Gp Miami 2025, Red Bull – Max Verstappen ha cercato in ogni modo di approfittare della pole position conquistata sabato contro i due piloti della McLaren. Sembrava anche poter riuscire a tenere a bada Oscar Piastri e Lando Norris grazie a delle difese estreme. All’inizio, è stato Piastri il suo rivale. Dopo qualche giro, l’olandese ha dovuto arrendersi all’australiano. Successivamente si è fatto sotto Norris. Ancora una volta, i due hanno offerto una bella battaglia, dopo l’episodio iniziale, ma le gomme della Red Bull del quattro volte campione del mondo non sono uscite bene da questo scontro.
A causa delle innumerevoli staccate, una volta aver subito il sorpasso dall’ultimo papaya, non ha potuto fare altro che gestire il distacco da George Russell. L’impressione è che il gradino più basso del podio era ampiamente alla portata, ma la Virtual Safety Car ha rovinato la strategia degli ingegneri di Milton Keynes, favorendo al contrario la gara di Russell, permettendo proprio a quest’ultimo di prendere le briciole lasciate dai due McLaren.
Non una gara positiva, invece, per Yuki Tsunoda. Continua la striscia di risultati negativi. Solo una decima posizione per il giapponese, e vedendo ciò che Verstappen è capace di fare, le speculazioni intorno all’importanza del secondo pilota in Red Bull si alimentano in automatico. Possibile che ci sia un tale dislivello di prestazione tra i due? Ovviamente non bisogna dimenticare che Max è stato il pilota più forte degli ultimi cinque anni. Tuttavia, Tsunoda, prima dell’avvento a Milton Keynes, proveniva da una striscia positiva di prestazioni.
Gp Miami 2025 – Red Bull, Max Verstappen: “Divertente battagliare, ma non avevo nessuna chance”
Il nativo di Hasselt non può certamente ritenersi soddisfatto della quarta posizione conquistata ieri, anche se ha confessato che non sarebbe rimasto entusiasta nemmeno della terza posizione. Nonostante gli sforzi iniziali nel cercare di tenersi dietro i due papaya forti di una MCL39 così dominante, alla fine l’olandese ha dovuto cedere la leadership della gara e lavorare sulla gestione del terzo posto. Ma poi è arrivata la Virtual Safety Car a danneggiarlo poiché Verstappen aveva anticipato la sosta ai box rispetto a Russell.
Sulla lotta contro le due McLaren, Max è stato onesto: “Non avevo chance contro di loro”. “Onestamente, non avevo così tanto da perdere, quindi, ho pensato che avrei potuto divertirmi. Ma parliamoci chiaro: non potevo fare molto. Poi la Virtual Safety Car è uscita, e beh, può succedere. Comunque, non mi interessava tanto finire terzo o quarto. Non sono qui per questo“, dichiara il pilota della Red Bull nelle consuete interviste post gara.

Da lì, è cominciata la rimonta di Verstappen contro Russell, in difficoltà con le sue gomme medie. Però, l’olandese ha ammesso di aver lasciato poi perdere e di essersi concentrato a mantenere il gap entro i 5 secondi dal britannico della Mercedes, come richiesto dalla squadra.
“Non potevo seguirlo da vicino. Non appena ho provato a spingere un pò di più, le gomme si sono surriscaldate e non ho potuto attaccare. Quindi, a un certo punto mi sono detto di lasciar perdere. Ho mantenuto il distacco entro i cinque secondi e allo stesso tempo ho pensato solamente che avrei portato il risultato a casa. Entrare in zona DRS non avrebbe fatto differenza”, conclude il quattro volte campione del mondo.
Gp Miami 2025 – Red Bull, Yuki Tsunoda
Il pilota giapponese sembra non accorgersi dell’ampio distacco accumulato in gara dal compagno di squadra. Ai microfoni di Viaplay, per spiegare il perché abbia faticato nel tenere dietro Isack Hadjar, ha affermato che tra lui e l’olandese non c’è tutta questa grande differenza di velocità, dimenticando che Verstappen ha concluso la gara con un vantaggio di 35 secondi.
“Se si guarda anche alla velocità di Max, è partito primo, ma è arrivato quarto. Non c’è poi così tanta differenza di velocità. Se guardi l’ultimo giro abbiamo fatto più o meno lo stesso tempo“, dichiara il giapponese, inconsapevole del fatto che Max aveva mollato ormai la presa su Russell.

“Sono sicuro che Max abbia già raggiunto il limite massimo di prestazioni della vettura, ma sono solo alla mia quarta gara. Sono certo di avere ancora margine di miglioramento, quindi, continuerò a concentrarmi sul mio lavoro“, aggiunge Tsunoda. L’ex VCARB deve cercare di avvicinarsi il più possibile alle prestazioni del compagno per non perdere l’opportunità di poter guidare per un top team.
“È stato un weekend difficile per tutta la squadra. Dobbiamo migliorare. Sto cercando di contribuire il più possibile allo sviluppo della vettura”, conclude il classe 2000.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing