Gp Imola 2025, strategia gara – Per il settimo appuntamento iridato la Formula 1 è di scena all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari: una pista stretta, tecnica, dal sapore vintage, dove sorpassare è un’impresa ardua. Su un layout così angusto, la posizione di partenza assume un valore cruciale. Oscar Piastri, autore della pole position, scatterà quindi con un vantaggio strategico molto importante. La notte tra le qualifiche e la gara è un campo tattico silenzioso, dove ingegneri e analisti di ogni team cercheranno la formula vincente per ribaltare le gerarchie.
Gp Imola: com’è andata nel 2024
L’edizione dell’anno passato del Gran Premio dell’Emilia-Romagna ha sorpreso per la sua linearità: nessun colpo di scena legato al meteo, nessuna Safety Car a scompaginare i piani: una classica gara a una sola sosta. I primi sei classificati – così come i piloti in nona e decima posizione – hanno seguito il copione medio-dura senza deviazioni.
Max Verstappen, Lando Norris e Charles Leclerc hanno mantenuto le rispettive posizioni di partenza, effettuando il pit stop nei giri 24, 22 e 25. Alle loro spalle, Oscar Piastri ha sfruttato l’undercut per scavalcare Carlos Sainz, rientrando al 23° giro contro il 27° dello spagnolo.
George Russell optò per due soste (media-dura-media), la seconda per precauzione a causa di un degrado anomalo segnalato da Mercedes. Il britannico perse una sola posizione – quella in favore di Lewis Hamilton – e chiuse settimo davanti a Sergio Perez, unico ad aver iniziato la corsa con le gomme dure, allungando il primo stint fino al 37° giro.
Fernando Alonso e Pierre Gasly avevano invece tentato l’azzardo con le morbide alla partenza, ma entrambi sono stati costretti al pit stop già nei primi otto giri. Nel complesso, la strategia vincente è stata semplice: bassa usura, finestra di sosta molto ampia, e pista che non perdona nei sorpassi.
Strategia gara Gp Imola 2025: le scelte attese
Per l’edizione attuale, Pirelli ha introdotto una nuova specifica di pneumatici, più morbida rispetto al 2024, come già visto in Arabia Saudita e a Miami. Ma stavolta ha portato anche l’inedita C6 che in gara dovrebbe essere scartata stando alle parole di Mario Isola. Le scelte del gommista, anche se finora non hanno modificato il paradigma della sosta singola, hanno reso più delicata la gestione dello stint.
A Imola (63 i giri da chiudere, ndr), la previsione più probabile rimane ancora la classica medio-dura. Tuttavia, rispetto all’anno scorso, la finestra utile per il pit stop sarà più ristretta. Secondo le simulazioni Pirelli, il momento ottimale per la sosta si colloca tra il 19° e il 25° giro.
In un circuito dove sorpassare è una rarità e il tempo perso ai box sfiora i 27 secondi, conservare la posizione in pista resta una priorità assoluta. Tuttavia, l’adozione delle mescole più morbide apre uno spiraglio per approcci alternativi: una doppia sosta medio-dura-dura, ad esempio, potrebbe diventare un’opzione per chi cerca di ribaltare lo status quo.
“Parliamo di un gap di due o tre secondi sull’intera distanza di gara tra le due strategie” spiega Isola, responsabile Motorsport di Pirelli. “Ma, con un pit così lungo, nessuno vuole rischiare. Se si gestisce bene la media, si può tranquillamente arrivare in fondo con la dura”.
Un’opzione che potrebbe attrarre piloti come Lando Norris, nel caso in cui non riuscisse a guadagnare posizioni al via. In quel caso, anticipare la sosta o puntare su un secondo stint aggressivo potrebbe rivelarsi una mossa vincente.
Nella pancia del gruppo, la strategia medio-dura rimane la più sensata. È plausibile aspettarsi che almeno una delle Ferrari scelga questa via, così come nomi come Andrea Kimi Antonelli o Yuki Tsunoda, obbligati a rimontare dopo qualifiche complicate.
Per chi sceglierà questa opzione, la finestra ideale per il pit si colloca tra il 38° e il 44° giro. Ma l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. Un’interruzione di gara – Safety Car o Virtual Safety Car – potrebbe rimescolare le carte: una neutralizzazione nelle prime fasi spingerebbe verso le due soste, una a metà gara favorirebbe i “medio-duri”, e un’eventuale Safety Car negli ultimi giri offrirebbe un’occasione d’oro a chi avesse gomme nuove da sfruttare nel finale.
Gp Imola 2025 – Le incognite del meteo
Le condizioni atmosferiche rimangono un punto interrogativo. Le previsioni ricalcano quelle del sabato: sole nelle prime ore del giorno, ma la possibilità di rovesci nel pomeriggio, provenienti dalle zone montuose degli Appennini, non è del tutto esclusa. Il vento, inoltre, è atteso in intensificazione, con raffiche fino a 35 km/h. In un circuito dove ogni linea è millimetrica, un soffio fuori traiettoria può compromettere l’intero equilibrio.
Crediti foto: F1, Scuderia Ferrari HP
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