Il GP di Monaco si sa, si corre sabato. È in qualifica, in effetti, che si scopre il vincitore della gara e anche quest’anno, nonostante l’obbligo delle due soste, il pole sitter è salito sul gradino più alto del podio.
A vincere è stato Lando Norris, che dopo aver disputato delle gare sottotono, trionfa nel principato in maniera impeccabile. Il tracciato di Monte Carlo è il più lento dell’intero campionato e richiede non solo una certa tecnica, ma anche estrema precisione.
Essendo piena di tratti guidati, il pilota fa la differenza e dobbiamo ammettere che di talenti in griglia ne abbiamo. Oltre ai top come Lando, Charles, Oscar, Max, eccetera, abbiamo avuto le conferme di un ottimo Isack Hadjar, mostrandosi da subito abile tra le vie strette offerte da Monaco.

GP Monaco 2025: le due soste non bastano a garantire spettacolo in pista
Per la gara del principato di Monaco, l’obiettivo era offrire spettacolo al pubblico pagante, attraverso l’introduzione dell’obbligo delle due soste ai box. L’idea, che ha lasciato tutti un po’ scettici sin dall’inizio, nasce per evitare il solito trenino monotono e noioso.
Ed in effetti possiamo affermare che i piloti hanno spinto di più rispetto allo scorso anno, ma ciò a cui abbiamo assistito è stato tutto, fuorché spettacolo.
Possiamo dire di aver visto un gran movimento attraverso le strategie box, il gioco di squadra tra i team mate, ma di azioni in pista e di momenti salienti, se così possiamo definirli, ce ne sono stati pochi, tanto da contarli sulle dita di una mano.
Parliamo della partenza, quando Lando ha effettuato un bloccaggio, accendendo la speranza di vedere Charles al comando e poi dei giri finali, con protagonisti sempre il monegasco ed il #4 della McLaren.
Leclerc ha messo pressione all’inglese nel tentativo di portarsi davanti, azione che se avesse condotto a termine, lo avrebbe visto vincitore. E anche più sorridente.
Obiettivo non raggiunto dunque, con l’obbligo delle due soste che ha causato solo malumori a seguito di azioni scorrette o, come definito da molti addetti ai lavori, poco etiche dal punto di vista sportivo.
Vedere guidare i piloti lentamente per fare da tappo agli inseguitori, non è una cosa a cui vogliamo abituarci. Azioni che hanno costretto driver ad effettuare mosse pericolose. Non vogliamo assistere ad un George Russell che, pur di sorpassare, taglia la chicane, fregandosene pienamente della penalità.
Tanto che l’inglese si apre via radio esclamando “Sono consapevole di prendermi la penalità e me la tengo”. Parole che trovano pieno appoggio nelle dichiarazioni di Toto Wolff e Alexander Albon.
Il team principal della Mercedes ha affermato che: “Vorremmo che l’evento si svolgesse in maniera diversa, perché tutto l’entertainment attorno è fantastico. Ma per l’anno prossimo, dobbiamo assolutamente rivedere qualcosa”. Il pilota tailandese della Williams, invece, mostra tutto il suo disappunto sul format introdotto per il GP di Monaco: “Non mi è piaciuto, non è il modo in cui voglio correre”.

GP Monaco 2025: Racing Bulls sfrutta le due soste, ma il format può funzionare altrove
A chi ha giovato, forse, l’obbligo delle due soste, è alla Racing Bulls. Un ottimo gioco di squadra ed un’alchimia pazzesca tra Hadjar e Lawson, hanno permesso al rookie francese di mantenere saldamente la sesta posizione. La modalità tappo è stata azionata, ma probabilmente passata in sordina perché durata meno dell’effetto Williams su Mercedes.
Il team di Faenza quest’anno sta disputando un’ottima stagione ed il mantenimento della posizione, ha permesso di guadagnare altri punti preziosi che, per una squadra come Racing Bulls, non è proprio cosa da niente.
Se a Monaco il format ha fallito, forse su altre piste può avere un’altra chance. Tra Le strade del cittadino, il tappo è stato favorito anche dall’impossibilità di sorpasso, ma se avessimo avuto il tutto a Miami, per esempio, forse staremmo parlando di una gara diversa.
In circuiti dove i punti di sorpasso sono vari, con rettilinei e zone DRS, tale scelta da parte della Formula 1 potrebbe trovare riscontro positivo. A Monaco i piloti non si sono risparmiati, è evidente, ancor di più se prendiamo come riferimento la gara dello scorso anno.
L’introduzione delle due soste nasce proprio affinché i piloti non si preoccupino dell’usura gomme e se hanno spinto a Monaco, figuratevi in piste come Silverstone, Spa o Monza. Lì forse avrebbe più senso e le varie strategie di undercut o overcut regalerebbero più pathos.
Anche perché, al giorno d’oggi, molte gare sono state decise grazie alle soste ai box, sfruttando anche l’ingresso della Safety Car. E quindi, così facendo, tra i top team si potrebbe mantenere viva la lotta al titolo per più tempo. A centro gruppo invece, si creerebbe quell’opportunità per i team di battagliare di più, con l’obiettivo di occupare il posto più alto in classifica.
Ovviamente, quanto scritto finora sono solo considerazioni. Nessuno è sicuro che in altri circuiti l’obbligo delle due soste funzionerebbe. Però può essere una buona base di partenza affinché possa trovare beneficio lo spettacolo e mantenere viva l’attenzione dello spettatore.
Crediti foto: Formula 1