Gp Gran Bretagna 2025, strategia gara – Il layout del tracciato di Silverstone continua a premiare le caratteristiche aerodinamiche della Red Bull, con Max Verstappen tornato protagonista assoluto grazie a una pole position costruita con autorità: leggi il focus telemetrico. Allo stesso tempo, gli aggiornamenti introdotti dalla Ferrari – già promettenti in Austria – sembrano trovare conferma anche sul veloce tracciato britannico, rivelandosi efficaci su un range più ampio di condizioni.
Le temperature più contenute registrate durante le qualifiche hanno però permesso alla Mercedes di inserirsi nella lotta di vertice, mentre la McLaren – pur apparsa meno brillante rispetto ai precedenti weekend – resta tra le principali pretendenti in ottica gara, forte di un passo gara costantemente competitivo.
La griglia è talmente compatta che i margini si misurano in centesimi di secondo, e nessuno può dirsi al riparo da sorprese. Sarà, inevitabilmente, la gestione strategica a fare la differenza.

Gp Gran Bretagna: cosa accadde in passato
Guardando all’edizione 2024 del Gran Premio di Gran Bretagna, le indicazioni strategiche sono difficilmente replicabili: una perturbazione intensa ha stravolto le carte in tavola a metà gara, costringendo tutti a rivedere in corsa le proprie scelte. Ben 17 vetture, compresi tutti i piloti a punti, hanno iniziato la gara con le gomme medie, tentando uno stint lungo in attesa della pioggia.
L’arrivo dell’acqua ha imposto il passaggio alle intermedie, con successivo rientro ai box quando la pista ha iniziato ad asciugarsi, a circa 14 giri dalla fine. Lewis Hamilton ha trionfato grazie a una combinazione media-intermedia-soft, replicata da Norris (P3). Verstappen, secondo al traguardo, ha scelto un finale con le hard, sacrificando trazione per stabilità.
Nel 2023, l’ultima edizione completamente asciutta, a imporsi fu una strategia a singola sosta media-soft, favorita anche da una gamma di mescole più morbida decisa da Pirelli. Allora, la quasi totalità della griglia optò per la media in partenza, ad eccezione di alcuni outsider come Bottas e Hulkenberg (hard), o Russell e Ocon (soft).
La corsa si sviluppò linearmente fino al 32° giro, quando un principio d’incendio sulla vettura di Magnussen portò all’ingresso della Safety Car. Le scelte ai box si rivelarono decisive: Verstappen e Hamilton passarono alle morbide, Norris puntò sulle dure, ma la resistenza della gomma più tenera smentì le aspettative, permettendo a chi l’aveva selezionata di conservare la posizione fino alla bandiera a scacchi.
Gp Gran Bretagna 2025, strategia tra una sosta e due: la differenza è sottile
Il ventaglio di possibilità per la gara di quest’anno si apre grazie alla selezione delle mescole C2, C3 e C4, che introduce un sottile equilibrio tra opzioni a una o due soste. Secondo le simulazioni più accreditate, la strategia più lineare prevede una singola sosta da media a dura, con una finestra di pit stop relativamente ampia, tra il 19° e il 25° giro. Tuttavia, non mancano alternative praticabili, soprattutto per chi si trova nella parte centrale o bassa della griglia.
Mario Isola, responsabile F1 per Pirelli, evidenzia come le due opzioni siano molto vicine in termini di performance complessiva, con una differenza stimata di appena 2-3 secondi. Tuttavia, la disponibilità limitata di set di gomme medie preclude ai team la possibilità di tentare la combinazione media-dura-media.
Per chi dispone di una sola media e una dura, come Alonso e Sainz, restano valide le varianti media-dura-dura o media-dura-soft. I due stint successivi alla prima sosta si collocano idealmente tra i giri 12-18 e 32-38 per la prima opzione, oppure tra 14-20 e 36-42 per chi intende chiudere con le morbide. Si faccia riferimento al grafico in alto.
Il carico aerodinamico scelto potrà influenzare la decisione finale: un setup a medio carico garantisce prestazione sul giro secco ma limita le possibilità di sorpasso, mentre soluzioni più scariche offrono maggiori chance nei duelli ruota a ruota. Chi punterà su una gara solitaria, basata sulla gestione ritmo più che sulla bagarre, dovrà scegliere di conseguenza.
Gp Gran Bretagna 2025 – Chi insegue può tentare l’azzardo
Per chi scatterà dalla retrovie, come Ollie Bearman, retrocesso fino in 18ª posizione dopo la penalizzazione in griglia, una strategia alternativa hard>medium può diventare un’opportunità concreta. Con uno stop previsto tra il 27° e il 33° giro, questa scelta punta a capitalizzare le fasi in cui i piloti di testa rientreranno ai box.
Una decisione che, in caso di neutralizzazioni, potrebbe trasformarsi in una leva strategica di valore. Silverstone, circuito veloce e privo di ampie vie di fuga asfaltate, è tradizionalmente soggetto a Safety Car e bandiere rosse, rendendo questa opzione tutt’altro che peregrina per chi cerca di rientrare in zona punti.
GP Gran Bretagna, strategia – Variabili meteo: la pioggia può incidere?
Le previsioni meteo non lasciano spazio a molti dubbi: la pioggia è attesa, resta solo da capire quando arriverà. Le possibilità più elevate si concentrano nella mattinata, con una probabilità dell’80% di rovesci tra le 10:00 e le 13:00.
Con il rischio in attenuazione verso l’orario di partenza, resta comunque una probabilità del 40% che il semaforo verde venga dato su pista bagnata. In questo caso, la gara potrebbe seguire il copione classico delle transizioni: partenza su intermedie o full wet, e poi passaggio alle slick, con il momento del cambio che diventa la chiave di volta dell’intera strategia.
Un altro scenario preoccupante è quello di una pista umida ma non del tutto asciutta: una condizione che rende le hard particolarmente critiche per il grip, spingendo i team a considerare la media come mescola d’apertura più sicura.
Infine, un elemento che potrebbe incidere senza che cada una sola goccia di pioggia: il vento. Le raffiche, previste in rotazione da sud-ovest a nord-ovest, interesseranno le sezioni più veloci del tracciato – da Copse a Maggotts–Becketts fino a Chapel e Stowe – generando condizioni in cui l’instabilità aerodinamica potrà influire sul comportamento delle monoposto.
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Crediti foto: Scuderia Ferrari HP, F1.com
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