Gp Las Vegas 2024, anteprima – Appuntamento numero 22 del Campionato del Mondo di Formula 1 2024, prima tappa di un triple header che ci condurrà all’epilogo dell’8 dicembre di Abu Dhabi. Da un tracciato storico e tecnicamente probante come quello di Interlagos, si giunge a un classico cittadino in stile Liberty Media: tutto rettilinei, frenate, allunghi che premiano la trazione e curve a bassa percorrenza.
Il layout è radicalmente diverso da quello precedente ma presenta comunque sfide particolari che i team dovranno affrontare per massimizzare le prestazioni. Si torna al formato normale: tre sessioni di prove libere per definire il giusto assetto prima delle qualifiche del sabato sera.
La Formula 1 è a Las Vegas per la quarta volta nella sua storia, ma è solo la seconda sul tracciato della Strip. Gli unici punti di riferimento sono quindi quelli dello scorso anno. La pista misura 6.201 metri, risultando la seconda più lunga del Campionato dopo Spa-Francorchamps (7,4 km). Le curve sono 17 e saranno affrontate per 50 giri durante la gara.
Las Vegas è un circuito ad alta velocità con tre rettilinei di grande lunghezza, dove è possibile raggiungere i 350 km/h. La pista offre diverse opportunità di sorpasso, soprattutto in staccata a Curva 14.

Gp Las Vegas 2024 – Orari e programma
Il programma è anticipato di un giorno. Le prove libere si terranno giovedì sera, le qualifiche venerdì e la gara scatterà sabato sera. In Italia saranno le 7 del mattino di domenica. Per consultare il programma completo, anche televisivo: clicca qui.
Gp Las Vegas 2024, anteprima: occhio alle temperature
La difficoltà tecnica più grande per i team potrebbe non riguardare il layout del tracciato, abbastanza comune nel calendario 2024, ma le temperature relativamente basse.
Pur non essendo la prima gara in notturna (succede anche in Bahrain, Arabia Saudita, Singapore, Qatar e Abu Dhabi), Las Vegas presenta un grande delta termico tra giorno e notte, tipico delle aree desertiche. La città, immersa nel deserto del Mojave, è soggetta a notevoli escursioni termiche. Si prevede che le vetture gireranno con una temperatura dell’aria di circa 10 °C, mentre l’asfalto, a causa del freddo e dell’assenza di irraggiamento solare, avrà temperature simili.
Charles Leclerc ha sottolineato questo aspetto, dichiarandosi preoccupato anche se generalmente fiducioso della SF-24 che dovrebbe adattarsi bene al tracciato, ma potrebbe soffrire per portare le gomme nella giusta finestra operativa. Nonostante i miglioramenti, Ferrari non ha ancora raggiunto la perfezione in questo ambito.
Gp Las Vegas 2024, anteprima: le indicazioni della Pirelli
Per l’occasione, Pirelli ha selezionato le gomme più morbide del ventaglio 2024: C3 come hard, C4 come medie e C5 come soft. La sfida sarà portare le coperture alla giusta temperatura, in particolare sull’asse anteriore, che potrebbe soffrire di sottosterzo a causa dei lunghi rettilinei che fanno calare rapidamente la temperatura.
Le basse temperature ridurranno l’aderenza, favorendo fenomeni di graining e accelerando l’usura delle gomme. Potrebbero quindi emergere strategie a due soste, come già accaduto lo scorso anno, sebbene una tattica a un solo stop non sia da escludere, specie con una gestione ottimale dei set nuovi nei primi giri.
Essendo un circuito cittadino, bisogna considerare gli imprevisti tipici come Safety Car o Virtual Safety Car, che potrebbero stravolgere le strategie.
Pirelli ha stimato, nella consueta scala da 1 a 5:
- Severità relativa a trazione, abrasività dell’asfalto e sollecitazioni laterali: 2
- Downforce: 1, livello molto basso, simile a Baku o Monza.
Per quanto riguarda le frenate Pirelli, grazie anche alle indicazioni raccolte l’anno scorso, ritiene che sia un circuito di media difficoltà, mentre elevato è lo stress sulle gomme proprio a causa delle basse temperature.
L’evoluzione della pista viene valutata massima. Questo perché – non essendovi gare di contorno e visto che la pista si apre alla normale circolazione quando le sessioni terminano – porta a resettare l’asfalto dopo che le vetture di Formula 1 hanno girato. Quindi, ad ogni sessione, si riparte quasi da zero arrivando, via via che si gira, a una grossa evoluzione che i team devono prevedere e calcolare.
Pressioni e camber
Pirelli ha fissato le pressioni nominali a 28 psi per le gomme anteriori e 26 psi per le posteriori, valori piuttosto elevati. Il camber è stato definito a -3,0° all’avantreno e -1,75° al retrotreno.
Crediti foto: Pirelli Motorsport