Gp Gran Bretagna 2024, strategie – Quella di ieri è stata una giornata ricca di sorprese. Se la Mercedes ha piazzato una doppietta imprevedibile, la McLaren sembra aver sprecato l’occasione di prendersi la pole position, specie con Lando Norris. Max Verstappen, che scatterà in quarta piazza, ha limitato i danni dopo aver danneggiato il fondo della sue Red Bull RB20.
Le particolari condizioni meteo in cui si è svolta la sessione di ieri hanno contribuito a rimescolare le carte su uno dei tracciati più complessi dell’intero mondiale per il compromesso aero-meccanico. Incertezza climatica che potrebbe condizionare anche la gara odierna che si presenta come una grande sfida tattica per gli strateghi dei team.
Ammettiamo che non dovesse piovere e che le temperature saranno simili a quelle avute durante le qualifiche (quindi relativamente basse), la strategia che dovrebbe essere usata nella stragrande maggioranza dei casi è quella a sosta singola. Prima però di lanciarci in previsioni strategiche più dettagliate osserviamo quali sono i treni di gomme a disposizione dei piloti aiutandoci con l’infografica rilasciata dalla Formula 1 sui propri canali ufficiali.
Gp Gran Bretagna 2024: pit stop singolo strategia premiante
Come accadde l’anno scorso, gara in cui Max Verstappen fu mattatore, la fermata unica è l’opzione più caldeggiata dal gommista italo-sinico. Da premettere che per l’occasione la Pirelli ha portato la gamma più dura del suo ventaglio: C1 Hard, C2 Medium, C3 Soft.
“Pensiamo che tutti andranno su una gara a una sosta, e tutte e tre le mescole sono in gioco“, ha spiegato l’ingegnere capo della Pirelli, Simone Berra. “La C3 offre un grip extra in partenza ma poi devi gestire lo stint; mentre la C1 e la C2 sono più costanti e offrono la possibilità di allungare lo stint. Il che può consentire ai piloti di sfruttare una Safety Car o magari altre situazioni con la pioggia eventuale. È molto interessante!“.
Sebbene la gomma morbida ha una vita lavorativa più breve e sia soggetta a graining, il suo significativo vantaggio di ritmo (mezzo secondo rispetto alla media, 0,8 secondi rispetto alla dura) la rende l’opzione più appetibile.
Visto che a Silverstone è complesso sia seguire da vicino che sorpassare, partire con la morbida è l’idea più concreta. La gomma rossa ha un vantaggio di aderenza di 4 metri da 0 a 150 km/h rispetto alla media. Soft>medium e soft>hard sono le opzioni migliori per l’evento. Il passaggio alla gomma dura ha una finestra tra i giri 16 e 22, mentre la durata leggermente più breve della media spinge a fermarsi tra i giri 18 e 24.
La gomma media è un’alternativa per il primo stint. Essa offre flessibilità e un’ampia finestra per il pit stop. Per Norris, Verstappen e Piastri, che potrebbero avere un passo gara migliore della Mercedes se osserviamo quanto emerso dalle simulazioni del venerdì, può essere una scelta contemplabile. Ma dovranno provare ad avere aria libera. Dovranno quindi sbarazzarsi presto delle W15 di Hamilton e Russell, magari partendo meglio.
La strategia medium>hard prevede uno stop tra i giri 24-30, mentre quella medium>soft sarà tra i giri 30-36. Quest’ultima ha anche il vantaggio della possibilità di ottenere il giro veloce nella seconda parte del gran premio. I compound più duri, secondo Pirelli, tendono a presentare meno graining rispetto alla C3 ma la resa termica non è così buona, quindi potrebbero degradare di più.
Per le vetture che partono dalle retrovie si potrebbe pensare di non usare la soft e di affrontare un lungo primo stint che dà la possibilità di recuperare posizioni quando i “soft starter” vanno ai box. Sergio Perez in particolare potrebbe provare la gara a schema hard>soft. È un approccio premiante ma potrebbe essere penalizzato dagli eventi: pioggia, Safety Car o VSC potrebbero renderla vana.
A proposito di pioggia. Al momento della chiusura di questo articolo (le 9:00 circa) c’è una possibilità del 40% che possano cadere delle gocce intorno alle 15:00. Riferimento da prendere con le pinze perché a Silverstone il meteo cambia in maniera molto repentina.
Quindi tutto quello che è stato riportato in questo scritto potrebbe essere relativizzato dalla pista bagnata. D’altro canto è questa una delle caratteristiche che rendono il Gran Premio di Gran Bretagna qualcosa di unico nel suo genere.
Crediti foto: Pirelli Motorsport, Scuderia Ferrari HP