La Mercedes lascia la prima giornata di prove libere del Gran Premio di Città del Messico con buone sensazioni e dati utili. Un venerdì gestito con precisione, tra rotazioni di piloti e programmi tecnici differenziati, che ha visto scendere in pista Andrea Kimi Antonelli, George Russell e il driver di riserva Fred Vesti.
Antonelli, dopo un promettente secondo tempo nelle FP1, ha poi affrontato una sessione più complicata nel pomeriggio, condizionata da un problema tecnico a inizio FP2. Nonostante questo, il giovane bolognese ha mostrato maturità nella gestione del lavoro, confermando progressi costanti nel dialogo con la monoposto e nella comprensione delle condizioni di pista.
“Mi sono sentito subito bene in macchina – ha raccontato Kimi a Sky Sport F1 – anche se nella seconda sessione abbiamo avuto qualche difficoltà nel tagliare i cordoli e nel trovare equilibrio con le modifiche di setup. C’è tanto lavoro da fare, ma siamo partiti col piede giusto”.
Una giornata dunque di alti e bassi, ma nel complesso positiva per il pilota italiano: “Abbiamo rispettato gran parte del programma, specialmente nelle FP1 dove ci siamo concentrati sul long run. Nelle FP2 invece abbiamo dovuto adattarci a qualche imprevisto, ma il bilancio resta buono. La pista aveva poco grip e non è migliorata tanto nel pomeriggio, quindi sarà importante trovare il compromesso giusto per le qualifiche”.

Mercedes – Russell osservatore e leader: la solidità del britannico al servizio del team
George Russell, che ha ceduto la vettura a Vesti nella prima sessione, ha approfittato dell’occasione per vivere da vicino l’attività del team da bordo pista. Un’esperienza insolita ma utile, come ha spiegato lui stesso: “Raramente hai la possibilità di guardare la macchina in azione dalle tribune, e mi ha fatto piacere farlo. Fred ha fatto un ottimo lavoro e ci ha messo in una buona posizione per le FP2”.
Tornato al volante nel pomeriggio, Russell ha confermato un ritmo solido sia sul giro secco che sul passo gara, chiudendo la giornata con il sesto tempo e la sensazione di una W16 più coerente e prevedibile rispetto al recente texano. “Il campo è molto compatto – ha detto – e la pista è breve, quindi i margini saranno minimi. Siamo stati solidi sul giro singolo e sappiamo quanto le qualifiche saranno decisive per la gara. Sembra che ci sarà una lotta serrata tra le prime otto vetture”.
Fred Vesti, un rookie maturo al servizio della correlazione dati
Per Fred Vesti è stato un ritorno atteso. Dopo la sua prima apparizione nelle FP1 in Bahrain, il danese è tornato sulla W16 con la consapevolezza di chi conosce bene la macchina dal simulatore.
“È stato fantastico tornare al volante – ha spiegato – ho passato tantissime ore a lavorare al simulatore con il team di Brackley, quindi poter mettere in pratica quel lavoro in pista è stato davvero utile. Ho completato il mio programma, i giri sono stati costanti e mi sono sentito a mio agio. Ovviamente vuoi sempre fare più chilometri, ma sono contento del contributo dato al team nella corsa al secondo posto nel Costruttori”.
Andrew Shovlin: “Antonelli in crescita, Vesti preciso e utile al programma dati”
Il quadro tecnico tracciato da Andrew Shovlin, direttore tecnico a bordo pista, riassume bene la giornata Mercedes: “Come sempre qui a Città del Messico la pista parte a bassa aderenza, e questo spiega perché quasi tutti i team abbiano schierato un giovane nella FP1. George ha seguito il lavoro da bordo pista, mentre Fred ha completato con precisione il programma, risultando il terzo rookie più veloce e fornendo dati preziosi per il nostro sviluppo. Per Antonelli, invece, è stato incoraggiante vedere un approccio solido fin da subito, con buone sensazioni sia sul giro singolo che nei long run”.
Il tecnico britannico ha poi elogiato anche la capacità del team di adattarsi a condizioni difficili: “George non ha trovato grande grip nel pomeriggio, come molti altri piloti, ma ha comunque mantenuto un ritmo competitivo. Kimi ha mostrato continuità e determinazione, elementi che fanno ben sperare per il prosieguo del weekend. Sarà importante reagire all’evoluzione della pista, ma il punto di partenza è positivo”.

Verso le qualifiche: pista in evoluzione e Mercedes in crescita
Con il terzo miglior tempo assoluto di Antonelli e il sesto di Russell, la Mercedes chiude il venerdì con sensazioni incoraggianti. La W16 sembra aver trovato un equilibrio interessante tra efficienza aerodinamica e trazione, aspetti fondamentali su un tracciato come quello di Città del Messico, dove l’altitudine riduce l’efficacia delle ali e la gestione termica diventa cruciale.
Il focus ora si sposta sulle qualifiche odierne (ore 23 italiane), in un contesto che si preannuncia serratissimo. L’evoluzione del grip e la capacità di leggere i micro-cambiamenti della pista faranno la differenza tra un piazzamento di vertice e un ruolo di rincalzo. Mercedes, però, sembra aver imboccato la strada giusta: il team di Brackley può affrontare il weekend con fiducia e rinnovato ottimismo.
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team
Seguici e commenta sul nostro canale YouTube: clicca qui





