Fermata singola. Questo dovrebbe essere lo schema del Gp di Miami se non interverranno fattori di forza maggiore come una o più safety car. L’anno scorso, nonostante muretti vicini tipici di un cittadino, sono arrivati tutti alla bandiera a scacchi e né Safety Car né Virtual si sono viste. Cosa che ha favorito la strategia a sosta unica su una pista che presenta un degrado relativamente basso.
Secondo Pirelli, che per l’occasione ha portato la gamma mediana del ventaglio 2024 (C2, C3, C4) la strategia più rapida è quella che prevede la partenza su media e lo switch alla hard tra il giro 15 e il passaggio 21, come è riportato dal grafico pubblicato dal sito ufficiale della F1.
Questo programma operativo è favorito anche da un undercut molto potente, cosa che penalizza leggermente la strategia opposta: partenza su hard per allungare lo stint e passaggio alla media per le fasi finali di gara. Il degrado è piuttosto basso e la gomma dura impiega circa mezzo giro per entrare nella sua finestra di lavoro, condizione non ottimale allo scatto.
Gp Miami 2024: no alla doppia sosta
Nelle analisi Pirelli la doppia fermata non è contemplata poiché troppo penalizzante. L’opzione gomma rossa potrebbe essere presa in considerazione da chi parte indietro per essere aggressivo nel primo spezzone di gara col fine di recuperare delle posizioni e poi andare con la dura fino alla fine. Un modo per potenziare l’undercut ma rischioso perché il degrado è certamente più elevato rispetto alle altre due opzioni.
Questo piano tattico potrebbe avere senso se la fortuna aiuta chi lo sceglie. Con una safety car troverebbe infatti senso. Se Bernd Mayländer non si dovesse far vedere la soft potrebbe essere molto penalizzante con temperature dell’asfalto che si attesteranno sui 50°C, cosa avvenuta per tutta la settimana.
Solo se vi saranno annuvolamenti – non escludibili – potremmo vedere un po’ più di varietà nelle scelte strategiche. La C4, infatti, avrebbe meno degrado e diventerebbe un’opzione migliore rispetto a quanto non lo sia stata nella Sprint Race.
Crediti foto: F1