Ormai è evidente: Lewis Hamilton è sempre più in crisi con la Ferrari. Non che ci sia il bisogno di ribadirlo, giunti alla gara n°21, ma negli ultimi weekend si era intravisto un margine di miglioramento. E invece, alla prima occasione in cui Ferrari ha mostrato nuovamente delle criticità, Lewis torna nel baratro.
Una gara accompagnata da numerosi team radio, in cui manifestava un malcontento alla guida della SF-25. A differenza del team mate, Hamilton parte con gomma rossa per cercare l’attacco, ma un leggero contatto Con Carlos Sainz alla prima curva lo costringe e retrocedere fino alla P19.
Ma non è tutto, in quanto al termine del primo giro, causa un contatto con il pilota argentino Franco Colapinto, finendo nel posteriore della sua Alpine e perdendo l’ala anteriore. Da qui iniziano i problemi per la sua gara. Entrerà ai box due volte per la sostituzione della front wing con annesse modifiche.
Ma sarà una gara in cui avverte più volte che la monoposto non ha grip, non ha downforce, rendendone difficoltosa la guida. Eppure, con l’uscita di scena di Charles Leclerc, erano riposte in lui le speranze di una gara discreta – se così possiamo dire – da parte del Team di Maranello. Ma così purtroppo non è stato.
GP Brasile, Hamilton spiega il contatto con Colapinto
Se al termine delle qualifiche, le parole di Lewis Hamilton trasmettevano frustrazione, quelle espresse al termine della gara non sono da meno. Il primo punto affrontato è per il contatto con il pilota spagnolo della Williams. “Non so davvero cosa sia successo in curva 1” dice, “ma ovviamente non è bello essere colpiti e dopo quell’incidente la macchina era praticamente distrutta”.
Dopodiché, si passa all’altro contatto, ossia quello con Colapinto, attribuendogli piena colpa. Lewis racconta: “Ha commesso un errore all’ultima curva, così ho avuto una buona uscita e, quando ho iniziato ad affiancarlo, ho sentito che si spostava nello stesso momento”.
A sommarsi al malcontento, infatti, c’è la penalità ricevuta dai commissari FIA di cinque secondi, che decide di scontare ai box. Già nelle dichiarazioni ai media durante la giornata del giovedì, Lewis Hamilton aveva chiesto più trasparenza nelle modalità con le quali vengono prese tali decisioni. E anche ieri, si è aperto via radio con il suo ingegnere di pista, Riccardo Adami, esclamando: “Questi ragazzi sono uno scherzo completo”.

GP Brasile, Hamilton ed il racconto di una stagione disastrosa
L’occasione al termine della gara per Lewis Hamilton, è anche quella di fare un punto della situazione rispetto alla stagione disputata ed ormai quasi al termine. “È ovviamente un disastro“, afferma il sette volte campione. “È uno stress e una delusione per tutti nel team. Ma cerco di restare a galla, di mantenere un atteggiamento positivo“, ha continuato.
Però, nonostante le due giornate non perfette, alle quali si va ad aggiungere una sessione sprint che non permetteva di spingere, Lewis continua a credere nel potenziale della vettura: “Charles ha fatto un ottimo lavoro in qualifica, quindi un po’ di prestazione nella nostra macchina c’è“.
E aggiunge: “A questo punto devo solo credere che da tutte queste difficoltà emergerà qualcosa di positivo. Sono sicuro che siamo destinati a qualcosa di buono in futuro, ma forse quest’anno ci stiamo semplicemente togliendo di mezzo tutta la sfortuna. Non ci arrenderemo”.
Il GP del Brasile lascia l’amaro in bocca a Lewis Hamilton e alla Ferrari, che tornano a casa senza punti e con tante domande aperte. Ma il sette volte campione non molla: la speranza è che la lezione di Interlagos serva per ripartire e che la Rossa ritrovi presto la strada del riscatto. Un riscatto ovviamente posticipato al 2026, una stagione in cui nessuna scusa potrà più valere.
Crediti foto: Scuderia Ferrari
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