A una settimana dall’inizio di quello che potrebbe essere l’ultimo GP di Imola, in città e all’interno del Palazzo della Regione Emilia-Romagna ci si interroga sul destino dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari nel calendario della F1.
Durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento, tenutasi mercoledì scorso, il Governo italiano – rappresentato da Flavio Siniscalchi, capo del Dipartimento dello Sport presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – ha espresso un forte sostegno alla permanenza della Formula 1 a Imola. Siniscalchi ha dichiarato che il Governo farà tutto il possibile per rafforzare la collaborazione tra Stato, Regione Emilia-Romagna e Comune di Imola, sottolineando l’importanza di un “gioco di squadra” per raggiungere questo obiettivo comune.
Tuttavia, non tutti condividono l’ottimismo del Governo. I rappresentanti locali di Fratelli d’Italia – Marta Evangelisti, capogruppo in Regione Emilia-Romagna, e i consiglieri comunali Nicolas Vacchi, Simone Carapia e Serena Bugani – esprimono forti dubbi sulla possibilità di rinnovare il contratto per il Gran Premio, attualmente in scadenza nel 2025. Secondo loro, le dichiarazioni delle istituzioni – in particolare quelle del presidente della Regione Michele de Pascale – sarebbero poco realistiche e suonerebbero più come un tentativo “scaramantico” di mantenere viva una “fievole illusione” priva di basi concrete.

La posizione di Fratelli d’Italia sul rinnovo del GP di Imola e il possibile coinvolgimento di San Marino
Secondo FdI locale, si legge sulle colonne de Il Resto Del Carlino, le prospettive di rinnovo del Gran Premio di Imola appaiono incerte e mal gestite. Evangelisti e i consiglieri comunali lamentano la mancanza di una strategia chiara e sostenibile, accusando implicitamente Regione e Comune di non aver pianificato adeguatamente il futuro dell’autodromo.
Una delle ipotesi attualmente sul tavolo per mantenere la F1 in Europa è l’alternanza tra circuiti storici, come Imola, Monza e altri. Fratelli d’Italia si oppone fermamente a questa soluzione, definendola economicamente insostenibile. I rappresentanti del partito sottolineano che continuare a investire per adeguare l’autodromo agli standard richiesti dalla F1, per poi ospitare il Gran Premio solo ogni due o tre anni, rappresenterebbe un “salasso” finanziario insostenibile per il territorio.
FdI respinge anche l’ipotesi di un ritorno del Gran Premio sotto l’egida di San Marino, proposta che prevede un’eventuale cordata pubblico-privata tra Regione, Stato italiano, San Marino, Con.Ami e investitori privati del Titano. Come riportato da Formulacritica.it, i meloniani definiscono questa proposta un “fritto misto”, manifestando scetticismo sulla fattibilità e sull’efficacia di un accordo tanto complesso.
I due volti di FdI sulla questione GP Imola
La divergenza tra il Governo nazionale – guidato da una coalizione a maggioranza Fratelli d’Italia – e i rappresentanti locali del partito riflette tensioni interne e strategie politiche differenti. A livello nazionale, FdI sostiene il Governo e potrebbe trarre vantaggio dall’immagine positiva derivante dalla conferma del Gran Premio. A livello locale, invece, il partito adotta una linea più critica, tentando di intercettare il malcontento dei cittadini e rafforzare la propria opposizione al governo regionale del Partito Democratico.
Le dichiarazioni di De Pascale vengono viste da FdI come un tentativo di rassicurare l’opinione pubblica senza affrontare i problemi concreti. I meloniani locali non mostrano alcuna apertura a compromessi: né sull’alternanza dei circuiti, né su un eventuale coinvolgimento di San Marino. Una posizione rigida che potrebbe servire a distinguersi politicamente, ma che rischia di isolare il partito in caso di successo delle trattative.
In sintesi, per il Gran Premio di Imola non c’è pace: c’è chi propone la rotazione, chi auspica il coinvolgimento della Repubblica di San Marino, e chi – forse utopicamente – spera ancora di mantenere l’evento annualmente. In tutto questo caos politico, a perderci saranno, come sempre, i veri protagonisti: i tifosi della F1 e gli appassionati dello storico tracciato di Imola.
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