GP Monaco 2025, Vasseur. È il turno di Fred Vasseur, che si concede alla consueta intervista ai microfoni di Sky Sport al termine della gara. L’occasione è sì per commentare l’ottima gara condotta dal monegasco, ma anche per effettuare una prima analisi sul format introdotto per il GP di Monaco.
Non mancano le congratulazioni per il secondo posto di Leclerc, che in una stagione in cui Ferrari non riesce a brillare rispetto alla concorrenza, è un risultato positivo. A maggior ragione, se guardiamo il GP di Imola, che ponendo l’attenzione esclusivamente al sabato, sembrava impossibile.
GP Monaco 2025, Vasseur: “Abbiamo fatto un buon lavoro, soprattutto Charles. Barcellona? Potrebbe essere un buon reset“
La SF-25 sulle curve lente di Monaco si è mostrata da subito competitiva. “Sono contento”, afferma il team principal Vasseur. “Giovedì avremmo firmato per il secondo posto. È vero, però, dopo essere stati primi in tutte e tre le sessioni di prove libere e nel Q1, ieri ci aspettavamo qualcosa di più. Eravamo un po’ frustrati in effetti dopo le qualifiche. Oggi abbiamo fatto il nostro lavoro ma era praticamente impossibile superare. Con la penalità di Lewis, avevamo solo una macchina per lottare con le McLaren. Charles ha fatto un ottimo lavoro, costante, È stato sempre lì, però per noi era impossibile attaccare. Abbiamo dovuto mantenere la nostra posizione per difenderci dagli altri”.

L’obbligo delle due soste, se per gran parte del pubblico ha convinto, tenendoli attivi nel seguire le strategie, alcuni piloti non l’hanno valutata come un format adeguato a questa Formula 1. Come ad esempio Russell, che ha suggerito non tanto l’obbligo delle due soste, ma l’obbligo di utilizzare le tre mescole in gara.
Molti non l’hanno ritenuto etico e anche Vasseur si esprime sulla questione: “Durante la gara, onestamente, non ho guardato molto la tv. Non mi importa di quello che succede dietro me. Mi è un po’ difficile tirare delle conclusioni, ho avuto la sensazione che alcuni team abbiano giocato di squadra facendo rallentare una macchina, regalando un pit stop gratis all’altra. Chiaramente, le due soste permettono questo tipo di trucchi. Posso capire il punto di vista dei piloti quando resti bloccato dietro uno che va più lento in gara. Non è fantastico. Discutiamone internamente insieme agli team e la FIA, FOM, per capire come possiamo migliorare la situazione”.
Lewis Hamilton è stato vittima di una penalità sabato. In gara la strategia è stato diversa dal monegasco, ma sembra non essersi mai acceso con i tempi, tanto da non avere mai lo stesso tempo di Leclerc. Che avesse un problema che non gli ha permesso quanto descritto? La risposta è affermativa e Vasseur lo conferma.
“Sì, ha avuto un passo molto forte fino al giro 30/35. Quando sono rientrati Alonso e Hadjar, è riuscito a riprendere il gruppo con Verstappen, ma ha perso molto di più nel traffico rispetto alle 4/5 macchine che gli stavano davanti. Poi sono arrivate altre monoposto, lui era da solo e quindi ha perso intorno ai 10 secondi rispetto agli altri. È lì che probabilmente ha perso totalmente il passo in gara. Quando sei dietro di 15/20 secondi, diventa più difficile. Per riassumere il weekend di Lewis, ha inflitto molto più la penalità di ieri che le prestazioni oggi”.
La Formula 1 non si ferma ma già dal prossimo weekend c’è la terza gara consecutiva. Si correrà a Barcellona, dove saranno introdotte le nuove ali anteriori. Cambieranno i valori in pista? Ci saranno dei vantaggi o svantaggi per Ferrari?
“Dalla Spagna in avanti ci sarà il nuovo regolamento. Tutti i team hanno segnato con la X rossa la data in calendario come un punto di svolta, perché non sappiamo esattamente quali saranno le prestazioni degli altri team con queste nuove condizioni. Potrebbe essere un buon reset. Concentriamoci su noi stessi per cercare di migliorare in ogni tipo di curva. Abbiamo fatto un buon passo avanti, credo, sulle curve ad alta velocità, mentre questo weekend abbiamo performato nelle curve lente e dobbiamo cercare di confermare il tutto a Barcellona. Forse arriveranno degli aggiornamenti“.
Crediti foto: Scuderia Ferrari