Max Verstappen arriva a Città del Messico con il Mondiale riaperto. Solo cinque gare fa il tre volte campione del mondo sembrava tagliato fuori dalla corsa iridata: 104 punti di distacco dal leader Oscar Piastri, una Red Bull spenta e vulnerabile, il dominio McLaren che appariva intoccabile. Oggi la fotografia è completamente diversa. In quattro weekend, Verstappen ha vinto tre volte e chiuso una gara al secondo posto, riportandosi a -40 dal vertice e restituendo alla RB21 la ferocia competitiva che sembrava smarrita: leggi il focus tecnico.
La Red Bull RB21 torna una macchina da titolo
Dietro al cambio di passo c’è la mano del reparto tecnico di Milton Keynes. Gli ultimi aggiornamenti aerodinamici, introdotti tra Singapore e Austin, hanno corretto alcuni limiti strutturali della RB21 sul fronte del bilanciamento nelle curve lente e della gestione del carico in condizioni di asfalto sconnesso. Il risultato è una monoposto più neutra e prevedibile, capace di garantire stabilità nelle fasi di inserimento e trazione, dove la McLaren continuava a guadagnare decimi preziosi.

Verstappen, da parte sua, ha interpretato la svolta tecnica con la consueta lucidità: “È chiaro che abbiamo fatto una buona corsa. Mi sto divertendo di più così e vogliamo portare avanti questo slancio. Dobbiamo essere perfetti fino alla fine per avere una possibilità, ma va bene così: l’obiettivo è massimizzare ogni weekend”.
Il messaggio è duplice: da un lato il pilota olandese riconosce la crescita della Red Bull, dall’altro mantiene i piedi per terra. Il distacco resta importante, ma la tendenza gioca a suo favore.
Un campionato che non è più solo McLaren
Quando gli viene chiesto se ora sia lui il favorito per il titolo, Verstappen risponde con pragmatismo: “Non lo so. C’è ancora un grande distacco dal leader. Penso che a un certo punto tutti pensassero che sarebbe stato un campionato McLaren facile, e almeno non è così. Cercheremo di fare tutto il possibile”.
È una dichiarazione che sintetizza il momento del campionato: Red Bull è tornata incisiva sulla distanza. La RB21, liberata dai problemi cronici di instabilità, riesce di nuovo a sfruttare meglio le gomme posteriori e a sostenere stint più lunghi, mentre Verstappen è tornato a uno stile di guida più aggressivo, con frenate tardive e maggiore fiducia nel posteriore.
Città del Messico, terreno di caccia privilegiato
L’Autodromo Hermanos Rodríguez è una delle piste simbolo del dominio Verstappen: cinque vittorie, tre consecutive dal 2021 al 2023. Tuttavia, l’olandese non dà nulla per scontato. L’altitudine, il basso livello di carico e l’asfalto scivoloso rendono il tracciato messicano una sfida tecnica complessa per tutti i team.
“La pista è molto difficile, con poco grip e facile da sbagliare. Le qualifiche saranno intense: dobbiamo essere al top per massimizzare tutto”, ha spiegato. Il pacchetto Red Bull potrebbe soffrire le condizioni di alta quota a causa della perdita di efficienza aerodinamica e del raffreddamento del motore Honda. Elemento che si è mostrato critico a inizio stagione. Tuttavia, i progressi effettuati in stagione permettono a Verstappen di partire con una solida base di setup e dati affidabili.

La pressione sui rivali
In un campionato che sembrava destinato a chiudersi in anticipo, la rimonta di Verstappen ha riaperto i giochi psicologici. Piastri, al suo primo vero duello per il titolo, dovrà gestire un vantaggio che si riduce a ogni gara, mentre Red Bull può contare sull’abitudine nel lottare fino all’ultima curva.
“Se funziona, fantastico. In caso contrario, possiamo comunque essere orgogliosi di quanto abbiamo mostrato”, ha concluso Verstappen, consapevole che il recupero delle prestazioni è già un successo tecnico e sportivo.
Il Messico sarà una prova chiave per capire se la RB21 può estendere il suo stato di grazia anche in condizioni estreme. Se Verstappen dovesse centrare la sesta vittoria in carriera sul circuito di Città del Messico, il Mondiale 2025 potrebbe assumere contorni completamente nuovi, con una Red Bull tornata a dettare il passo proprio nel momento decisivo della stagione.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing
Seguici e commenta sul nostro canale YouTube: clicca qui





