Gp Messico 2024, ordine arrivo – Ferrari attacca con due punte, mentre Red Bull e McLaren, con un solo pilota nelle prime file, provano a resistere all’avanzata rossa. Mercedes resta in attesa di eventi favorevoli per tentare di tornare sul podio in questo periodo non facile. Questi sono i temi principali del Gran Premio del Messico, ventesima tappa di un campionato del mondo di Formula 1 mai così avvincente.
Nella classifica piloti la situazione sembra abbastanza delineata, con Max Verstappen in fuga e difficilmente recuperabile. La vera battaglia si gioca invece nella classifica costruttori, dove tutto è ancora aperto: McLaren, Red Bull e Ferrari sono racchiuse in un fazzoletto di punti.
Sarà quindi una gara delicatissima, che, secondo le previsioni, dovrebbe svolgersi su una singola sosta grazie a una pista che non sollecita in modo particolare le coperture Pirelli, ovvero le C3, C4 e C5. Per approfondire gli aspetti strategici, vi rimandiamo al nostro focus: leggi qui.
Le condizioni previste per la gara sono in linea con quanto osservato nei giorni precedenti. Al momento della partenza, la temperatura dell’asfalto era di 38 gradi, mentre quella dell’aria di 20 gradi. Il tasso di umidità si aggirava intorno al 52%, con un vento modesto a 2,1 km/h dai quadranti nordoccidentali.
Il primo elemento di interesse della gara che sintetizziamo nella nostra cronaca, riguarda le gomme scelte dai protagonisti per i 71 giri previsti. I top partono con medie. Scelta fatta anche da Piastri. Perez va invece su hard.
Allo spegnimento dei semafori Max Verstappen brucia Carlos Sainz che allunga la staccata uscendo di pista. Lo spagnolo restituisce la posizione e si mette alle spalle della RB20 n°1. Viene immediatamente deliberata safety car per un incidente che coinvolge Tsunoda e Albon. Norris è terzo e tiene alle spalle Leclerc. Hamilton supera Russell.
Mentre la vettura di sicurezza è in pista arriva la comunicazione della penalità di 5 secondi per Sergio Perez che ha anticipato la partenza. La safety resta in pista fino al passaggio n°6. Al restart non cambiano le posizioni. Al giro 9 si può utilizzare il DRS. Sainz ne approfitta subito e si beve la RB20 n°1. Al giro successivo è Norris a provare ma Max chiude con forza e lascia strada libera a Leclerc che si trova in P2. Il comportamento dell’olandese viene notato dalla direzione gara.
Arriva sacrosanta la penalità: 10 secondi per il campione del mondo in carica che ha perso ancora una volta la testa. Nel frattempo Russell sopravanza Hamilton e le due Ferrari provano a prendere il largo. Al giro 16 finisce la gara di Alonso che disputava il 400esimo GP in carriera.
Al giro 20 arriva la comunicazione di ulteriori 10 secondi di penalità per Verstappen che dovrà scontare ben 20 secondi di sanzione al pit stop. Al giro 27 Max è ai box per pagare la mega penalità. L’olandese tornerà in tredicesima piazza con gomma hard. Due passaggi dopo è Hamilton a fermarsi per rientrare in P10.
Al giro 32 Leclerc e Russell eseguono la loro sosta. Il 63 esce davanti a Hamilton, Leclerc è secondo. Subito dopo “pitta” Sainz che mantiene agevolmente la testa. Dopo il giro di soste che comprende anche Norris, La Ferrari di Sainz ha un vantaggio di otto secondi su Leclerc che a sua volta ne dà 4 a Norris.
Il GP, dopo i pit stop offe ben poco con posizioni congelate da distacchi che non permettono duelli ravvicinati. Ad animare un GP da encefalogramma piatto ci pensano Piastri e Colapinto che duellano per la decima posizione. Battaglia che dura ben poco poiché l’argentino si ferma ai box per cambiare gomme.
Norris, lentamente, prova a chiudere il gap da Leclerc. al passaggio 57 il distacco è di 2.3 secondi. Sainz è sicuro in P1 con un margine di 6,5 secondi sul compagno di squadra. Nel gioco dei doppiaggi l’inglese si mette quasi in zona DRS, cosa che poi si verifica al giro 62. Si può concretizzare un finale caldo. Leclerc, sotto pressione, sbaglia l’ingresso dell’ultima curva e va largo dando strada a Norris: P2 per il britannico. Dopo l’errore il monegasco cede di schianto.
Il pilota della Ferrari si ferma a due giri dal termine per montare gomma soft e “scippare” il giro veloce a Lando Norris. Poco prima Hamilton aveva superato Russell dopo una bella rimonta.
La gara si conclude: Sainz davanti a Norris e Leclerc. A seguire l’ordine d’arrivo completo
F1 – GP Messico 2024: i risultati
- Carlos Sainz;
- Lando Norris;
- Charles Leclerc (GPV);
- Lewis Hamilton;
- George Russell;
- Max Verstappen;
- Kevin Magnussen;
- Oscar Piastri;
- Nico Hulkenberg;
- Pierre Gasly;
- Lance Stroll;
- Franco Colapinto;
- Esteban Ocon;
- Valtteri Bottas;
- Guanyu Zhou;
- Liam Lawson;
- Sergio Perez;
- Fernando Alonso (Rit);
- Alex Albon (Rit);
- Yuki Tsunoda (Rit).
F1 – Gp Messico 2024: l’ordine d’arrivo
Crediti foto: Formulacritica, F1