali delle gare, cosa che gli ha fatto perdere molte posizioni e altrettanti punti, come abbiamo dimostrato in questa analisi: leggi qui. Già domenica capiremo se su questo aspetto fondamentale il pilota di Bristol ha superato le difficoltà, perché solo così potrà rimettersi in corsa per provare a insidiare Verstappen nella lotta al titolo.

Max Verstappen vs Lando Norris, Red Bull RB20 vs McLaren MCL38: i duelli che stanno caratterizzando il campionato del mondo di F1 2024

F1 – Gp Olanda, Ferrari: crescere per programmare il 2025

La Ferrari SF24 è l’incompiuta del campionato del mondo 2024. Partita a razzo, sembrava poter essere la vera alternativa alla Red Bull RB20, soprattutto dopo la vittoria di Carlos Sainz in Australia. Tuttavia, la monoposto italiana si è persa in una serie di aggiornamenti che, invece di migliorare le prestazioni, le hanno peggiorate.

Il riferimento va al tanto discusso pacchetto introdotto in Spagna, che ha fatto riemergere un vecchio problema: il “bouncing”. Dopo quella gara, che era stata preceduta dal disastroso weekend del GP del Canada, la Rossa ha conosciuto solo delusioni, in un percorso doloroso che è servito a comprendere cosa non fosse andato per il verso giusto e cosa fosse necessario per invertire la rotta.

Nel frattempo, mentre questi eventi si susseguivano, il direttore tecnico e “padre” della vettura, Enrico Cardile, è passato all’Aston Martin, lasciando un vuoto dirigenziale temporaneamente colmato da Fred Vasseur, che ha assunto l’interim fino alla nomina di una nuova figura apicale, probabilmente rappresentata Loïc Serra.

La Ferrari ha dovuto attendere il Gran Premio d’Ungheria per introdurre un fondo correttivo, il cui compito era di ridare senso agli aggiornamenti portati nel GP di Spagna. Se l’Hungaroring non era una pista particolarmente probante, Spa-Francorchamps ha offerto qualche indicazione in più.

Tuttavia, i dubbi non sono stati completamente dissipati. Zandvoort e Monza diranno molto di più sul reale stato dell’arte in Ferrari. Come per la Red Bull, anche per Maranello ci sono margini di manovra ridotti sul fronte degli aggiornamenti.

Quando sono state ricalcolate le tabelle ATR, la Ferrari era considerata la seconda forza, quindi non avrà molte ore disponibili per lavorare sul modello attuale. Grandi investimenti sono stati già fatti per introdurre il pacchetto spagnolo e per correggerne i difetti.

Altri interventi verranno realizzati sulla SF24, ma non ci si aspetta uno stravolgimento delle linee. È più probabile che la Ferrari inizi a lavorare in ottica 2025, un po’ come fece l’anno scorso a partire dal GP d’Olanda. Ci si attende un lavoro sia aerodinamico che meccanico, soprattutto sul fronte delle sospensioni, che sembrano ancora essere il vero problema della monoposto italiana.

Da questo punto di vista, l’arrivo di Loïc Serra è fondamentale, essendo un esperto del settore. L’ex Mercedes prenderà possesso dei suoi uffici a ottobre e, da quel momento, è possibile immaginare che la Ferrari accelererà nella definizione dei sistemi sospensivi della vettura che sarà affidata a Lewis Hamilton e Charles Leclerc.

Chiaramente, Maranello non alzerà bandiera bianca in questo 2024: l’obiettivo è vincere delle gare e provare a capire se ci sono i margini per inserirsi nella lotta al titolo costruttori. La classifica, per ora, non estromette il Cavallino Rampante, che, senza troppi proclami e a fari spenti, intende dare fastidio ai rivali che rivendicano lo scettro di miglior team.

Charles Leclerc a bordo della Ferrari SF-24 durante il Gp del Belgio 2024

F1 – Gp Olanda, Mercedes: confermare i progressi

Il team della Stella a Tre Punte si è messo in luce nelle ultime quattro gare, vincendone ben tre. Tuttavia, sarebbe errato sostenere che la W15 si sia dimostrata la miglior vettura in queste gare. Mercedes ha saputo capitalizzare le difficoltà degli avversari e ne ha approfittato, facendo quasi bottino pieno.

Ovviamente, certi risultati non possono essere casuali: la vettura è stata sviluppata superando alcuni aspetti nevralgici che l’avevano negativamente condizionata nella fase iniziale del campionato 2024, come abbiamo analizzato nel nostro focus dedicato (leggi QUI).

In Mercedes lo hanno ripetuto in tutte le salse: pensare di inserirsi nella lotta per i mondiali sarebbe solo un modo per alimentare scenari onirici senza possibilità di concretizzarli. Il divario nelle due classifiche è troppo ampio. Tuttavia, la stagione sta fornendo indicazioni molto preziose al team anglo-tedesco.

Innanzitutto, si è capito che i problemi di correlazione tra simulazioni e pista sono stati superati, come dimostrato dal pacchetto introdotto a Montecarlo, che ha ridato vita alla vettura. Per confermare che le difficoltà sono state del tutto superate, è però necessario comprendere se quanto accaduto in Belgio, dove gli aggiornamenti introdotti sono stati smontati dopo due turni di prove libere, sia stato un caso isolato o il ripresentarsi di vecchie problematiche.

Andrew Shovlin, a tal proposito, ha dichiarato che si è trattato soltanto di un problema di settaggio. Il GP d’Olanda ci dirà se le cose stanno così, visto che si prevede di ritestare in pista il nuovo fondo che era stato scartato durante il venerdì belga.

In ogni caso, questo 2024 ha tracciato una linea di sviluppo che Mercedes intende seguire anche nel 2025. La W15 è apparsa sin da subito come una vettura “scolastica”, senza troppe soluzioni azzardate. Insomma, una sorta di versione base su cui costruire un progetto più raffinato.

La Mercedes W15 con Lewis Hamilton al volante durante il GP del Belgio 2024

Era necessario capire se il passo indietro rispetto al concept “Zero Sidepod” avesse un senso, e pare che questo stia avvenendo. Per questo motivo, Mercedes utilizzerà queste ultime 10 gare come percorso di crescita, sia dal punto di vista procedurale che tecnico, per definire una monoposto che nel 2025 intende candidarsi alla lotta per il titolo sin dal primo momento.

Come per McLaren, anche Mercedes sembra avere più cartucce da sparare in termini di sviluppi. Anche Toto Wolff ha ammesso che da Zandvoort in poi si vedranno miglioramenti mirati, con l’intento di ridurre ulteriormente il gap da Red Bull e McLaren, vetture che generalmente sono ancora più performanti.

Da questa breve introduzione a quello che sarà l’ultimo scorcio del campionato 2024, si evince che la lotta in pista dovrebbe essere molto serrata nelle posizioni di vertice. È facile immaginare una certa alternanza sul podio, una variabilità che coinvolgerà chiaramente i quattro top team, poiché alle loro spalle, a partire da Aston Martin, nessuno sembra avere lo slancio per chiudere il distacco in così poche gare.


Crediti foto: F1, Oracle Red Bull Racing, Scuderia Ferrari, McLaren F1, Mercedes-AMG Petronas F1 Team

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