Gp Messico 2024, strategia di gara – La Ferrari fa sul serio: a Maranello si sono messi in testa di vincere il campionato costruttori, e il fatto che gli avversari fatichino a piazzare due macchine nella Top Ten è un grande assist per la scuderia italiana. Le qualifiche del Gran Premio del Messico hanno visto un Carlos Sainz spumeggiante, in grado di prendersi una pole position tanto inattesa quanto devastante per gli avversari. Charles Leclerc, leggermente deluso a fine sessione, è comunque quarto, con intatte possibilità di sfruttare il super rettilineo di partenza che in passato ha rimescolato i valori emersi il giorno precedente.
Le speranze per la Ferrari sono alimentate da una McLaren e una Red Bull che giocheranno a una sola punta, dato che sia Oscar Piastri che Sergio Perez sono incappato nell’ennesimo turno di qualifiche deludente, e scatteranno dalla diciassettesima e dalla diciottesima posizione. Pertanto, gli occhi saranno puntati su di loro, visto che potrebbero provare strategie alternative a quelle suggerite dalla Pirelli.
Ci sono tutti gli elementi per assistere a una gara molto interessante poiché l’Hermanos Rodriguez, come detto, presenta un lungo tratto che separa i semafori dalla prima curva, cosa che potrebbe mescolare le carte.
Prima di addentrarci nelle previsioni strategiche, osserviamo le scelte fatte dalla Pirelli per il ventesimo appuntamento del mondiale 2024. Stavolta le mescole introdotte sono le più morbide della gamma: C3 hard, C4 medium, C5 soft. Una scelta che punta si fonda sul basso degrado previsto per l’evento. Vediamo quali sono i treni a disposizione dei piloti.
GP Messico 2024 – Strategia: sarà la sosta singola la tattica vincente?
L’Hermanos Rodriguez non è particolarmente severo con gli pneumatici. Le vetture viaggiano con pacchetti ad alto carico aerodinamico, ma il grip e l’aderenza dell’asfalto sono medi. Lo stesso vale per trazione e frenate, che non risultano particolarmente stressanti, e per le forze laterali che agiscono sulle spalle delle coperture. Tutti questi fattori fanno sì che la tattica ideale porti a una sosta singola.
Queste previsioni vanno però prese col beneficio dell’inventario, poiché ultimamente ciò che si era studiato a tavolino non si è poi verificato in pista. Ma stavolta, sempre che le safety car o le virtual safety car non intervengano, è difficile immaginare che i team optino per più soste, che solitamente risulterebbero penalizzanti.
La preparazione al Gran Premio del Messico è stata leggermente diversa rispetto ad altre occasioni. Innanzitutto, Pirelli ha introdotto le gomme 2025, testate nella FP2, che è durata 30 minuti in più del solito. Ciò ha sottratto del tempo prezioso per definire le strategie in vista della gara. Inoltre, molti rookie sono scesi in pista, lavorando più sull’apprendimento che in chiave Gran Premio.
Nonostante queste particolarità, sono emersi elementi utili a delineare le linee guida per la gara che inizierà alle 21:00 italiane. Secondo le simulazioni di Pirelli e i dati raccolti dalle scuderie durante le prove libere e le qualifiche, si prevede che nella top ten l’opzione più gettonata sarà partire con gomma media, completando uno stint di 25-32 giri, per poi passare alla gomma hard e proseguire fino al 71° giro, quando sarà sventolata la bandiera a scacchi.
Le gomme mostrano un basso livello di usura, assenza di graining e un degrado tutto sommato gestibile: caratteristiche che spingono le scuderie a puntare sulla C4 media, che garantisce un buon grip allo spunto, evitando pattinamenti dannosi soprattutto in un circuito con 750 metri tra la linea di partenza e la prima staccata.
Non è esclusa l’alternativa di invertire i compound: alcuni potrebbero partire con la gomma hard, superare addirittura la metà gara e poi montare la più performante C4, beneficiando del serbatoio scarico negli ultimi 30 giri. Questa strategia potrebbe attirare Piastri e Perez, che partiranno dal fondo, piloti che hanno una macchina performante e punta a una rimonta aggressiva.
Esistono altre strade, come quella della doppia sosta. In questo caso, si partirebbe con la soft (non ottimale per la gara, secondo Pirelli), per poi passare a un doppio treno di medie per chi ne ha di nuove a disposizione. Questa è una strategia rischiosa, poiché i sorpassi in Messico non sono agevoli, con il pericolo incombente di rimanere bloccati nel gruppo e perdere tempo.
Un’alternativa a questa strategia sarebbe partire con la soft, arrivare intorno al 20° giro e poi montare la hard fino alla fine. Non è impossibile, dato che le ultime gare hanno mostrato che le Pirelli, se ben gestite, possono durare a lungo. Tuttavia, va ricordato che ad Austin la gomma hard era la C2, una mescola più dura. Questo rende difficile ipotizzare la stessa tattica, ma non possiamo escluderla a priori.
GP Messico 2024 – Strategia: condizioni Meteo
La gara si svolgerà in condizioni meteo simili a quelle di tutto il weekend, con una temperatura dell’aria non troppo alta, ma una pista abbastanza calda, considerando che in altitudine l’irraggiamento solare è più intenso. Questa situazione ridurrà il rischio di graining. Ci saranno quindi meno variabili da gestire, rendendo le previsioni più affidabili rispetto ad altre occasioni.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP, Pirelli Motorsport