Max Verstappen conquista la quarta posizione nella Sprint Qualifying del GP di Miami con un tempo di 1:26.737, a poco più di due decimi dalla pole firmata da Andrea Kimi Antonelli. Ma l’occhio cade subito sul dettaglio più piccante: davanti a lui c’è Lando Norris, proprio il diretto rivale in classifica. Solo due punti separano i due nella lotta per la leadership del Mondiale, per questo si potrebbe profilare uno scenario interessante
Nell’altro box Red Bull, invece, Yuki Tsunoda è stato rallentato proprio dal suo compagno di squadra nel momento decisivo, quando stava per lanciarsi nel suo giro veloce. Il motivo? Una comunicazione interna confusa, che ha portato il pilota davanti a lui a rientrare ai box all’ultimo secondo, ostruendo il lavoro del giapponese.
Gp Miami 2025 – Red Bull, Max Verstappen: “Non soddisfatto, ma conosciamo il nostro limite”
Il quattro volte campione del mondo non poteva fare altro. Nonostante un giro senza sbavature, la RB21 non ha avuto il passo delle McLaren e della Mercedes di Kimi Antonelli. Nelle consuete interviste post sessione, l’olandese ha spiegato che la sua Red Bull è andata forte nel settore formato dalle curve più veloci. Nel settore più lento del tracciato, Max ha poi perso il vantaggio accumulato nel primo tratto.

“Penso che le gomme stiano operando bene con le configurazioni che abbiamo scelto in Q3. Abbiamo avuto sfortunatamente sottosterzo fin dall’inizio. Si è potuto vedere che eravamo competitivi nel primo settore, quello con le curve più veloci, ma che eravamo lenti nel secondo tratto della pista, quello a bassa velocità“.
“Ovviamente non sono nella posizione in cui vorrei essere – aggiunge Verstappen – ma siamo consapevoli dei nostri limiti e dobbiamo sfruttarli al meglio”, conclude il neo papà.
Gp Miami 2025 – Red Bull, Yuki Tsunoda: “La comunicazione non è stata delle migliori”
Complice una serie di sfortunate coincidenze e una comunicazione tutt’altro che impeccabile, il giapponese partirà solo in diciottesima posizione. Dopo il primo tentativo, Tsunoda si è ritrovato a rischio eliminazione, con la necessità di completare un secondo giro lanciato per accedere alla fase successiva.
Ma proprio sul più bello, non è riuscito a tagliare il traguardo in tempo per iniziare il suo ultimo tentativo. A frenarlo è stato Max Verstappen, che lo precedeva in pista e ha deciso di rientrare ai box dopo aver capito di non aver bisogno di migliorare il proprio tempo. Un rallentamento imprevisto che ha tagliato le gambe al numero 22.

Intervistato a fine sessione, Tsunoda ha raccontato un quadro piuttosto confuso: “Nel primo giro ho trovato traffico all’uscita della pit lane e ho dovuto abortire il giro. In curva 1 era già compromesso tutto”. Poi aggiunge: “Nell’ultimo giro ero consapevole che il tempo fosse stretto, ma cosa avrei potuto fare? Davanti a me c’era una macchina e anche la comunicazione non è stata delle migliori. In generale, non è stata una qualifica vera e propria”.
Nonostante l’amarezza, il giapponese non intende mollare: “La diciottesima casella è lontana, lo so. Ma in questo circuito può succedere di tutto. Resterò positivo e cercherò di recuperare il più possibile nella Sprint”, conclude il giapponese.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing