Mentre a Imola ci si prepara per quello che dovrebbe essere l’ultimo GP di F1 tenuto all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, sono iniziati i lavori al “Madring”, circuito semipermanente di Madrid che, quasi sicuramente, prenderà il suo posto in calendario nel 2026.
Gp Madrid – Dettagli del “Madring”
Il “Madring”, situato tra l’area IFEMA, polo commerciale della capitale spagnola, e il quartiere di Valdebebas, si estende per 5,4 km e comprende 22 curve. La costruzione è divisa in tre aree principali: la zona nord di Valdebebas (parte permanente del circuito), il recinto fieristico di IFEMA e le vie pubbliche come la Rivera del Sena, la Dublín e la Francisco Umbral. Le opere prevedono la trasformazione di rotonde e mediane per adattarle alle esigenze del tracciato, senza però interrompere la viabilità delle strade esistenti.
Il tracciato include un rettilineo principale di 589 metri e un secondo rettilineo di 837 metri, dove i piloti potranno superare i 320 km/h. Punti chiave per i sorpassi saranno la curva 1, la curva 5-6 (sotto un cavalcavia autostradale) e la curva 13, dopo “La Monumental”.

L’opera prevede l’uso di pavimento fotocatalitico per ridurre le emissioni e un sistema di drenaggio urbano sostenibile con rete separativa e ricarica della falda acquifera. Inoltre, sono stati promessi interventi per garantire la reversibilità del circuito, permettendo alle aree di IFEMA e Valdebebas di tornare al loro uso originale dopo l’evento.
La costruzione, affidata alla joint venture Circuito Madrid UTE (60% Acciona, 40% Eiffage) con un budget di circa 110,95 milioni di euro, dovrebbe durare tra i 13 e i 14 mesi, con completamento previsto tra un anno o poco più, e con il primo Gran Premio atteso a settembre del prossimo anno, per sfruttare temperature più miti.
La curva simbolo del “Madring”: “La Monumental”
Come pubblicato dai profili social del “Madring”, sono iniziati i lavori per “La Monumental”, una curva sopraelevata che rappresenta il punto più iconico del circuito. Questa curva, con una pendenza del 24% e una lunghezza di 550 metri, è stata definita una vera sfida per i piloti, che la percorreranno a circa 300 km/h per oltre 5 secondi. La sua forma semicircolare, ispirata alla plaza de toros di Las Ventas e all’ultima curva di Zandvoort, sarà circondata da gradinate in grado di ospitare fino a 45.000 spettatori.

Il Gp Madrid segue l’esempio di Miami e Las Vegas
Il “Madring” rappresenta un progetto ambizioso per Madrid, che mira a posizionarsi come una delle capitali europee di riferimento per la F1, seguendo l’esempio di eventi come quelli di Miami e Las Vegas. Il circuito è progettato per offrire un’esperienza completa, non solo sportiva ma anche culturale e di intrattenimento.
La Spagna si prepara a rimpiazzare l’Italia come secondo Paese ad ospitare, almeno fino al 2026, due Gran Premi, dietro solo agli Stati Uniti, che ne organizzano ben tre.
In Italia, si preferisce litigare (leggi qui) piuttosto che lavorare insieme pur di mantenere Imola in calendario, anche con il supporto di uno Stato straniero come quello della Repubblica di San Marino (leggi qui) ma nel frattempo Madrid prenderà il suo posto e a Imola rimarranno le briciole della “rotazione fra Gran Premi” o dirà addio al Circus, per sempre.
Crediti foto: F1, Madring