C’è un pensiero fisso che tormenta Lewis Hamilton: agguantare il primo podio con la Ferrari. Un obiettivo che si fa ancor più grande, in seguito ai due podi di Charles Leclerc ottenuti nelle ultime due gare. Il campione inglese conosce bene il circuito di Interlagos, tracciato sul quale ha scritto una pagina di storia di questo sport.
Nel lontano 2008, infatti, ha vinto il suo primo titolo mondiale, “rubandolo” a Felipe Massa dopo neanche un minuto dal suo arrivo al traguardo. Una vittoria che aprirà a molte questioni, che vanno dalle accuse a Timo Glock al Crash Gate (di cui ne abbiamo parlato qui con l’ingegnere Luca Baldisserri).
Durante il media day del giovedì, Lewis non nasconde il suo amore per il territorio e la popolazione. Infatti, tra le parole pronunciate troviamo: “Amo essere in Brasile, qui ricevo sempre l’accoglienza migliore, quindi non vedo l’ora che arrivi il weekend”.
L’atteggiamento pare essere quello giusto, pronto a rendere concreti i passi in avanti che ci sono stati dal termine della pausa estiva. “Credo che abbiamo fatto davvero tanti progressi negli ultimi due mesi” dice il pilota britannico. “Ora dobbiamo solo continuare a spingere nella stessa direzione anche qui in Brasile e vedere cosa riusciremo a ottenere. La squadra è unita e lo spirito è ottimo”. Parole che emanano speranza, con un leggero rischio di suonare come già sentite, ma alle quali, però, si vuole dare un pizzico di fiducia.
Dal Messico a Interlagos: la voglia di riscatto del sette volte campione
Sono diversi i temi affrontati con la stampa, che spaziano dalla penalità ricevuta al futuro con la Ferrari. Lewis Hamilton è reduce da un weekend Messicano non proprio esaltante. Il contatto con Max Verstappen non gli permette di arrivare alle spalle del team mate o quanto meno in top five.
Il sette volte campione del mondo non si sofferma sulla penalità di dieci secondi ricevuta, sulla quale si è già dibattuto abbastanza. Tiene, invece, a sottolineare un concetto che quest’anno è stato un po’ lasciato da parte.
Dopo la gara, Lewis racconta di non aver avuto spiegazioni dalla FIA per la penalità subita, ma le sue preoccupazioni sono ben altre: “Credo che il problema principale sia la mancanza di trasparenza e di responsabilità, oltre al livello di segretezza che circonda le decisioni prese dietro le quinte”.
Una tematica che “va affrontata e risolta seriamente”, da non sottovalutare, che può incidere sulle gare e non solo. Lewis continua: “Non so se si rendano conto che le loro decisioni possono, in ultima analisi, influenzare le carriere dei piloti e determinare i risultati dei campionati, come si è visto in passato”. E conclude: “Quindi sì, c’è del lavoro da fare in questo senso”.

Hamilton su Bearman e il futuro Ferrari: “Ha un grande talento”
Penalità o meno, l’errore resta e va ad accendere un tema che sembrava aver perso piede. Le domande sulla valenza del suo arrivo a Maranello, sono state tante nel corso dell’anno ed i rumors sul suo futuro in Ferrari tornano in auge.
Anche perché, la Rossa del Cavallino ha sulla griglia di partenza uno junior driver che sta emergendo sempre più. Giovane, di talento, che ha concluso l’ultima gara in P4, con l’appellativo di driver of the day. Che sia lui il prossimo pilota sotto la guida di Fred Vasseur?
“Penso che sia stato incredibile”, commenta Lewis in riferimento alla gara di Ollie. “Ero davvero felice per lui. Già dalla sua prima gara si è visto il progresso che ha fatto”. Dopodiché, pone attenzione sul suo aspetto caratteriale, evidenziando curiosità per il futuro.
Aggiunge: “È un ragazzo molto gentile, con un ottimo approccio, molto disponibile, e credo che abbia fatto un lavoro fenomenale. Hanno lavorato davvero bene per tutto l’anno. Si vede che è cresciuto molto. Sono davvero curioso di vedere cosa gli riserva il futuro”.
Il contratto di Hamilton è valido anche per il 2026 con la possibilità di rinnovo per l’anno seguente. Ed infatti Lewis mette a tacere le voci, affermando che: “Ho un contratto piuttosto lungo. Quindi sono ancora lontano dal dover negoziare un nuovo accordo”.

Un legame speciale con Senna e il sogno di un podio tricolore
Il GP del Brasile, per Lewis Hamilton, non è solo sinonimo di conferme o vittoria, ma anche un’occasione per godersi un weekend in un posto speciale. A Interlagos, infatti, si corre a casa di Ayrton Senna, pilota al quale – come la maggior parte dei presenti in pista – è molto legato.
“Quando ho avuto il mio primo videogioco di Formula 1, la stagione partiva proprio da Interlagos, quindi mi sono affezionato subito a questa pista”, ha raccontato ai giornalisti. “Qui ho visto vincere il mio idolo e quando sono arrivato in Formula 1, ci ho perso un titolo, ma l’anno seguente ne ho vinto uno all’ultimo giro, anzi, all’ultima curva. Posso quindi dire che questo tracciato lo sento particolarmente mio e spero di fare bene alla mia prima volta qui in rosso”.
Un legame, quello tra Lewis e il Brasile, che si è rafforzato ancor più nel 2022, quando è stato nominato cittadino onorario. Lo scorso anno, il #44 ha avuto modo di guidare la MP4/5B di Ayrton e ricorda di come sia stata pazzesca l’esperienza. Un giro percorso sulla pista bagnata, che non ha permesso di spingere di più.
Crescendo guardando le gare del campione paulista e chiedendosi come sarebbe stato guidare una Ferrari, per Hamilton il GP del Brasile 2025, è una nuova occasione per rendergli omaggio.
Sul casco che indosserà nel corso del weekend ci sarà la bandiera brasiliana. Il verde, giallo e blu torneranno a girare sulla pista, proprio come li fece sventolare Senna a seguito della sua vittoria nel 1991. I presupposti per affinare un weekend ottimale ci sono tutti. L’emozione non manca e crescerebbe ancora di più se il fine settimana si chiudesse con un risultato da celebrare con le bollicine.
Crediti foto: Scuderia Ferrari, Formula 1
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