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Home Accadde Oggi

Il bollente Gran Premio di Dallas 1984

Oggi è il 40° anniversario del GP di Dallas 1984, uno degli eventi più controversi e criticati della storia della Formula 1

Giovanni Tito by Giovanni Tito
8 Luglio 2024
in Accadde Oggi, F1, News
Tempo di lettura: 6 minuti
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Gp Dallas 1984

Nigel Mansell crolla dopo aver spinto a mano la sua vettura, Gp Dallas 1984

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Gp Dallas 1984, contesto storico – Dopo la prima metà del campionato del mondo di F1 del 1984, il francese della McLaren, Alain Prost, con 3 vittorie e due arrivi a podio è in vetta alla classifica con 34,5 punti. Alle sue spalle, il compagno di squadra, il bicampione austriaco Niki Lauda con 24 punti frutto di 2 vittorie e un 2° posto.

La Formula Uno, dopo il Gran Premio degli Stati Uniti Est a Detroit, nel Michigan, fa tappa a Dallas, in Texas, per il Gran Premio degli Stati Uniti, ufficialmente noto come Gran Premio di Dallas.

Gp Dallas 1984 – I primi problemi

Gli imprenditori texani Don Walker e Larry Waldrop, con l’aiuto di Carroll Shelby e Chris Pook, organizzatori del Gran Premio di Long Beach in California, riuscirono a strappare un accordo con Bernie Ecclestone per portare la serie a Dallas.

L’area scelta per costruire il circuito fu quella del Fair Park, nella zona est della città, nota per essere il salotto culturale di Dallas, attorno allo stadio Cotton Bowl. Il circuito, permanente ma con caratteristiche tipiche dei tracciati cittadini, lungo 3,901 km con 23 curve, presentava un layout tortuoso nella prima parte ma in generale molto stretto. Cosa che destava preoccupazione tra i piloti, tra cui il ferrarista Renè Arnoux e Niki Lauda che se ne lamentarono a più riprese.

I lavori iniziarono a febbraio del 1984 e l’asfalto fu posato solo a giugno, poche settimane prima del Gran Premio che si sarebbe tenuto dal giovedì 5 luglio fino alla domenica della gara, nel clima torrido tipico del Texas. L’ora di inizio della gara fu fissata per le 11 di mattina, un orario insolito per un Gran Premio. Scelta necessaria per evitare le ore più calde della giornata.

Il Gran Premio fu in dubbio fino all’ultimo a causa delle pessime condizioni di sicurezza e Ecclestone, in accordo con i team appartenenti alla FOCA, minacciò il boicottaggio se la situazione non fosse migliorata. Gli organizzatori riuscirono a trovare un’intesa con le scuderie e il Gran Premio poté avere luogo. L’organizzazione del Gran Premio costò ben 10 milioni di dollari. Una cifra iperbolica per l’epoca.

Gp Dallas 1984
Ayrton Senna in azione durante il Gp di Dallas 1984

Gp Dallas 1984 – L’incognita della sicurezza

Al giovedì, le prove libere vennero ritardate di ben due ore e mezza per alzare il livello di sicurezza del tracciato, ritenuto pessimo dai piloti. I blocchi di cemento, oltre ad essere pericolosi, limitavano la vista dei conducenti che affrontavano alla cieca il tracciato. Inoltre, i tombini che saltavano al passaggio delle monoposto vennero prontamente saldati.

Fu proprio il ferrarista Arnoux, uno dei più feroci critici della pista texana, il primo a finire contro un blocco di cemento per evitare la Lotus di Elio De Angelis e la Toleman di Johnny Cecotto. Il giorno dopo, nella seconda sessione di prove libere, la temperatura della città toccò i 40°C.

Gp Dallas 1984 – L’asfalto bolle

Il venerdì della prima sessione di qualifiche fu segnato da numerosi incidenti che provocarono anche gravi infortuni ai piloti. Martin Brundle, a bordo della Tyrrell, andò a muro rompendosi una caviglia e fu costretto a ritirarsi dal Gran Premio. Niki Lauda, con la McLaren, collise con il muro danneggiandola gravemente: per il bicampione ci furono solo ammaccature al polpaccio. Stessa sorte toccò al francese Philippe Alliot con la sua RAM. Il connazionale Arnoux diede il classico “bacio” alle barriere danneggiando la Ferrari.

Nella seconda sessione di qualifiche, al sabato, solo tre piloti migliorarono i loro tempi. L’inglese Nigel Mansell, con la Lotus, conquistò la sua prima pole position in carriera, seguito dal compagno di squadra Elio de Angelis. Terzo fu l’inglese Derek Warwick, che migliorò il proprio tempo del venerdì con la sua Renault.

Dopo la fine delle qualifiche, Niki Lauda si lamentò delle pessime condizioni di sicurezza del circuito e delle inaccettabili condizioni climatiche. Tentò di convincere gli altri piloti a raggiungere un accordo per cancellare o ridurre la distanza di gara, ma senza successo.

La Goodyear, fornitore degli pneumatici delle scuderie di F1, tramite Leo Mell, constatò che l’asfalto, posato solo qualche settimana prima, con il caldo torrido si sbriciolava al passaggio delle monoposto consumando velocemente gli pneumatici da qualifica in meno di un giro.

Gp Dallas 1984 – La gara

Alla domenica della gara, alle 11 ora locale, si doveva tenere il warm-up, alle 7:45. Ma la sessione fu cancellata a causa delle pessime condizioni dell’asfalto dopo una gara di 50 giri del Can-Am. Operai dovettero tappare gli squarci apertisi nell’asfalto con cemento a presa rapida.

Nel frattempo, i piloti della McLaren, Prost e Lauda, tentarono ancora di far cancellare la gara, ma Ecclestone fu irremovibile, concedendo solo di accorciare il GP di 10 giri (da 78 a 68, ndr) e il direttore di gara permise 3 giri di riscaldamento. Durante il giro di ricognizione, la Ferrari di Arnoux si spense, costringendolo a partire dal fondo della classifica. A sventolare la bandiera verde fu l’attore Larry Hagman, il celebre “J.R.” della nota soap opera americana “Dallas”.

Al via della gara, Mansell, in pole, mantenne la leadership, mentre Warwick, con la sua Renault, superò De Angelis portandosi in 2° posizione. Dopo numerosi tentativi andati a vuoto per superare la Lotus di Mansell, al 10° giro Warwick andò in testacoda e fu costretto al ritiro. Man mano che la gara proseguiva, diventava sempre più difficile guidare tra le insidie del tracciato texano e i 40°C di Dallas.

L’evento, più che una gara di Formula 1, si trasformò in una roulette a eliminazione: giro dopo giro, tra rotture di motore e collisioni contro le barriere, alla fine si contarono ben 17 ritiri su 25 partecipanti. Solo 8 vetture videro la bandiera a scacchi.

Dopo il ritiro di Warwick, i primi 5 in classifica, Mansell, De Angelis, Lauda, Rosberg e Prost, facevano il vuoto. Arnoux, partito dal fondo della griglia, recuperò rapidamente diverse posizioni. Keke Rosberg attaccò Lauda e subito dopo superò anche De Angelis. Prost imitò Rosberg, passando Lauda e De Angelis. Rosberg, col francese alle calcagna, si difese strenuamente.

Dopo una breve lotta con Prost, Rosberg indusse Mansell all’errore e lo superò, conquistando così la vetta della gara. Dopo una sosta ai box, Rosberg cedette la posizione a Prost che andò in fuga. Ma dopo 8 giri, “Il Professore” toccò il muro e si ritirò, permettendo a Keke di riconquistare il 1° posto che mantenne fino al traguardo. Arnoux, favorito dai numerosi ritiri e dai problemi della Lotus di Mansell, si ritrovò incredibilmente al 2° posto, seguito dall’italiano Elio De Angelis.

Mansell baciò il muro danneggiando il cambio e la sua monoposto si fermò. Ma il “Leone d’Inghilterra” non si perse d’animo: scese dall’abitacolo e spinse la nera vettura fino al traguardo, prima di crollare al suolo dopo l’eccessivo sforzo, in una vera e propria gara di sopravvivenza. Fu classificato 6°, con 3 giri di ritardo.

Dei 68 giri accordati, ne furono completati 67 per il raggiungimento delle due ore di gara. Keke Rosberg vinse così il Gran Premio più caldo di sempre, il suo terzo in carriera. Il 2° posto di René Arnoux fu il 22° e ultimo in carriera. Il pilota italiano Piercarlo Ghinzani della scuderia Osella conquistò il 5° posto, guadagnando 2 punti, gli unici della sua carriera. La scuderia italiana non arrivava a punti dal Gran Premio di San Marino del 1982, grazie al 4° posto del francese Jean-Pierre Jacques Jarier. I punti ottenuti da Ghinzani furono gli ultimi della Osella nella sua decennale storia in Formula 1.

Per il pilota venezuelano Johnny Cecotto della Toleman, fu l’ultima gara nel Circus. Al successivo appuntamento, il Gran Premio di Gran Bretagna a Brands Hatch, durante le prove libere, si fratturò le gambe, dando così l’addio alla massima serie.

Dallas 1984
Il podio del Gp di Dallas 1984 vinto da Keke Rosberg

Gp Dallas 1984 – Le Critiche

Il post-gara fu infuocato. Numerosi piloti subirono colpi di calore. Il vincitore, Keke Rosberg, utilizzò nel suo casco un sistema di raffreddamento impiegato nelle gare NASCAR. Ghinzani, durante i pit-stop, si faceva rovesciare addosso acqua gelata. Il pilota olandese Hubertus “Huub” Rothengatter della Spirit, dopo il suo ritiro al 15° giro, salì sugli spalti chiedendo bicchieri d’acqua per rinfrescare le sue parti intime.

Dopo le numerose critiche ricevute dai piloti per la scarsa sicurezza del tracciato texano e per il clima torrido, gli organizzatori non rinnovarono il contratto e la F1 non tornò mai più a Dallas. Il Gran Premio d’Australia, sul circuito cittadino di Adelaide, prese il suo posto nel 1985. Il tracciato di Dallas fu utilizzato per una gara della Trans-Am Series nel 1988, in una versione dimezzata di poco più di 2 km. Chiuso il 1° maggio del 1988, fu smantellato definitivamente.

La Formula 1 tornò in Texas nel 2012, al Circuit of the Americas di Austin, circuito costruito appositamente per ospitare gare di F1, che ospita il Gran Premio degli Stati Uniti tra ottobre e novembre, memore dei fatti di Dallas. Al momento, il circuito texano ospiterà il Gran Premio degli Stati Uniti fino al 2026.


Crediti foto: F1

Tags: F1News
Giovanni Tito

Giovanni Tito

Non sono asociale. Amo le persone nei film e le serie TV... Anche negli anime 🎥🎬📽️📺

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