GP Canada – Montréal rappresenta la 10° tappa stagionale della stagione 2025 di Formula 1 e Ferrari, ancora prima del venerdì, si è resa protagonista sia fuori che dentro la pista. Molte le critiche sul rendimento della Rossa su questo inizio di campionato, tanto che Vasseur ha dovuto iniziare a rispondere alle tante voci circa il suo futuro.
Consapevole che ricoprendo il ruolo di Team Principal per la squadra del Cavallino, si sarebbe esposto in una maniera non indifferente, ha rivolto qualche parola nei confronti di certi giornalisti, italiani per lo più, che sono sempre pronti a criticare il suo operato.
Si è mostrato abbastanza contrariato e arrabbiato, soprattutto quando vengono messe in mezzo persone che lavorano duramente per la squadra. Non si spiega il perché di tali e tante voci, ribadendo che a certi addetti ai lavori piace buttare fango su tutto quanto è stato fatto.
Vero è che Ferrari è facile elogiarla quando vince e altrettanto facile screditarla quando non produce risultati, ma è pur vero che bisognerebbe iniziare – ma questo già da tempo – ad effettuare dichiarazioni con un certo tono e non per attirare acqua al proprio mulino.

GP Canada, Ferrari: l’errore “stupido” di Leclerc che compromette il venerdì
Per quel che riguarda la pista, sul circuito intitolato a Gilles Villeneuve, Ferrari ha concluso entrambi le sessioni di prove libere solo con la monoposto #44. Charles Leclerc, dopo i primi dieci minuti di FP1, è finito contro le barriere in Curva 3.
L’errore, come ammette il monegasco, è totalmente suo. Ha mancato il punto di frenata e, finito nell’erba e nel tentativo di riportarla in pista, ha colpito il muro. Evidenti sono stati i danni alla scocca della SF-25, costringendo i meccanici ad effettuare una lunga sessione di lavoro.
Leclerc, infatti, non ha potuto disputare la seconda sessione di prove libere, anche perché come da regolamento, la FIA non avrebbe avuto il giusto tempo per effettuare i controlli alla vettura. Di commenti ne possiamo fare ben pochi, se non analizzando le parole del #16.
A parte l’essere dispiaciuti nei confronti del team ed ammettere che “l’incidente è molto stupido”, osserviamo anche un Leclerc girare in 1’13’’885, distante 7 decimi dal giro di Verstappen. Un tempo che possiamo ritenere positivo, a maggior ragione se consideriamo che la pista non era gommata.
Non sappiamo in che posizione avrebbe terminato, ma probabilmente, sia in FP1 che in FP2, sarebbe stato tra i primi 5. Anche perché, Leclerc dice: “La cosa molto positiva è che mi sono sentito a mio agio con la macchina. Penso che eravamo molto competitivi in quel momento, qualunque cosa valga, perché era solo il terzo giro”.
GP Canada, Ferrari: Hamilton trova un po’ di feeling ma la vetta non è vicina
Ciò che ha caratterizzato la prima sessione di prove libere, è la mancanza di grip in pista. Lo notiamo infatti, dalle sbavature commesse da diversi piloti, compreso Lewis Hamilton alla guida della SF-25, incappando in un testacoda.
Ciò nonostante tutta la griglia montasse la mescola più morbida del compound messo a disposizione da Pirelli, ossia la C6. Ponendo l’attenzione sul #44, l’unico ad essere stato presente in pista per Ferrari, ammette di aver trovato una vettura “piacevole da guidare”.
Nelle FP1, man mano che la pista diventava più gommata, Lewis Hamilton ha migliorato i suoi tempi sul giro. Ha iniziato girando sul’1’15 per poi piazzarsi sul 1’13’’620, a quattro decimi dal tempo di Max.
E anche nella seconda sessione i tempi dell’inglese sono stati in linea con chi era davanti. Lo notiamo sia montando gomma media nei primi trenta minuti, girando in 1’13”357 e poi nella parte conclusiva, dove con gomma soft ha girato in 1’12”653, ad otto decidimi da Russell.

GP Canada, venerdì Ferrari: attenzione al passo gara e alle strategie
Si tratta solo di prove libere e non è detto che i valori riscontrati al Venerdì siano gli stessi del restante weekend di gara. Sappiamo bene che in qualifica tutto può cambiare, ma di certo non aspettiamoci una Ferrari tra i top 3. McLaren è stata sottotono, ma di certo al Sabato farà parlare di sé.
Inoltre, abbiamo una Mercedes che sembra aver trovato sulla pista canadese quel feeling mancato nelle scorse due gare, per non parlare di Verstappen, che è l’unico pilota ad aver sofferto meno in termini di graining. Attenzione anche a Williams, molto equilibrata.
Tornando a Ferrari e Lewis Hamilton, è un Venerdì non ancora in linea con le aspettative. L’inglese ha avuto modo di effettuare delle simulazioni gara e dove pecca la SF-25, come sottolinea, è proprio nel passo. Il sette volte campione del mondo, ammette:
“Nonostante una guida piacevole, al momento ci manca un po’ di passo e abbiamo avuto del graining nei long run. Continueremo a lavorare per portarla in una finestra di prestazione migliore”.
Un’indicazione da non sottovalutare. Nella giornata di ieri, la temperatura è stata intorno ai 20 gradi, che dovrebbero aumentare a 23 per la giornata di Domenica. Salvo cambiamenti, la gara sarà stressante per le gomme e le strategie andranno basate proprio sulla loro maggiore usura.
Sarà fondamentale arrivare al termine con una mescola fresca, in grado di poter garantire massima prestazione, per poter attaccare e non subire sorpassi anche da team minori.
Tornando alle parole di Hamilton, ai microfoni della F1 aggiunge: “Siamo stati più lenti rispetto a ciò che ci aspettavamo. Prima delle FP3, ci sono alcune modifiche da apportare”. Miglioramenti necessari a seguito del bloccaggio al posteriore durante la seconda sessione.
Per concludere, il venerdì non è mai troppo indicativo ma si intravede chi potrebbe imporsi. E Ferrari? Molto dipenderà dal recupero di Leclerc nelle FP3 e dove si piazzerà al termine delle qualifiche.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP
Q3 sarebbe già oro anche solo con una vettura.