Ferrari chiude il GP del Messico riprendendo la seconda posizione in classifica costruttori. Il podio di Charles Leclerc e l’ottavo piazzamento di Lewis Hamilton, permettono al team di sopravanzare Mercedes di un solo punto.
Per quel che riguarda il weekend, non può che essere definito positivo. Rispetto al Texas, ad esempio, l’Autodromo Hermanos Rodriguez vede una Ferrari disputare le tre giornate in maniera ottimale e mostrando sempre un crescendo in termini prestazionali.
La gara, inevitabilmente, ha mostrato i piloti fare i conti con la gestione, soprattutto per la salvaguardia delle gomme. La strategia era aggressiva sin dall’inizio e si è optato sulla non differenziazione delle mescole tra i due. Anche per il pit, la scelta era sulla singola sosta.
GP Messico, Vasseur: “La penalità è stata come una punizione“
Intervenuto ai microfoni di Sky Sport F1, Fred Vasseur inizia commentando la penalità di Hamilton. L’inglese, dopo sei giri entra in “bagarre” con Verstappen, tra la quarta e la quinta curva. Arriva lungo e nel rientrare in pista, non segue le istruzioni della FIA.
Fred riconosce l’errore del suo pilota, ma ammette: “Dieci secondi sono severi”. E aggiunge: “La penalità ci ha fatto perdere 4-5 posizioni e quindi per noi, è stata come una punizione”. Sia Lewis che Charles sono partiti con gomma rossa ed entrambi avrebbero dovuto effettuare una sola sosta.
Ma dopo quasi metà gara, il #44 si apre via radio per comunicare che la media non sarebbe arrivata fino alla fine. “La singola sosta era in programma”, dice Vasseur. “Credo lo fosse per tutti. Credo fosse la scelta iniziale, cambiata quando tutti hanno iniziato a lottare e spingere, come Piastri con le Mercedes”.

GP Messico: Vasseur analizza la partenza e commenta il “futuro”
Successivamente, si passa con l’analisi della partenza. Leclerc, spostandosi sulla sinistra, si mette negli scarichi della McLaren, costringendo Hamilton ad andare in direzione opposta. In curva 1 i due arrivano appaiati, con il monegasco che taglia e va lungo.
“Non puoi decidere in anticipo e non puoi immaginare le varie situazioni, in quanto collegata alla partenza delle altre macchine” spiega Vasseur, raccontando che la partenza non è stata studiata. “Credo che Charles non abbia fatto la miglior partenza”, ammette. Subito dopo aggiunge:
“Ha dovuto inseguire, ma non puoi decidere in anticipo il movimento del pilota. Ci devono essere delle opportunità da cogliere ed ognuno deve fare il proprio gioco. Credo che in curva 1 fossero quattro di loro, uno dietro l’altro ed è stata una curva complicata“.
Ferrari può festeggiare prima di focalizzarsi sulla prossima gara. E può farlo anche per la prestazione di Ollie Bearman con la Haas, che giungendo quarto, ottiene il miglior risultato della stagione. “Sono molto contento per lui”, dice Fred. “Ha fatto un lavoro eccezionale, in grado di tener dietro le Mercedes per venti giri. Ha fatto zero errori e mai come questa volta è stato perfetto, dall’inizio alla fine”.
Crediti foto: Scuderia Ferrari
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