La strada per un possibile ritorno in Formula 1 del GP d’Imola sta diventando sempre più impervia. Nelle settimane precedenti, l’Automobile Club d’Italia (ACI) aveva indicato Imola come “prima riserva” per il Mondiale di nelle stagioni 2026 e 2027, con una prospettiva di rientro definitivo nel 2028 attraverso un sistema di rotazione con altri Gran Premi europei.
Tuttavia, questa prospettiva appare ora compromessa dalle recenti dichiarazioni di Stefano Domenicali, Presidente e CEO della Formula 1, originario proprio di Imola. Domenicali si è mostrato scettico sul futuro della gara sull’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, situato in riva al fiume Santerno, sottolineando la necessità di investimenti massicci e dando priorità ad altre sedi storiche come Monza.
Le dichiarazioni di Stefano Domenicali sul GP di Imola
Domenicali ha espresso le sue perplessità alla vigilia del Gran Premio di Monza, durante un colloquio con i giornalisti italiani, come riportato da varie testate nazionali. Le sue parole sono state: “Siamo di fronte a una situazione nella quale l’Automobile club ha la possibilità di investire su un unico Gran Premio. Non voglio tarpare le ali a Imola, essendo io imolese, ma è giusto dare priorità a quello che è necessario perché il GP d’Italia possa svolgersi in una struttura adeguata al prestigio, al nome e alla storia che porta con sé. C’è una possibilità nel momento in cui l’Aci comprende che servono investimenti importanti, anche a livello di infrastrutture. Non voglio escludere Imola, per tanti motivi, ma la vedo difficile“.
Domenicali riconosce il legame personale con Imola e non vuole chiudere definitivamente la porta, ma enfatizza che l’ACI può concentrare le risorse su un solo evento principale, privilegiando Monza per il suo status storico e la necessità di adeguare le strutture al livello di eccellenza richiesto dalla F1. Questo approccio riflette una visione pragmatica, dove la sostenibilità economica e infrastrutturale è prioritaria rispetto a considerazioni affettive o locali.

Reazioni politiche e critiche locali
Le parole di Domenicali hanno provocato una forte reazione da parte di Simone Carapia, consigliere comunale di Fratelli d’Italia e esponente di opposizione. Carapia ha interpretato le dichiarazioni come “quasi una pietra tombale” sulle speranze del GP di Imola, come riferita da Il Resto del Carlino, accusando il sindaco Marco Panieri di aver illuso gli appassionati e i cittadini con promesse irrealistiche.
Secondo Carapia, il sindaco avrebbe tenuto la questione “a bagnomaria” in attesa delle elezioni, definendo questo comportamento come “venditori di pere cotte” e criticando aspramente il millantare illusioni in politica. Ha aggiunto: “Possiamo capire la delusione di chi ha puntato il mandato amministrativo sulla Formula 1 e l’ha perso, ma non si possono prendere in giro i cittadini e il territorio su un simbolo per Imola. E ora speriamo che Panieri non chieda indietro a Domenicali le chiavi della città”.
Queste critiche evidenziano una spaccatura politica locale per la quale il GP a Imola è visto non solo come un evento sportivo, ma come un simbolo identitario per la città e un’opportunità economica. Oramai siamo alle accuse di opportunismo elettorale da parte dell’opposizione.

Sviluppi recenti e azioni in corso per salvare il GP di Imola
Nonostante le critiche, il sindaco Panieri non considera la partita chiusa. Panieri sarà presente al GP di Monza, insieme ai vertici di Formula Imola, l’ente che gestisce il circuito, per spingere attivamente la candidatura del tracciato. Questo incontro rappresenta un tentativo concreto di influenzare le decisioni della F1 e dell’ACI, cercando di ribaltare lo scetticismo di Domenicali. Tuttavia, il traguardo si allontana giorno dopo giorno, con la priorità data al GP di Monza che complica le cose per Imola come sede rotante o di riserva.
L’ACI può finanziare solo un Gran Premio principale, e Monza è vista come la priorità per il suo ruolo storico nel “Gran Premio d’Italia”. Imola poi necessita di interventi significativi per soddisfare gli standard moderni di sicurezza, sostenibilità e appeal della F1, inclusi aspetti come accessibilità, hospitality e impatto ambientale. La rotazione proposta per alternare sedi come Imola con altri circuiti europei è ostacolata dalla centralità di Monza nel calendario italiano.
In prospettiva, c’è una possibilità remota, ma l’ACI dovrebbe investire pesantemente su Imola. Ma lo scetticismo di Domenicali rende il ritorno “difficile”. Il futuro dipenderà dagli incontri in corso a Monza e dalle decisioni strategiche della F1, che mira a un calendario sostenibile e redditizio. Se non si concretizza, Imola potrebbe limitarsi a eventi sporadici o abituarsi a perdere definitivamente il suo posto nel Mondiale, con ripercussioni sul tessuto economico e identitario della città.
Seguici sul nostro canale Youtube: clicca qui
Crediti Foto: Autodromo Enzo e Dino Ferrari, Comune di Imola