I venerdì della Red Bull ci hanno insegnato che non bisogna arrivare a conclusioni affrettate. Tra le tante virtù dei campioni del mondo in carica c’è quella di riuscire a rivoltare come un calzino la macchina per presentarla al momento che conta abile per regolare il gruppo. Accadrà anche in occasione del GP di Monaco?
La domanda non ha risposta ma evidenzia che ieri per Max Verstappen e Sergio Perez non è stata una grandissima giornata in termini di feeling ottenuti dalla Red Bull RB20. La vettura non è stata rinfrancata nemmeno dalla presenza di Adrian Newey che, in abiti semi-civili (nel senso che non aveva la tuta d’ordinanza per chi accede ai box ma era avvolto dalle cuffie aziendali), ha provato a capire cosa non stesse andando per il verso giusto.
Probabilmente è oggi che vedremo le risultanze delle analisi fatte sull’asse Monaco – Milton Keynes dove il simulatore sarà stato messo parecchio sotto stress con lunghe sedute basate sui dati raccolti nelle due ore del venerdì.
Di certo, per ora, si deve registrare una Red Bull ballerina, “un canguro” come l’ha definita Max in un concitato team radio. “È stato piuttosto difficile, ma sapevamo che in vista della gara di questo fine settimana sarebbe stato così”, ha esordito Verstappen ai microfoni della stampa presente.

Red Bull: i dubbi di Verstappen e Perez
“In pista c’erano molti saltelli, fatto che ci ha reso le cose difficili. Ogni volta che passavamo su un dosso la macchina perdeva molto tempo sul giro e su questa pista un piccolo salto può sempre farti finire contro il muro. Stiamo studiando una soluzione in vista del fine settimana per risolvere il problema“.
Soluzioni a portata di mano? “Il problema è un po’ più difficile da risolvere a livello di assetto e non sarà una soluzione rapida. Non ci aspettiamo miracoli. La Ferrari è veloce, ma non ci penso prima di domani. Durante la notte esamineremo i problemi che abbiamo e speriamo di migliorare la guidabilità della macchina per le qualifiche”.
Se Atene piange, Sparta non ride. Nel venerdì senza soluzioni della Red Bull Sergio Perez si è adeguato al contesto producendo una doppia ora di lavoro che dall’esterno è sembrata piuttosto molle. “Sarà dura questo fine settimana: al momento abbiamo difficoltà a superare i nostri limiti”. Messa così suona come un De Profundis.
“Vedremo cosa riusciremo a mettere insieme nella notte. Io e Max avevamo due assetti leggermente diversi. Non so quali fossero i problemi per Max finché non faremo il debriefing. Ci sono molte cose da valutare: il passo sul long run sembra essere migliorato, ma dovremo aspettare e vedere come ci comporteremo domani”.
“La Ferrari – che in Red Bull individuano come il nemico n°1 – sembra davvero forte e ogni volta che ha bisogno di un giro lo fa in maniera veloce e facile. È un vantaggio per loro e non hanno problemi con le gomme. Abbiamo alcuni elementi da migliorare durante la notte e speriamo di poter tornare a lottare e di essere più vicini ai primi”.

In questo contesto il terzo turno di libere, che potrete seguire con il nostro servizio F1 Live Timing, assume un’importanza cruciale. Alle 13:30, quando sventolerà la bandiera a scacchi sapremo se Red Bull potrà affrontare le qualifiche con maggiore serenità o se sarà costretta ad inseguire. Max è a caccia del record di pole consecutive con cui staccherebbe Senna. Chissà se la Monaco di Ayrton (e di Leclerc) vorrà che questo destino si compia.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing