GP Canada 2025 – Nel pre-gara del Gran Premio di Montréal, Fred Vasseur ha ammesso che la SF-25 tende a esprimersi meglio in gara, piuttosto che sul giro secco. Tuttavia, ha evitato di fissare obiettivi troppo ambiziosi, come il podio, sottolineando invece l’importanza di saper cogliere ogni opportunità che il tracciato intitolato a Gilles Villeneuve potesse offrire.
Una dichiarazione valida, considerando l’alto rischio di incidenti e l’imprevedibilità delle safety car sul circuito canadese; eventualità che si è puntualmente verificata, ma solo a gara ormai conclusa.
Alla fine, Charles Leclerc ha chiuso quinto, mentre Lewis Hamilton ha vissuto una gara complicata, rallentato da problemi legati al carico aerodinamico e all’impianto frenante.
Ma, al di là delle circostanze di gara, il quadro resta preoccupante. Continuare a sperare in episodi esterni – errori altrui, incidenti o safety car provvidenziali – per puntare a risultati importanti è il sintomo di una vettura che, sul piano prestazionale, non è ancora all’altezza dei top team.
Forse è arrivato il momento di porre l’attenzione al 2026 e concentrare energie e risorse sullo sviluppo della prossima monoposto.

GP Canada 2025, Vasseur: “Troppi errori nel weekend. Dobbiamo lavorare come squadra”
Sulla strategia a una sosta proposta da Leclerc, Fred Vasseur non lascia spazio a rimpianti. Intervistato da Sky Sport, il Team Principal della Ferrari ha chiarito la posizione del team:
“La strategia a una sosta? Non credo fosse la scelta giusta. Tutti i primi cinque hanno optato per due soste, e sebbene la scelta alternativa potesse forse funzionare, non c’erano garanzie, viste le incertezze sulla durata delle gomme medie. Ma onestamente, questo non è il vero problema del weekend”.
Il manager francese punta il dito verso l’accumulo di errori e criticità che hanno caratterizzato tutto il fine settimana: “Abbiamo commesso troppi errori: siamo partiti male già dalle FP1, con solo una vettura in pista; poi c’è stato l’errore in qualifica e infine il problema in gara di Lewis. È stato un susseguirsi di complicazioni. In qualifica avevamo fatto segnare il miglior primo settore, ma poi abbiamo dovuto abortire il giro. Il potenziale c’era, il passo gara non era lontano. Ma quando non riesci a mettere insieme tutto, ti ritrovi nel traffico e comprometti la corsa. Ecco il vero punto. Non credo sia il momento di stravolgere tutto”.
Ferrari: Vasseur risponde alle critiche di Hamilton
Un passaggio è dedicato anche alle richieste di aggiornamenti da parte di Lewis Hamilton, alle quali Vasseur risponde in modo indiretto ma netto:
“Gli aggiornamenti arriveranno a breve, ma non ritengo siano il problema principale. Quando realizzi il record nel primo settore, vuol dire che la macchina funziona. Non è sempre necessario dichiarare tutte le novità: alcune componenti non lo richiedono. E comunque, non credo che le altre squadre portino aggiornamenti ogni fine settimana. La priorità dev’essere concentrarci su noi stessi, per svolgere un lavoro pulito dal venerdì alla domenica. Cosa che, francamente, qui non siamo riusciti a fare”.
Il Team Principal è poi tornato sulla polemica scoppiata in conferenza stampa, quando aveva attaccato parte della stampa: “Non vorrei ripetermi, ma non credo che il clima esterno che si è creato intorno alla squadra ci aiuti. Non siamo sotto pressione, ma certamente c’è tensione. E in una situazione di grande competizione, questa tensione genera errori, sia da parte dei piloti che del team. Serve calma e serenità per lavorare al meglio, ed è ciò che sto cercando di ottenere. Ma non tutto è sotto il mio controllo”.

Vasseur sente il supporto della proprietà. Ma…
Infine, un chiarimento sui rapporti con i vertici Ferrari, che secondo alcuni sarebbero stati troppo silenziosi nelle ultime settimane: “Il supporto dell’azienda? C’è, non è questo il problema. La cosa davvero importante è che tutti remiamo nella stessa direzione e che regni la serenità. Non voglio dover combattere su più fronti, né internamente né esternamente. Dobbiamo lavorare come squadra. Sappiamo che non sarà possibile fare un lavoro perfetto ogni weekend”.
E conclude: “Guardiamo alla Mercedes: hanno attraversato un periodo difficile, ma hanno continuato a lavorare e oggi raccolgono i frutti. È un esempio da seguire. Siamo ancora secondi nel Mondiale, e non è un disastro. Non serve drammatizzare: dobbiamo solo tornare a concentrarci e fare bene il nostro mestiere”.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP