La F1, sotto la guida del Presidente e CEO, l’imolese Stefano Domenicali, sta lavorando per riportare un Gran Premio in Africa, l’unico continente abitato attualmente escluso dal calendario. Durante il weekend del Gran Premio di Monaco, Domenicali ha confermato di essere in trattative con tre Paesi africani, senza però attendersi risultati immediati.
Oltre al Sudafrica, con due progetti in particolare – il circuito di Kyalami e un tracciato cittadino a Città del Capo – e al Ruanda, con un nuovo impianto nei pressi della capitale Kigali, secondo RacingNews365, il Marocco si aggiunge come terzo competitor, con un progetto ambizioso ma ancora in fase preliminare.
Il progetto del GP del Marocco
Il Marocco sta investendo pesantemente nelle sue infrastrutture sportive: nel 2030 ospiterà alcune partite dei Campionati Mondiali di calcio, insieme a Spagna e Portogallo. Oltre al calcio, il Paese africano intende puntare anche alla massima categoria del motorsport, la F1.
È in corso di implementazione un progetto da 1,2 miliardi di dollari per creare un complesso dedicato al motorsport e al turismo a circa 20 km a sud di Tangeri. Il piano prevede un circuito di Grado 1 FIA, adatto per F1, WEC e MotoGP, un parco tematico, hotel, un museo, un centro tecnologico e un porto turistico. Il progetto è descritto come un “mini-Abu Dhabi”, per il suo approccio integrato volto a creare un ecosistema indipendente basato sul turismo.
La località scelta, a sud di Tangeri, è vicina a un aeroporto e a strutture alberghiere, tutte entro un raggio di 15 km, rendendo il sito logisticamente vantaggioso. La vicinanza all’Europa consente di trasportare l’attrezzatura via camion e traghetto, rendendo l’evento simile a una gara europea piuttosto che a una trasferta intercontinentale, come invece accadrebbe per il Sudafrica o il Ruanda.
Eric Boullier, ex team principal della McLaren ed ex direttore del Gran Premio di Francia, è alla guida del progetto. Boullier è stato contattato a dicembre 2023 per condurre uno studio di fattibilità e ha confermato che il sito selezionato soddisfa tutti i criteri FIA per un circuito di Formula 1.
Secondo alcune fonti, il progetto ha già assicurato 800 milioni di dollari, con il sostegno del governo marocchino, sebbene l’approvazione finale da parte delle autorità governative sia ancora necessaria.
GP Marocco: non tutto è in discesa
Il Marocco è considerato in ritardo rispetto a Sudafrica e Ruanda. Il Sudafrica ha una lunga storia con la F1 (Kyalami ha ospitato l’ultima gara africana nel 1993), ma è ostacolato da problemi finanziari e burocratici. Il Ruanda, invece, ha un progetto avanzato per un circuito progettato da Alexander Wurz vicino a Kigali, con un investimento di 270 milioni di dollari. Tuttavia, Boullier ritiene che il progetto marocchino sia “più adatto” rispetto agli altri due, per la sua visione integrata e il potenziale impatto regionale.
Boullier definisce il progetto “una scommessa a lungo termine” e sottolinea che, senza l’approvazione governativa, rimane solo sulla carta. Se approvato, la costruzione del circuito e delle infrastrutture potrebbe essere completata in tre anni, con un possibile debutto nel 2028 o oltre.
Il Marocco ha ospitato un unico Gran Premio di Formula 1 nel 1958, a Casablanca, sul circuito di Ain-Diab, vinto dal pilota britannico Stirling Moss.
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