Gp Canada 2025, strategia gara – Dopo un inizio di stagione dominato dalla sfida a tre tra Max Verstappen e le due McLaren nelle qualifiche, il sabato di Montreal ha ribaltato le gerarchie: George Russell ha conquistato la pole position per il secondo anno consecutivo, portando Mercedes in prima fila su un tracciato che promette battaglia.
A contribuire all’incertezza c’è la scelta di Pirelli, che per questo weekend ha optato per una selezione più aggressiva di mescole, salendo di uno step nella gamma. L’asfalto del Circuit Gilles Villeneuve, combinato con l’uso delle gomme C4, C5 e C6, lascia presagire un elevato rischio di graining e un aumento del numero di soste. Elementi che, uniti all’elevata probabilità di intervento della Safety Car (evento quasi abituale su questo tracciato), creano una base ideale per una gara ad alta tensione strategica.

Gp Canada 2025, strategia gara: il precedente del 2023
Quella dell’anno scorso fu una gara bagnata, pertanto è utile fare un paragone con quanto accaduto nell’edizione del 2023. In quel GP il ventaglio di strategie fu ampio. Verstappen optò per una doppia sosta (media-dura-media), sfruttando la Safety Car al 12° giro per anticipare il primo pit stop, seguito da un secondo rientro al 42°. Hamilton replicò la sequenza con una piccola variazione nei tempi. Alonso, invece, percorse una traiettoria differente (media-dura-dura), chiudendo secondo.
Ferrari fu tra le poche a puntare su una sola sosta (media-dura), con Leclerc e Sainz ai box rispettivamente al 39° e al 38° giro. Alex Albon fece lo stesso ma anticipò il pit durante la neutralizzazione al 12°, conquistando così una sorprendente settima posizione Tra gli altri approcci: Perez e Bottas scelsero dura-media con sosta unica in zona giro 36-37, mentre Gasly azzardò con soft-dura-dura, entrando ai box al 10° e 33° passaggio.
Il dilemma 2025: quale sarà l’opzione vincente?
Secondo Pirelli, la scelta delle C6 ha l’obiettivo esplicito di scoraggiare la gara a sosta unica, troppo probabile con il tradizionale pacchetto C3-C4-C5. Le simulazioni effettuate venerdì confermano che il nuovo scenario rende più veloce la strategia a due soste: media-dura-dura, con prime finestre di pit comprese tra i giri 15-21 e 39-45.
Una variante altrettanto competitiva è la media-dura-media, suggerita per team con maggiore disponibilità di set freschi. Questa prevede soste attorno ai giri 18-24 e 43-49. McLaren e Ferrari, avendo solo un set di medie a disposizione, avranno meno margine di manovra rispetto a Mercedes, Red Bull, Aston Martin, Alpine e Williams, che ne hanno due (tre nel caso di Aston Martin).
Gomma soft C6: opzione rischiosa, ma non da escludere
L’opzione soft-dura-dura appare meno competitiva sulla carta, ma potrebbe diventare una leva tattica interessante per chi cerca di guadagnare posizioni in avvio. Un primo stint esplosivo, unito a un undercut ben congegnato o a un’eventuale bandiera rossa, potrebbe rendere praticabile anche questa strategia, con soste programmate tra i giri 9-13 e 36-42.

Gp Canada 2025, strategia gara – Gli outsider e la variabile meteo
Guardando al fondo dello schieramento, è difficile ipotizzare l’efficacia di una strategia a sosta unica, sebbene la pit lane particolarmente rapida di Montreal possa rendere meno penalizzante una gara a tre soste. Occhio a Lance Stroll: parte 17°, corre in casa e ha ben tre set di medie da giocarsi. Una tattica aggressiva potrebbe rivelarsi sorprendente.
Il meteo, infine, chiude il cerchio delle incognite. Contrariamente alle classiche condizioni estreme del GP canadese, quest’anno il clima si è mantenuto stabile e asciutto. Per la gara si prevede cielo sereno e 24°C, con temperature dell’asfalto sensibilmente più alte rispetto alle simulazioni del venerdì. Un dettaglio tutt’altro che marginale: se l’aumento termico porterà a un degrado più rapido, le strategie su tre soste potrebbero emergere come le più efficaci.
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team, Scuderia Ferrari HP, F1.com
Seguici sul nostro canale YouTube: clicca qui