Poco spazio per la ricerca delle prestazioni, focus sulle comparazioni. Questa la sintesi del venerdì di prove libere del Gran Premio di Gran Bretagna che hanno visto la Ferrari SF-24 in versione paziente da curare. Una necessità per trovare le risposte definitive dopo l’introduzione di un pacchetto aerodinamico, quello di Barcellona, che ha dato più dolori che gioie.
Leclerc ha girato con la SF-24 in versione Barcellona-Austria, mentre Sainz ha utilizzato il pacchetto introdotto a Imola che è stato adoperato fino al Gran Premio del Canada. In Fp1 è stato più veloce Carlos, in Fp2 Charles. La differenza cronometrica tra le prestazioni delle due configurazioni non è stata sostanziale, ma molti elementi sono stati raccolti. La n°16 saltellava visibilmente nelle curve veloci dove pagava nei confronti del modello precedente.
Questo, invece, si comportava meno bene nel lento. Un rompicapo al quale gli ingegneri della Rossa hanno lavorato tutta la notta per arrivare, in Fp3 (ore 12:30, segui QUI il nostro servizio Live Timing), alla scelta definitiva: andare avanti con l’ultima versione o fare un passo indietro a quella vecchia?

Maranello intenderebbe perseguire con la versione “Evo” che poco ha evoluto ma della quale si pensa che vi sia molto potenziale che può essere espresso tramite settaggi che oggi non sono stati ancora identificati. Un lavoro sfiancante e che impone una seria perdita di tempo visto che i rivali non se ne stanno a braccia conserte e progrediscono a suon di aggiornamenti: Red Bull non è stata raggiunta, McLaren ha recuperato oltre mezzo secondo sulla SF-24 e ora la minaccia in classifica costruttori, Mercedes pare essere arrivata al di là di un venerdì in sordina.
I piloti restano abbottonati e non si lanciano in previsioni. “Abbiamo effettuato molte prove e analizzeremo i dati raccolti per effettuare le comparazioni che ci servono e decidere con la squadra i passi successivi”, ha spiegato Leclerc. “Per il momento non siamo completamente soddisfatti e per questo continueremo a lavorare sodo per cercare di risolvere i problemi che abbiamo riscontrato e prepararci per una buona qualifica”.
Un Charles onesto e di certo non sprizzante di gioia quello che ha dovuto lavorare per trovare il bandolo della matassa e non per concentrarsi sulle prestazioni pure come hanno invece potuto fare i team rivali. Sainz si è mostrato propositivo ma comunque realista.
“È stato un venerdì interessante. L’obiettivo era raccogliere dati utili per portare a casa una fotografia completa della nostra monoposto e credo che ci siamo riusciti. Ora dovremo analizzare tutti i dati per essere pronti in vista delle qualifiche. Ci sono delle decisioni da prendere stasera ma penso che possiamo ambire ad avere un fine settimana dignitoso a livello di prestazione assoluta”, ha chiuso il madrileno.

Ferrari: dalla SF-24 “Evo” deriva il futuro della stagione
Decisioni non semplici da prendere. La SF-24 “Evo” va piuttosto bene nei tratti a media e bassa velocità; si comporta malissimo nelle curve ad alta velocità, soprattutto quelle del settore centrale: Copse e il complesso di Maggots, Becketts e Chapel.
Con Charles i tecnici hanno spinto con una configurazione molto vicina a quella che dovrebbe usare in qualifica e questa ha esaltato il fenomeno del rimbalzo. La n°16 ha preso a stallare in ogni curva oltre i 200 km/h. Messa così la situazione è difficile. Ma tornare indietro sarebbe forse ancor più deleterio perché, nei fatti, il pacchetto spagnolo ha portato molto più carico. E questo era l’obiettivo principale dei tecnici.
D’altro canto è necessario trovare una chiave, una via compromissoria, perché è inimmaginabile che la gara possa essere affrontata con saltellamenti così evidenti. La cosa avrebbe un effetto molto negativo sulle gomme che a Silverstone già sono molto stressate dai carichi.
Il terzo turno di libere assumerà una valenza cruciale nell’economia del weekend e anche in quella della stagione. Silverstone, insomma, dirà se il rompicapo SF-24 è stato risolto o se serviranno altre valutazioni che avranno il valore della bocciatura.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP