Gli organizzatori del prossimo Gran Premio di Spagna di Formula 1 che si terrà, dal 2026, a Madrid, hanno pubblicato un primo studio preliminare sull’effetto dell’indotto che avrà l’importante evento sportivo sulla capitale, sulla Comunità autonoma madrilena e sull’intera Spagna. Cifre di gran lunga superiore all’indotto che generava il Gran Premio di Imola, dal valore di circa 300 milioni di euro.
Studio sull’impatto economico di Deloitte del Gran Premio a Madrid
Deloitte ha condotto uno studio preliminare per IFEMA Madrid, stimando che il Gran Premio di Madrid genererà oltre 450 milioni di euro di entrate annuali per la regione. Lo studio prevede la creazione di oltre 8.200 posti di lavoro diretti e indiretti e l’attrazione di oltre 85.000 turisti all’anno, rafforzando l’immagine internazionale di Madrid con un’audience di oltre 1,55 miliardi.
Lo studio, però, è stato criticato per la sua mancanza di trasparenza. IFEMA si è rifiutata di divulgare il rapporto completo, citando “segreto commerciale” e obblighi di riservatezza con la Formula 1, suscitando critiche da parte di figure dell’opposizione come Pablo Padilla di Más Madrid per una possibile esagerazione dei benefici economici.
Carlos Sánchez Mato, ha evidenziato numerose criticità citando errori finanziari passati, e sollevato preoccupazioni su possibili sforamenti di costi simili a quello del Gran Premio di Valencia, costato 308 milioni di euro.

Panoramica del Gran Premio di Madrid
Madrid ospiterà il Gran Premio di Spagna dal 2026 al 2035, sostituendo il tracciato di Montmeló a Barcellona, come città ospitante. Il circuito, il Madring, è una pista semi-permanente di 5,474 km con 20 curve, che combina il quartiere fieristico di IFEMA, le strade di Valdebebas e 1,5 km di strade pubbliche, con un tempo stimato per il giro di qualifica di 1 minuto e 32 secondi.
L’evento dovrebbe attirare 112.000 spettatori nel primo anno, aumentando a 140.500 entro il quinto anno, con prezzi dei biglietti che vanno da 275 a 1.200 euro per l’ingresso generale e da 2.700 a 4.600 euro per l’ospitalità VIP. Il modello di business del circuito, sviluppato con la stessa Deloitte, punta a compensare i costi attraverso biglietti VIP di alto valore (oltre 20.000 a circa 3.000 euro ciascuno) e entrate aggiuntive da concerti, esposizioni e attivazioni di brand.
IFEMA afferma che l’evento sarà finanziato privatamente, con un budget di costruzione di 137,1 milioni di euro più 51 milioni di euro di investimenti precedenti, sebbene la tassa del canone F1, potenzialmente tra 18 e 50 milioni di euro all’anno, rimanga non divulgata.

Coinvolgimento più ampio di Deloitte nella Formula 1
Oltre al Gran Premio di Madrid, Deloitte è partner della McLaren come Official Transformation Partner, concentrandosi sulla sostenibilità e la circolarità nella Formula 1. Dal 2020, Deloitte supporta McLaren con analisi dei dati, simulazioni digitali e decisioni in gara. Un’estensione pluriennale, avvenuta nel 2023, si concentra sullo sviluppo dell’auto in linea con l’obiettivo di McLaren e della F21 stessa, di giungere zero emissioni nette entro il 2040.
Deloitte, McLaren e la FIA, tra l’altro, hanno collaborato al F1 Constructors’ Circularity Handbook, lanciato nel 2025, per standardizzare pratiche di produzione sostenibili tra i team, riducendo gli sprechi e ottimizzando l’uso delle risorse con strumenti basati sull’intelligenza artificiale.
Sebbene lo studio di Deloitte preveda benefici economici significativi per Madrid grazie al Gran Premio, la mancanza di accesso pubblico al rapporto completo solleva interrogativi sulla sua affidabilità, specialmente considerando precedenti come l’esperienza costosa della Formula 1 a Valencia. L’enfasi sul finanziamento privato e sui biglietti VIP di alto valore suggerisce un focus su flussi di entrate d’élite, che potrebbero limitare gli effetti economici a cascata più ampi.
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Crediti foto: Spagna Info, Madring