Ieri sono ufficialmente iniziate le opere per il Pit Building, l’edificio dei box che costituirà il centro operativo del GP di Spagna di F1 a Madrid, programmato per l’11-13 settembre. L’azienda responsabile è la Eiffage Construcción, che ha ottenuto l’appalto da IFEMA Madrid per un valore di circa 68,1 milioni di euro. Questo contratto include non solo la costruzione del Pit Building, ma anche l’ampliamento dei padiglioni 1 e 2 del recinto fieristico, iniziato in parallelo.
Il complesso rappresenta un passo decisivo nel progetto Madring, con i lavori che procedono in anticipo rispetto ai piani previsti, senza alcun ritardo segnalato. L’organizzazione ha ribadito che tutte le fasi sono allineate con l’obiettivo di completare il circuito entro maggio.

Caratteristiche tecniche del Pit Building
Il Pit Building del GP di Spagna, a Madrid, sarà un edificio di tre piani con un’altezza massima di 18,5 metri. La struttura combina elementi permanenti e temporanei:
- Parte permanente: integrata direttamente nei padiglioni 1 e 2 di IFEMA, con connessioni tramite corridoi, scale e ascensori accessibili. Questi spazi rimarranno parte del complesso fieristico tutto l’anno, permettendo un uso multifunzionale per fiere, congressi ed eventi non motoristici, valorizzando l’area sud del recinto;
- Parte temporanea: realizzata con materiali sostenibili e riutilizzabili, sarà montata nelle settimane precedenti il GP di Madrid e smontata al termine dell’evento, riducendo l’impatto ambientale;
- Al piano terra troveranno posto i garage per le 11 scuderie della griglia, le aree tecniche della FIA, spazi logistici, zone di supporto operativo e accessi differenziati per personale e i team;
- Ai piani superiori (primo e secondo) saranno ubicati il Paddock Club, l’area VIP più esclusiva, e altre zone hospitality, con terrazze panoramiche, servizi di catering, ristorazione e reception per ospiti.
Il design rispetta pienamente le normative FIA e i requisiti di Liberty Media, garantendo funzionalità durante la gara e integrazione nel complesso IFEMA per il resto dell’anno.

L’avanzamento dei lavori sul Madring
In contemporanea con il Pit Building, a Madrid procedono a pieno regime. A inizio dicembre è stata completata la stesura della prima base di asfalto nella zona di Valdebebas. Il circuito è un layout ibrido semi-urbano e permanente lungo 5,474 km, caratterizzato da 22 curve, significative variazioni di elevazione, due tunnel e una velocità massima stimata di 340 km/h.
Tra gli elementi più iconici del tracciato che ospiterà il GP di Madrid spiccano:
- La Monumental di curva 12, la curva sopraelevata più lunga del calendario con i suoi 550 metri, una inclinazione del 24% e una forma semicircolare che richiama una plaza de toros come quella di Las Ventas. I piloti la percorreranno in circa 6 secondi a oltre 300 km/h davanti a circa 45.000 spettatori;
- Las Enlazadas de Valdebebas, un settore rapido intorno al centro di allenamento del Real Madrid;
- El Búnker, una parte tecnica in discesa con pendenza del 5% che costeggia fortificazioni della Guerra Civile;
- I principali punti di sorpasso sono alla frenata di curva 1 (da 320 km/h a 100 km/h) e nella chicane delle curve 10-11.
Il tracciato combina strade pubbliche e private intorno a IFEMA e Valdebebas, con larghezza tra i 12 e i 15 metri e un tempo di giro stimato intorno a 1:32.

Contesto, sostenibilità e prospettive future del GP di Madrid
Il GP di Madrid rappresenta il ritorno della F1 nella capitale spagnola dopo più di 40 anni, dall’ultima edizione disputata al Jarama nel 1981.
La capacità iniziale supera i 110.000 spettatori al giorno, con piani di espansione fino a 140.000, e l’accessibilità è eccellente grazie al 90% di collegamenti con trasporti pubblici e alla vicinanza all’aeroporto. Grande attenzione è dedicata alla sostenibilità: sono già stati trapiantati oltre 400 alberi su 585 previsti, i macchinari utilizzano carburante HVO (olio vegetale idrotrattato), l’energia proviene da fonti rinnovabili e i materiali sono riciclabili.
L’impatto economico stimato è di centinaia di milioni di euro annui, con un contratto decennale che copre le edizioni dal 2026 al 2035. Il Madring è destinato a diventare uno dei circuiti più moderni, spettacolari e versatili dell’intero calendario di Formula 1, perfettamente in linea con la visione innovativa promossa da Liberty Media.
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Crediti foto: Madring





