Il Mondiale 2025 approda a Città del Messico per la ventesima tappa della stagione. L’Autódromo Hermanos Rodríguez, impianto permanente situato nella zona est della capitale, accoglie la Formula 1 con le sue peculiarità tecniche uniche, frutto tanto della sua configurazione quanto della quota estrema a cui sorge.
La pista, costruita negli anni Sessanta, è tornata a ospitare la massima serie in modo stabile dal 2015, dopo i precedenti cicli dal 1962 al 1970 e dal 1986 al 1992 — stagione in cui Michael Schumacher salì per la prima volta sul podio in carriera. Qui Lewis Hamilton ha sigillato due titoli iridati consecutivi, nel 2017 e nel 2018, a testimonianza della rilevanza sportiva di questo tracciato nella storia recente del campionato.
L’attuale configurazione è il risultato del lavoro di Hermann Tilke, che ha ridisegnato il circuito riducendone la lunghezza a 4.304 metri e intervenendo in modo sostanziale sul terzo settore, dove la celebre Peraltada è stata trasformata in una sezione più lenta e tecnica che attraversa il “Foro Sol”, tribuna naturale che racchiude la pista in una cornice quasi da arena. Nel complesso, il tracciato conta 17 curve e alterna un primo settore da alta velocità a un tratto centrale più guidato, fino a un finale che premia la trazione e la stabilità meccanica.
L’elemento che rende unico l’Hermanos Rodríguez resta l’altitudine: 2.238 metri sopra il livello del mare. Qui la densità dell’aria cala di circa il 25% rispetto ai circuiti a livello del mare, riducendo l’efficacia aerodinamica e complicando la gestione termica delle power unit. Le squadre sono costrette a scelte di compromesso: ali con carichi elevati per compensare la perdita di deportanza, ma al prezzo di una resistenza all’avanzamento che diventa paradossalmente minima per effetto della stessa rarefazione. Il risultato è un tracciato in cui si raggiungono velocità di punta altissime, nonostante assetti estremamente carichi.
Il record di velocità massima resta quello stabilito da Valtteri Bottas nel 2016, con 372,5 km/h, valore che testimonia l’effetto combinato tra aria rarefatta e lunghi rettilinei. Il record assoluto sul giro appartiene invece a Max Verstappen, autore di un 1’14″758 nelle qualifiche del 2019.
Austin, Città del Messico e Interlagos compongono il trittico americano di fine stagione: tre circuiti diversi per filosofia e disegno, ma uniti dal denominatore comune della complessità tecnica. In Messico, più che altrove, la prestazione si gioca su un equilibrio fragile tra potenza, aerodinamica e controllo termico: un laboratorio in alta quota che mette a nudo i limiti – e le eccellenze – del progetto tecnico di ogni monoposto.

GP Messico F1 2025 – Orari e dove vederlo in Tv: il programma
Come di consueto il Gran Premio di F1 di Città del Messico 2025 (questa la dicitura ufficiale dell’evento) sarà trasmesso in diretta Sky e in live streaming sulla piattaforma NOW. Su TV8 saranno trasmesse qualifiche e gara in differita. Potrete inoltre seguire sul canale YouTube di Formulacritica le dirette del Live Timing con i nostri commenti.
VENERDI 24 OTTOBRE
- Prove Libere 1 – Ore 20:30 (Sky Sport F1, NOW)
- Prove Libere 2 – Ore 23:55 (Sky Sport F1, NOW)
SABATO 25 OTTOBRE
- Prove Libere 3 – Ore 19:30 (Sky Sport F1, NOW)
- Qualifiche – Ore 23:00 (Sky Sport F1, NOW)
DOMENICA 26 OTTOBRE
- Gran Premio – Ore 21:00 (Sky Sport F1, NOW)
GP Messico F1 – Orari TV8 (passibili di modifiche)
DOMENICA 25 OTTOBRE
- Qualifiche – Ore 19:45
- Gran Premio – Ore 22:30